MASERATI MC20 Il tridente riparte dallo sport guardando al futuro elettrico

TESTO E FOTO DI PAOLO CICCARONE

Non è stata solo la presentazione di un nuovo modello sportivo, dedicato a un pubblico che può spendere oltre 200 mila euro per una macchina. A Modena l’evento Maserati, dedicato al lancio della MC20, è stato qualcosa di più. Il primo passo di una ripartenza in grande stile per un marchio di lusso e sportivo che nel mondo ha degli appassionati, ma non aveva modelli di riferimento. Lanciare la nuova MC20, una GT da 216 mila euro, è stato il primo passo della Maserati del futuro. Fatta di innovazione tecnologica e al passo coi tempi, coi nuovi motori Nettuno (chiaro il riferimento al tridente…) e Folgore, nuova frontiera dell’elettrico che sarà montato su una GT. E poi il futuro fatto di SUV, dalla Levante alla nuova Gregale, che nasce sulla stessa piattaforma GIORGIO della Stelvio e che in quanto a sportività, maneggevolezza e tenuta di strada è un punto di riferimento nel segmento.

E poi la fabbrica, nuova e moderna, i banchi prova, l’atellier dove vengono curate nei dettagli le Maserati del futuro, a partire da quella Ghibli Ibrida già pronta consegna, per arrivare ai 13 modelli che nei prossimi anni saranno lanciati sul mercato. E’ stata una sfida, raccolta con entusiasmo da chi ci lavora e che apre prospettive e scenari nuovi per un marchio che era lasciato a se stesso, senza grossi colpi di coda. Certo, le vicende della fusione con PSA fanno pensare, e molto, su quale futuro può avere l’auto italiana, ma certi marchi di lusso e sportivi sono un patrimonio da non lasciar cadere. Non solo Ferrari a livello mondiale, con Lamborghini (capitali Audi) i casa  a fare concorrenza, ma anche Maserati.

 

Le basi ci sono, gli uomini pure, la sfida lanciata da Modena alla presenza di oltre 470 invitati (ne erano previsti 1700 per il lancio prima del Covid) ha mostrato una azienda che vuole rinascere, che conosce le difficoltà del mercato e prova ad affrontarle. Certo, la MC20 per i puristi non ha molto di diverso dalle altre sportive del segmento. Forse il colore bianco perla, per quanto bello, non ha aiutato, perché nella versione blu elettrico o rosso metallizzato, spacca davvero, come si dice in gergo. E lo stesso per gli interni, in Alcantara e rifiniti secondo i gusti dei clienti, con una ampia gamma di personalizzazioni.

Il motore 6 cilindri a V di 90 gradi, doppio turbo e i suoi 630 cavalli sono tanta roba. E quel tridente in mezzo al muso fa capire che sulle strade del mondo, questa MC20 se la può giocare nella nicchia di chi vuole distinguersi, di chi vuole qualcosa di made in Italy che non sia la solita Ferrari o Lamborghini. Gli spazi, pochi, ci sono. Il mercato è da 20 mila unità all’anno. Riuscire a inserirsi con numeri piccoli, intanto, servirebbe a farsi conoscere. E l’impegno sportivo, promesso a breve, renderà questa MC20 il primo passo di una rinascita che Maserati merita al pari dello staff che ha saputo lavorare bene, con passione e fantasia.

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