HUYNDAI KONA Full hybrid silenziosa e spaziosa

DI PAOLO CICCARONE FOTO LUCIANA NICOLI

La seconda generazione del B Suv coreano è stato migliorato sotto tutti i punti di vista dallo spazio al confort di marcia e nei consumi, unica pecca i sistemi ADAS invasivi nella guida quotidiana per i troppi avvisi di emergenza

Della vecchia c’è rimasto solo il nome, in quanto Hyundai Kona ha rinnovato tutto quello che poteva nella seconda generazione del piccolo Suv di segmento B, anzi viste le dimensioni maggiorate di 13 centimetri in lunghezza e 6 di passo, con una aerodinamica rivista, si può parlare tranquillamente di un segmento superiore. Fatto sta che da veicolo pratico e compatto, si è passati a un livello quasi premium di una vettura che ha tanto per piacere. A partire dalla linea avveniristica e moderna che amplifica la sensazione di spazio a bordo e migliora la visibilità.

OTTIMA POSIZIONE DI GUIDA E CONFORT

A bordo ottima la posizione di guida e le dimensioni maggiori, consentono ai passeggeri sui sedili posteriori, di avere maggior spazio per le gambe, che era un po’ il punto dolente della vecchia serie. Più spazio, più comoda e più confort: un ottimo esercizio di stile e praticità, poco da dire. Anzi, visto che con la vecchia Kona non ha più nulla che spartire, potevano benissimo chiamarla con un altro nome. Tutto questo spazio, però, trova l’esaltazione nel bagagliaio visto che in un colpo solo sono stati guadagnati 105 litri, portando il totale, a schienali alzati, a 466 litri. Un valore che molte vetture del segmento C non hanno, tanto per chiarirci.

BAGAGLIAIO AL TOP DA 466 LITRI

Altra chicca, il fatto che il divano posteriore è reclinabile in tre parti e non solo due come accade di solito e con il piano da terra che non è molto alto, risulta facile l’accesso e il carico di materiale a bordo con diverse possibilità. Intorno al cruscotto e sulle portiere le plastiche usate sono un po’ rigide, ma eleganti e belle alla vista, un po’ meno al tocco, ma di sicuro uno non va in giro toccando continuamente le plastiche per trarne godimento…Ottima la visibilità sugli schermi da 12,3 pollici che integrano i sistemi di connessione e le app di funzionamento della vettura, ma anche navigatore e tutto quello di moderno che offre la tecnologia.

MOTORE 1.6 DA 105 CV PIU’ UNO ELETTRICO

A livello meccanico abbiamo un motore 1600 cc benzina e uno elettrico da 44CV che abbinati ai 105 del motore termico danno una potenza combinata di 141 CV (La potenza massima dell’elettrico non si somma a quella del termico, ecco perché il valore totale risulta inferiore alla somma dei due propulsori messi insieme, ndr). Il tutto con una piccola batteria di 1,6 Kwh. Prontezza di riflessi? Beh non è una sportiva scattante ma assolve bene il suo compito, specie nel traffico cittadino, cambio robotizzato DCT che evita il trascinamento in accelerazione, tipico dei CVT, e rende l’erogazione costante e senza salti o rumorosità elevata.

CAMBIO DCT ADEGUATO

Accelerazione oltre gli 11 secondi da 0 a 100 e velocità massima di 165 Km/h, mai visti per i limiti imposti in autostrada e per il traffico che di solito accompagna i viaggi. In media abbiamo visto un consumo di 5,2 litri per 100 km (19,2 km al litro) che non sono male essendo un benzina e per giunta ibrido con batterie al seguito. Il problema? Serbatoio piccolo da 38 litri e nei viaggi lunghi i 19 km al litro cittadini diventano 14 per cui il rischio di fermate frequenti è dietro l’angolo, ma di certo questa Kona non è nata per lunghe tratte anche se ha tutti i numeri per sopportare egregiamente i viaggi.

IN CITTA’ DA’ IL MEGLIO

Per quello sarebbe stato bello se ci fosse stato un bel motore diesel vecchio stile (e in casa Hyundai lo hanno e pure ibrido…). Buono il confort su strada, assetto morbido e volante che in velocità si alleggerisce e non dà grande affidamento anche se di fatto non cambia niente, ma è solo una sensazione. La Kona ha in listino anche un motore tre cilindri 1.0 turbo a benzina da 120 CV, con cambio robotizzato o in versione mild hybrid.

PREZZI DA 28.500 EURO IN SU

I prezzi partono da 28.500 euro e arrivano a 37.500 per la full hybrid del test, che era in versione N Line, la più sportiva della gamma. Adesso c’è anche una versione elettrica di con 156 o 218 CV. Quanto alla dotazione, già l’allestimento della versione base, la X Line, è completo e comprende i cerchi in lega (di 18” per le full hybrid), l’avviso anti-colpo di sonno, il “clima” automatico, il cruise control (adattativo col cambio robotizzato) e la frenata automatica d’emergenza.

RICCA DI ACCESSORI E COMPLETA

Nelle versioni N Line e le X Class c’è anche il monitoraggio dell’angolo cieco posteriore, il portellone ad azionamento elettrico, le telecamere con vista a 360°. Tutte le Kona sono garantite per cinque anni senza limiti di chilometraggio, ossia tre anni in più rispetto a quanto prescritto dalla legge. Tutto bello e nessun difetto? Beh no, una pecca grossa secondo noi è l’invasività dei sistemi elettronici. Manca un tasto per staccare l’allineamento in corsia e pure per lo start and stop che col cambio automatico, specie quando devi svoltare a sinistra nel traffico, diventa problematico nei tempi di riaccensione.

ADAS TROPPO INVASIVI E DISTRAGGONO

Per staccare tutte queste funzioni, devi entrare nel menù, scegliere opzione impostazioni e poi cliccare volta per volta su tutte le cose che ritieni invasive. Poi quando riaccendi la vettura, ricomincia da capo il tutto. Per non dire che, a seconda delle condizioni del traffico di guida, certi sistemi si riattivano in automatico rendendo vana la scelta del guidatore. Ad ogni situazione, poi, scatta un cicalino: dal segnale di stop, dal nuovo limite di velocità, da chi arriva dall’angolo cieco, dalla distanza del veicolo che precede.

Un concerto di cicalini e suoni che distrae e ottiene lo scopo contrario. Per renderla meno invasiva e più idonea, sarebbe il caso di rivedere il software e mettere dei pulsanti in cui, una volta fatta la scelta, rimanga quella. In Corea lo sanno, si spera che la prossima versione sia aggiornata.