Pelo e Contropelo: GP di Sudapest

HERIBERT STOHR

 

I piloti di F1 sudano parecchio durante un Gran Premio (ne sa qualcosa Hamilton che in Francia non gli funzionava la borraccia per bere), specialmente quando pestano sul pedale del freno, da 70 Kg a 140 Kg a seconda del tracciato.

Ma stavolta chi dovrebbe sudare parecchio è Binotto (responsabile del team Ferrari) che ha pestato su qualcosa di più morbido dei pedali ma non gli ha portato fortuna.  Si può dire “prima o poi raccoglieremo ciò che abbiamo seminato.” ??? A me sembra che stanno proprio raccogliendo quello che hanno seminato tutte le domeniche.  Si può dire “io non parlo di strategie, il punto è che la macchina non aveva prestazione.” ??? Ma se era in testa !?!?   Solitamente la macchina migliore in F1 vince, ma alla Ferrari non capita.  Come mai? Chi è il responsabile di queste sconfitte?  Sparare sulla Rossa è d’obbligo per colpire qualcuno dei responsabili ma per i tifosi è una Croce.  I bibitari in tre anni hanno sbagliato solo una strategia.  Chi bisogna copiare se non loro?  Risparmiamo anche sullo stratega indiano ( a casa subito) e guardiamo cosa fa il team di Verstappen. Mercedes no perché ogni tanto sbagliano anche loro. Le monoposto Mercedes hanno fatto progressi nell’anno : i piloti hanno iniziato guidando un camion, poi un furgone, poi un doblò. Anche Mario Isola della Pirelli ha fatto capire (alla Ferrari) che dato che la temperatura della pista oggi era 25°, contro i 50° del venerdì, la strategia giusta era rosse-gialle-gialle  oppure gialle-gialle-rosse ma con gli stint più lunghi.  Le mescole che Pirelli ha portato in Ungheria erano : C2 (dura-bianca) C3 (media-gialla) C4 (morbida-rossa).

In partenza montano le morbide Russell (in pole),Norris, Stroll, Tsunoda, Vettel, Verstappen, Perez, Ricciardo, Gasly che parte dai box, mentre le medie le montano Sainz, Leclerc, Hamilton, Alonso, Ocon, Latifi, Albon, Bottas, Zhou, Magnussen, Schumacher. Resto subito interdetto perché fa un freddo boia e secondo me le Ferrari devono subito superare in fretta Russell e poi gestire, per cui mi aspettavo gomme morbide.

Pronti via e Russell, grazie alla differente mescola, prende subito un vantaggio sulle rosse; Hamilton ringrazia Ocon che ostacola in modo scandaloso il suo compagno Alonso e li supera facilmente; un po’ di caos in curva 1 e 2 favorisce Verstappen che era partito male e Albon si tocca con Vettel. Virtual Safety Car per togliere i detriti. Alla ripartenza George trova dormienti i ferraristi e si prende 2 secondi staccandoli. Albon è ai box per cambiare il muso. Anche Magnussen (toh? Ma và?) si tocca con Ricciardo, che non è un gentilone, ed è costretto anche lui a cambiare il muso.  Arriverà la pioggia?  I team sembrano tranquilli.  Chiaramente Verstappen passa facile le due Alpine. E’ proprio l’olandese a spingere Lewis a passare Norris che poi si arrende anche a Max e in seguito a Perez, il quale all’inizio aveva ceduto smaccatamente il passo al suo compagno titolato. E le Ferrari? Contano sul degrado delle gomme di Russell. Ah, questa è una astuta strategia. Sainz e Leclerc si avvicinano all’inglese che non sembra così in crisi. Il primo al pit è Tsunoda al 14° giro e monta le medie. Il giro dopo (ma è in ritardo) tocca a Norris montare medie, idem per Stroll, poi entra Vettel e Ricciardo per gomme medie, tutta gente che aveva le morbide ricordo. 17° giro entra Russell per gomme medie, idem fanno Verstappen (che non riusciva a passare Hamilton) e Gasly. Sainz si copre il giro dopo e rimonta gomme medie.  Magnussen dure. Ora in testa è Leclerc che cerca di allungare giustamente lo stint con le sue gomme che funzionano bene. 19° giro Perez e Latifi vanno su gomme medie. 20° giro Hamilton idem e mi pare in anticipo e torna in pista 7°. 22° giro Leclerc al pit, rimonta le medie ma…….rientra davanti a Sainz ! Questo scambio di posizioni è merito di Leclerc, demerito di Sainz o volontà del team che è lento nei pit stop dove il monegasco ha guadagnato 0,8 secondi sullo spagnolo? Nonostante Magnussen vada pianino con le gomme dure, lo copiano Mick, Bottas, Alonso e Ocon. Di nuovo assistiamo al francese dell’Alpine che , per ostacolare Alonso e non farsi superare dall’asturiano che gli lancia un paio di “Hijo de puta”, gode come un canguro Ricciardo che li supera entrambi in discesa libera che sembra Ghedina. Anche Zhou viene convinto da una delle 4 strategie Pirelli, che si basavano su di una temperatura molto calda e non su quella odierna.  Le Aston Martin con le gomme ingiallite superano le Alpine con le gomme imbiancate. Un confronto del genere farebbe riflettere un meccanico al suo primo giorno di stage, figuriamoci ingegneri e strateghi blasonati. Ma se non basta ciò ci pensa  Latifi, si proprio lui, a superare un cancello come Magnussen. E’ chiaro adesso che le gomme dure non funzionano?  Intanto Russell se la gode al comando e crede ai suoi occhi. Leclerc non è tanto d’accordo e inizia ad insidiare George che si difende da par suo (un esempio per i nuovi giovani) nonostante Charles abbia il DRS spalancato. Il monegasco suda 5 tute e 4 sottocaschi e al 31° giro passa Russell frenando molto tardi in curva 1, la percorre esterna ma gli basta per avere una buona trazione e ripassa in testa.  Metà gara, 35° giro e Tsunoda monta gomme morbide; buona idea peccato che arrivato alla chicane accelera riallineando in ritardo e fa un testa coda.  O era distratto e guardava il display o deve ripassare sui libri di guida sportiva.

