CODICE STRADA, MIT AL LAVORO SU PUBBLICITÀ RELAZIONI MULTE

comunicato PUBLIC POLICY

 

Roma, 27 feb – Il Mit sta verificando la possibilità di rendere ostensibili (Visibile da chiunque ne faccia richiesta) le relazioni annuali degli enti locali sull’utilizzo dei proventi delle sanzioni del codice della strada, ai sensi del decreto legislativo n.33 del 2013 (sugli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni). A farlo sapere è stato il sottosegretario ai Trasporti e alle infrastrutture, Roberto Traversi, rispondendo in IX commissione alla Camera ad una interrogazione di Forza Italia, a prima firma Simone Baldelli.

Nella interrogazione il deputato di Forza Italia sottolineava come dopo dieci anni di attesa sia stato finalmente pubblicato il decreto per l’entrata in vigore dell’obbligo di relazione annuale, sull’uso dei proventi delle multe del codice della strada, da parte degli enti locali, ma come per renderlo attuativo serva un altro regolamento attuativo del Mit, sentita la Conferenza Stato-Città: “La disposizione, a giudizio dell’interrogante ed in considerazione del fatto che proprio la resistenza operata dalla Conferenza Stato-città ha costituito di fatto la palude nel quale è rimasta impantanata per un decennio l’adozione del decreto – evidenziava Baldelli – rischia di costituire un baco in grado di bloccare le altre disposizioni regolamentari, producendo ulteriore ritardo nell’applicazione effettiva della legge, qualora le istruzioni operative non fossero impartite celermente agli enti locali”

Sul punto Traversi ha fatto sapere che il regolamento dovrà essere adottato “entro e non oltre il 31 marzo 2020” e che “il ministero delle Infrastrutture e dei trasporti ed il ministero dell’Interno sono al lavoro per definire dette istruzioni operative entro il termine sopra indicato”. Le istruzioni operative verranno quindi sottoposte “all’esame della Conferenza Stato-Città entro il prossimo mese di marzo”. Per quanto riguarda la possibilità di ridurre la sanzione prevista in caso di omesso inoltro della relazione, “il ministero dell’Interno ha evidenziato che trattandosi di sanzione prevista dalla legge in misura fissa, la stessa non appare suscettibile di una discrezionale riduzione“, ha concluso il sottosegretario rispondendo ad un’altra domanda di Baldelli.

Condividi su: