AUTOMOTORETRO’ E AUTOMOTORACING RINVIATE AL 2022

Testo e foto MARCO FERRERO

 

Oggettivamente, e per quanto spiacevole, non di certo una bella notizia per le decine di migliaia di appassionati che vi avrebbero presenziato, la decisione era nell’aria e la sua ufficializzazione era solo questione di tempo; è notizia di oggi che Automotoretrò e Automotoracing non verranno svolte neppure nel 2021 ma riproposte nel 2022, ad inizio anno come da tradizione consolidata, per la precisione dal 10 al 13 febbraio.

Dopo che le date di fine gennaio erano state posticipate alla primavera, e comunque in una situazione sanitaria che non avrebbe consentito il tipo di svolgimento che quella manifestazione avrebbe meritato, e stante come a questo punto il rischio di sovrapporsi con tutta una serie di altri eventi era tutt’altro che utopico, per evitare di fare una cosa raffazzonata o presentarsi, come si è visto in un altro evento, come solo un salone dell’usato, gli organizzatori hanno preferito concentrarsi al meglio per l’edizione del 2022, pur se le adesioni non sarebbero comunque mancate anche quest’anno.

Per l’edizione 2022 è stato anticipato come la stessa sarà infatti arricchita da una mostra tematica, realizzata in collaborazione con il critico d’arte e curatore Luca Beatrice, che aprirà per la prima volta la manifestazione ad una sinergia tra le due e le quattro ruote con le arti e la storia del nostro tempo, una bella iniziativa che non mancherà di accogliere il favore del pubblico.

La rassegna sarà, come sempre, incentrata sull’esposizione di auto e moto d’epoca, con mostre tematiche e con una parte dedicata alle parti di ricambio ed un’altra al tuning, senza dimenticare la parte riservata al modellismo ed al vastissimo settore dell’automobilia, oltre che alla possibilità di accedere all’acquisto di qualche vettura d’epoca; la parte dinamica verterà su esibizioni motoristiche nell’area esterna adiacente all’Oval del Lingotto e con dimostrazioni di drift.

Una manifestazione a 360° che ci si augura sappia essere espressione della passione dei visitatori e che, facendo tesoro di qualche errore commesso nell’ultima edizione, sappia proporre una parte dinamica decisamente accattivante ed entusiasmante.

Una rassegna che, comunque, partirà probabilmente ancora con le incognite legate al COVID-19, all’emergenza sanitaria ed alle regolamentazioni in vigore, ed ai quali si dovrà far fronte con adeguati protocolli e con misure sanitarie tali da assicurare il rispetto delle norme, soprattutto considerata la mole di pubblico prevista nei suoi padiglioni nei quattro giorni del programma; non utopico pensare come, a farne le spese, potrebbero essere quelle parti, quali le conferenze stampa e forse anche la parte “dinamica” di Automotoracing”, nelle quali si raccoglie una maggiore concentrazione di persone in poco spazio, che potrebbero risultare ridimensionate.

Facendo un flashback sull’edizione del 2019, sicuramente la parte migliore è stata quella “statica” di Automotoracing, dove lo stand del Team BRC con i suoi campioni WTCR 2018 e 2019 Gabriele Tarquini e Norbert Michelisz, vero “valore aggiunto” della kermesse ed elemento di attrattiva meritorio di essere ribadito, è stato letteralmente preso d’assalto dagli appassionati; il tutto come sempre contornato da un adeguato numero di vetture sportive di varia natura, sempre ammirate.

I padiglioni di Automotoretrò avevano evidenziato un equilibrato rapporto tra parte espositiva, parte di “mercato” e stand “dedicati”, tematici o per categorie, il che consentiva una visita più “ordinata” e stimolante da parte degli spettatori, il contrario di quanto visto in un altro evento, di fatto un mero autosalone incentrato sproporzionalmente sulle compravendite.

Onestamente, da rivalutare la parte dinamica di Automotoracing dove, a differenza dell’edizione del 2018, dove piloti come Nucita, Basso, Campedelli, Perico gareggiavano sul filo dei decimi di secondo su un percorso degno di questo nome, otto piloti sconosciuti ed otto volenterose ragazze si erano ritrovati a muoversi su un, chiamiamolo, percorso stretto, per nulla selettivo, forse neppure adatto per una gimcana, e dove non si poteva percepire alcun tipo di sfida tra piloti.

Nel complesso una doppia kermesse, in ogni caso, cui è sempre piacevole esserci, che rimane un punto di riferimento nel panorama delle rassegne automobilistiche e che ogni anno attira spettatori da tutta l’Europa, un punto di cui gli organizzatori possono essere orgogliosi.

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