Magnussen si arrende all’evidenza e monta gomme medie al 37° giro. Ora fate attenzione. Ci sono tre piloti in due secondi : Russell, Sainz, Verstappen. 39° giro l’olandese decide per l’undercut e montare gomme medie. L’undercut lo fa su Sainz. Ma la Ferrari chiama al pit, il giro dopo, Leclerc e non Sainz e gli montano le gomme più performanti che hanno : le dure !!  Sono gomme più dure della testa di Orban, per capirci. Perché, mi chiedo insieme a milioni di italiani? Anche un bambino in Bolivia si è messo a piangere davanti alla tv!  Quasi in scia si ferma George e monta le medie, mica è stupido? Ma a Max è bastato un giro sprint per giungere alla curva 1 davanti all’inglese che stava uscendo dai box che, data la sua proverbiale educazione e rispetto, si lascia scappare un “Damn!!!”  Anche Norris cede alle gomme dure, invece Stroll va sulle morbide.  Ora Leclerc è come una gazzella che scappa dall’inseguimento di un giaguaro (Max). Impossibile difendersi con gomme dispari.  Riassunto. Davanti Sainz poi Hamilton poi Perez, Verstappen, Leclerc, Russell.  Il tempo di togliere lo sguardo dal teleschermo (dal nervoso) che si vede un fumo che sa di piroetta di una monoposto-lattina in testa coda. Ma è Verstappen!! L’olandese era entrato troppo veloce in curva 13 (un tornantone), aveva perso la corda e, in rilascio di gas, si era girato fortunatamente a 360° riprendendo la corsa senza perdere che una posizione. 43° giro tocca a Perez rimontare le medie. Due giri dopo Max risupera Charles sempre più preoccupato di guardare gli specchietti e non davanti a sé. Sto tenendo d’occhio Hamilton e sono nella sua testa da quando superò Norris al 12° giro. La McLaren decide per un suicide-tyres montando le dure a Ricciardo al 47° giro. Ma se mancano solo 23 giri alla fine, perché non un treno di gomme morbide o medie usate? Infatti l’australiano viene subito attaccato da Stroll che ha le gomme più attaccate a terra di Ricciardo il quale non sapendo bene come difendersi prova con un contatto : testa coda di Stroll. Penalità di 5 secondi per Daniel col sorriso spento. 48° giro Sainz al pit e gomme morbide! I meccanici impiegano ben 4,6 secondi per farlo ripartire, alla faccia dei tempi di Max 2,4 e Perez 2,1 secondi. 50° giro un coriaceo Stroll supera Ricciardo piagnucolone. 52° giro Hamilton monta le morbide come eravamo d’accordo in telepatia. 54° giro anche Russell passa Leclerc.  Frittata singola o doppia il monegasco viene chiamato al pit per cestinare le dure e montare le morbide. Ma chi è in testa?  Verstappen.  Sì quello che era partito 10° e i ferraristi che sono stati al comando dove sono?  Ah già c’è Sainz che sta raggiungendo Russell che ha le gomme anziane. Già ma c’è un altro inglese che a suon di giri veloci piomba su Carlos e lo supera che sembra una scena del 2021. E’ il 63° giro. C’è anche un Bottas in crisi (gomme dure ovviamente) che cede a Stroll e a Vettel.  Due giri dopo neanche Russell può fermare un Lewis scatenato che vorrebbe sentire Max urlare “No power! No power!”. 68° giro Valtteri Bottas parcheggia in un punto pericolosetto la sua Alfa ammutolita mentre lui mugugna “unkarilaisen lehmän lutka” (porca della vacca ungherese). Virtual Safety Car. Relax. Qualcuno perde e qualcuno guadagna. Ripartenza per ultimo giro e accade quello che non è successo all’ultima curva in Francia : Vettel passa Stroll.

