DI FRANCO LIISTRO PER CORSANEWS
Volpiano. La pandemia non ha risparmiato nessuno , molta aziende stanno cominciano a ragionare facendo mille ipotesi su come si potrà reagire passato il periodo di emergenza, altre cercato di mantenere in atto un minimo di attività in attesa di uscire da questa improvvisa tempesta.
Tra queste ultime c’è senza dubbio la Sparco, una delle non troppe numerose aziende rimaste ad essere rimasta totalmente italiana e che da sempre ha fatto del made in Italy una bandiera e che ha contribuito a portare il made in Italy nel mondo ed è presente in oltre 100 Paesi con circa 700 dipendenti operativi in tre location (Volpiano, Tunisia e Stati Uniti).
“ L’impegno di alcune commesse Lamborghini e Ferrari ci ha permesso di mantenere al lavoro una cinquantina di addetti alla lavorazione del carbonio per garantire loro la disponibilità dei pezzi alla ripresa dell’attività, sottolinea Claudio Pastoris, amministratore delegato della società di Volpiano, ma il futuro è tutto da scrivere. Penso che per fine maggio tornerà al lavoro non meno del 70 per cento dei dipendenti dopo che abbiamo messo a punto un piano di sicurezza per punti comun e di lavoro. Si lavorerà su tre turni per garantire la distanza di sicurezza tra i dipendenti, la mensa sarà operativa su due turni. Ognuno sarò dotato di mascherine e di tutti i dispositivi di sicurezza individuale sino a che la situazione non si sarà normalizzata.”
Come si configura la ripresa?
“ Sicurezze ovviamente non ce ne sono ma ritengo, continua Pastoris, che con giugno si riaprirà il mercato delle calzature di sicurezza e di lavoro mentre le lavorazioni e applicazioni del carbonio continueranno il loro trend programmato. Sul bilancio e quindi sul fatturato peserà pesantemente il blocco pressochè totale del reparto racing. Senza lo zoccolo duro dell’attività sportiva a livello nazionale in ogni Paese viene a mancare il mercato del movimento della base e difficilmente nella seconda parte dell’anno si assisterà a una ripresa delle gare in maniera tale da rianimare il settore mentre a livello top oramai le forniture di tute, sedili e accessori vari era già stato tutto prodotto e consegnato. Poi c’è il discorso sponsorizzazioni che costituiscono una voce importante nel nostro budget. Stiamo parlando, programmando incontri con i vari team per trovare di comune accordo una soluzione. Nostra intenzione è di prolungare l’accordo 2020 per il prossimo anno dal momento che, oggi, siamo in difficoltà noi ma lo sono anche i team alle prese con la quadratura dei conti. Pe quanto riguarda la F.1, tanto per fare un esempio, con McLaren non ci dovrebbero essere problemi dal momento che con il team di Woking abbiamo un accordo pluriennale, più complicato è il caso con l’Alfa Romeo – Sauber dal momento che gli interlocutori sono due e, al momento, non si sa ancora se nel 2021 ci sarà ancora l’accoppiata italo- svizzera.”
Una delle chiavi del successo di Sparco è quella di aver sempre avuto delle intuizioni volte a diversificare la produzione; così è stato nel caso del carbonio, poi nell’avvio dell’abbigliamento di sicurezza di lavoro ora è il momento del gaming.
“ E’ un settore relativamente nuovo in cui però possiamo vantare già una buona esperienza essendo stati partner della McLaren nel grande torneo volto a selezionare giovani piloti.”, sottolinea Niccolò Bellazzini, responsabile marketing,” Un’esperienza che ci ha permesso di realizzare diverse soluzioni a livello di postazioni in grado di rispondere alle differenti esigenze. Questo periodo di “confinamento” ha fatto lievitare la domanda di giovani e meno giovani che vogliono alla prova la loro capacità di guida sui circuiti o avventurarsi in sfide impossibili. Il nostro “ambassador” è Antonio Giovinazzi ottimo esempio per tanti altri sportivi….Gigi Buffon è uno di quelli”
Molte aziende si sono dedicate in queste settimane alla produzione di mascherine e altri dispositivi
“ Stiamo valutando anche questo, vedremo…!!!”