BMW M2 COUPE’ 460 Cv per sognare e divertirsi vecchia maniera

DI PAOLO CICCARONE FOTO E VIDEO N.GRITTI

In un’epoca in cui per ogni nuovo modello di vettura si sente parlare di elettrificazione, ibrido, plug in o addirittura soltanto BEV, ovvero motore elettrico, ritrovarsi per le mani una classica sportiva vecchia maniera, non fa che sognare e ridere al pensiero che qualcuno, come BMW, con la sua M2 Coupé sia in grado di sfornare gran macchine come non si vedevano da sole.

M2 TUTTO IL BELLO DEL DOPPIO TURBO

Certo, non è una novità assoluta di mercato, ma ritrovarsela fra le mani e sentire quel rombo bello tondo dai quattro tubi di scarico, fa pensare a cosa si perderanno le prossime generazioni in fatto di auto. Perché va bene l’inquinamento, va bene tutto quello che volete, ma appena si passa in centro città, si dà un colpo di gas e vedi gli occhi dei ragazzini che brillano, tirano fuori il loro cellulare e cominciano a riprendere. Come dire che certi sogni resteranno e ha fatto benissimo BMW a ricordare come il motore termico non verrà dismesso, ma anzi si lavorerà ancora per tenerlo al miglior livello possibile.

460 CV PER DIVERTIRSI

Tornando invece alla nostra M2, frutto di una sorpresa natalizia a dire il vero, vedere quel bel sei cilindri di tre litri in bella mostra nel cofano abbinato a un doppio turbo e al cambio Zf 8 rapporti con varie possibilità di regolazioni, ha fatto far pace al cervello con quello che si vede in circolazione. Se 460 CV vi sembrano tanti, dovete pensare che la sorella maggiore, la M4, di cavalli ne ha molti di più, per cui pur davanti a una riduzione della cavalleria a disposizione, il godimento fin dalla prima accelerata è enorme.

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Eh sì, perché con tutto quel ben di Dio che c’è sotto al cofano, abbinato ai classici stilemi BMW, con una posizione di guida bassa, ma non scomoda, con visibilità posteriore limitata, ma non assillante dalla visione ridotta, sei lì che godi come un riccio perché vai a 50 all’ora in città, le marce cambiano da sole grazie alla scelta della velocità di cambiata (un pulsantino con tre livelli a fianco della leva centrale sulla consolle), senti di avere tanta coppia e di girare facendo le fusa pur avendo per le mani una tigre pronta a scattare.

SCONDIZOLA A COMANDO

E infatti, appena presa l’autostrada ci si dà dentro di gas e per fortuna, con tutti i sistemi di sicurezza attivati, il posteriore scodinzola mantenendo però la linea e in un lampo sei da zero a 100 all’ora in 4 secondi, i 130 arrivano poco dopo e ti viene male al pensare che devi alzare il piede. Soddisfazione che ti togli appena entri in pista, regoli la modalità di guida in race (le altre sono strada e sport) e tutto il meccanismo si adegua: dalla sbandata aumentata e con meno elettronica invasiva, dal rombo che cambia così come la mappatura del motore. E’ una BMW ma coi pulsanti rossi sul volante (M1 e M2), le infinite possibilità di regolazione di assetto, motore, turbo e via di questo passo, di fatto puoi registrare tre assetti diversi, paghi uno ma hai tre auto a disposizione.

TRE AUTO IN UNA, BASTA UN TASTO

Basta un tocco sul volante e cambia faccia il mondo esterno. Rispetto al passato, ovvero la versione precedente, siamo di fronte a una vettura più compatta con carreggiata allargata e passo più lungo, con una distribuzione dei pesi 50 dietro e 50 davanti e un assetto in prevalenza sottosterzante, ovvero un avantreno incollato a terra e che perdona molto in fase di rilascio, ma con tutta quella potenza, darci di gas trasforma subito la M2 in un altro oggetto, della serie maneggiare con cura e non dare troppa confidenza.

DARLE DEL LEI UNICA SOLUZIONE

Con queste vetture bisogna sempre dare del lei e mai dare nulla per scontato. Davanti cerchi da 19 pollici e da 20 pollici al posteriore con misura pneumatici adeguata. In quanto a rifiniture interne, buono l’insieme, con plastiche dure sulla parte bassa delle portiere. Spazi limitati: è omologata per 4 persone, a parte le due davanti, quelli dietro sono un po’ sacrificati, ma sempre meglio che in altre vetture. Bagagliaio da 390 litri (ci sono altre più blasonate che hanno meno spazio) e la chicca del tetto in carbonio che fa risparmiare 6 kg e abbassa il baricentro della vettura avendo ovviamente meno peso sul tetto.

TETTO IN CARBONIO PER RISPARMIARE PESO

Eppure, nonostante la cura dimagrante, siamo sempre di fronte a 17 quintali da portare a spasso, ma con i 460 Cv a disposizione, il tutto avviene in maniera perfetta e senza intoppi, con il vantaggio di poterla usare in modalità soft in pieno confort come non accade con altre sportive, anche se il primo impatto è quello di una macchina con un assetto rigido che si sente nella schiena. Poi più vai e meglio vai, con una bella precisione di guida senza tentennamenti. Capitolo consumi: se la volete che ciucci poco allora credete al moto perpetuo.

DA 80 MILA EURO LA BASE

In condizioni di traffico urbano con cambio in modalità soft, siamo sui 7 km al litro, con punte di 9 quando va bene. Se poi si esagera col gas, tipico di accelerate al semaforo per far sentire come va, allora i 23 litri per 100 km (leggi 4 km al litro) sono lì che vi fanno ciao con la manina e ti compare la faccia dell’esercente del distributore di benzina che ti sorride amichevole. Capitolo prezzi: siamo sugli 80 mila euro, ma nello stile BMW devi aggiungere altro per cui diciamo che con 90 mila ti passa la paura e hai tutto quello che serve e a questa cifra il confronto può essere solo tedesco, con Mercedes A45S e Porsche Cayman GTS, che costa un po’ di più. Visto il rapporto prestazioni, motore, cilindrata e cavalleria a disposizione, non è per niente cara. Anzi. Visto che di fatto non ha rivali nel suo segmento, si ha una esclusiva di primo piano.

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