1° Verstappen, nessuna impresa, fortunello con omaggi dalla Ferrari. 2° Hamilton, col pieno non andava fortissimo poi secondo stint di 32 giri e finale da campione integro e lucido, ancora meglio di George. 3° Russell, non credo avesse l’obiettivo di vincere ma certo la strategia Ferrari deve averlo un po’ illuso, poi le soste un pelo anticipate non lo hanno favorito ma un podio molto buono davanti alle Ferrari. 4° Sainz, dopo gara viene imboccato a dire le stesse frasi di Binotto; schiavo rabbuiato recita a memoria; è stato anche in testa ma non ci ha capito molto sul ritmo da tenere e come gestire le gomme; mi ha deluso. 5° Perez, badante, servile, gli manca lo stile del maggiordomo, agguanta una posizione tipica per chi guida una McLaren. 6° Leclerc, da 1° a 4° in un paio di gare ma da 1° a 6° è la prima volta e non se la dimenticherà certamente; nell’intervista a fine gara non riusciva a parlare; comprensibile, mondiale addio. 7° Norris, dopo le prove si sperava meglio, non come posizione ma oltre un minuto dal 6° è troppo; comunque davanti alle Alpine. 8° Alonso, primo dei doppiati, non si è visto come sia riuscito a superare Ocon; solo una sosta perché si è preferito lasciarli fuori con le gomme lente per risparmiare un pit. 9° Ocon, bastardo e anti-squadra la sua condotta di gara, ha perso comunque la posizione sul suo rivale acerrimo. 10° Vettel, ringhia il tedesco e vuole soffiare un punto al ragazzino Stroll e stavolta ci riesce senza litigare troppo ma sudando molto. 11° Stroll, bella gara la sua disturbata dal contatto con Ricciardo, non si è visto il sorpasso di Sebastian su di lui. 12° Gasly, partito dai box ha fatto una bella rimonta senza sbagliare gomme al pit. 13° Zhou, strategia avventurosa del team che sembra risparmiare anche sul catering. 14° Schumacher, anche lui succube delle gomme dure, recupera dopo il secondo pit stop. 15° Ricciardo, vittima della strategia naviga in fondo, sconfortato. 16° Magnussen lo lascio dov’è. 17° Albon, contatto al primo giro e niente acquazzoni desiderati ce lo mettono terz’ultimo. 18° Latifi, eroe delle prove libere 3 (miglior tempo sotto la pioggia), il meteo gli ha voltato le spalle e lo ritroviamo penultimo. 19° Tsunoda, ultimo, non era male all’inizio, poi il testa coda e poi è sparito dai radar ed arriva mestamente in una posizione che non è da Alpha Tauri.

A fine gara, bel siparietto nella saletta pre podio dei tre piloti arrivati davanti che, guardando gli highlight in tv, si fanno risate sarcastiche indirizzate alla strategia Ferrari con Leclerc.

Ho già espresso il mio parere che se un pilota rischia deve rischiare anche un ingegnere, uno stratega, un meccanico, un team principal, ed ognuno lo fa assumendosi le sue responsabilità.

Ma ciò in Ferrari non avviene.

Inoltre ho sempre pensato che una delle doti nelle scelte di un pilota e come sopra, sia l’intuizione; cioè capire in un istante quale sia la soluzione migliore.

Ma ciò in Ferrari non succede.

Verstappen ha vinto un titolo regalatogli da Michael Masi nel 2021.

Quest’anno l’olandese vincerà ancora il titolo mondiale ma chi dovrà ringraziare per questo nuovo regalo?

Condividi su: