SICUREZZA AL VOLANTE: La pigrizia automobilistica

DI HERIBERT STOHR

Probabilmente, in qualità di pilota-istruttore di guida sicura, sportiva, agonistica, anti-sequestro, sono caduto nella trappola della cosiddetta deformazione professionale in quanto, quotidianamente, osservo gli utenti della strada impegnati al volante, nelle loro manovre, nei loro parcheggi, nella loro postura; naturalmente lo faccio con occhio critico, a volte compiaciuto per episodi positivi ma frequentemente preoccupato e deluso per aver notato noncuranza, pressapochismo, approssimazione, inosservanza delle regole, rischi inutili e incomprensibili.

Riprendete fiato

Ho voluto coniare un nome a questo modo di guidare in pigrizia automobilistica, una malattia curabile.

Leggo “la pigrizia è la mancanza di determinazione nel compiere un’azione di cui si riconosce l’importanza.

Quindi è una mancanza di volontà, una negligenza, una trascuratezza, un disinteresse.

Da un punto di vista statico nessun problema ma quando guidiamo siamo lanciati nello spazio e possiamo coinvolgere chiunque nelle nostre distrazioni.

Non indossare le cinture, non sistemare correttamente i bambini in auto, anticipare gli inserimenti in curva, tagliare la strada negli incroci ai veicoli sopraggiungenti, non fermarsi quando un pedone attraversa sulle strisce, tenere la mano sul cambio, tenere il braccio fuori dal finestrino, non mettere la freccia quando si cambia direzione, non accendere le luci fuori dai centri abitati o quando la visibilità è scarsa (obbligherei sempre le luci anabbaglianti accese), parcheggiare male o dove capita anche se è vietato, evitare accuratamente di occupare la corsia più a destra in autostrada, sono solo alcuni esempi dettati dalla pigrizia.

Ovviare agli errori di guida, come fare?

Come si può ovviare all’inconveniente ?  Attraverso una formazione costante e mirata, attraverso una cultura automobilistica da trasmettere a tutti cercando di sopperire alle lacune enormi delle scuole guida.

Fortunatamente di risultati positivi ce ne sono, specie nei giovanissimi, ma poi la facilità con cui vengono rilasciate le patenti disturbano la media, per cui ad un nuovo guidatore provetto ed educato se ne affiancano due imbranati e pericolosi.

Non oso pensare che disastri ci sarebbero se le patenti aeronautiche fossero rilasciate con la medesima leggerezza di quelle automobilistiche.

Obbligherei tutti i TG a trasmettere tutti i giorni due o tre minuti di pillole di guida sicura oltre corsi di guida specializzati per neopatentati a prezzo “politico”.

La multa non educa, serve altro

Le multe non servono ad educare, non si possono togliere del tutto però; dovrebbero essere riservate a gravi infrazioni, ridurle di parecchio per piccole violazioni, aumentando il numero di pazienti romanzine da parte dei tutori della strada il cui numero necessita almeno di essere raddoppiato.

Avevo anche proposto al Ministero dei Trasporti di istituire la patente a sberle al posto di quella a punti.

Sono convinto che quando ti hanno fatto una faccia così , la smetti di trasgredire.

Heribert Stohr

 

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