Pelo e Contropelo: GP di Ripicche

HERIBERT STOHR

 

La ripicca è un dispetto fatto per puntigliosa rivalsa. Picche è il seme di una carta da gioco, e dare il due di picche significa rifiutarsi ad accettare qualcosa. Ri-picche è rifiutarsi due volte di seguito.

I protagonisti di questo/queste ripicche sono stati Verstappen-Perez, Alonso-Ocon, Stroll-Vettel, Sainz-Leclerc. Sentiamo il messicano “L’ho aiutato a vincere 2 mondiali” “Alla fine ha dimostrato che persona è”. E l’olandese “Vi ho dato già i miei motivi, non chiedetemi più questo, non mi ha dato la scia, e Montecarlo……” su Hamilton “Sì non c’era spazio ma mi sono buttato lo stesso, a lui è costata la vittoria , a me 5 secondi di penalità”. Uno che ragiona così non è a posto col cervello e l’ho scritto ieri e lo riscrivo, Max cerca l’incidente perché è vicino ad essere intoccabile, ma io non rispetto la sua mancanza di sportività. Avrebbe fatto uguale con Leclerc se oggi fosse in lotta per il mondiale. Non è nemmeno un uomo squadra e per un pilota è un grosso difetto.

Leclerc aveva ragione a chiedere la terza posizione al posto di Sainz proprio perché l’interesse di squadra dev’essere superiore ad un piazzamento di prestigio per Carlos. Ora avrebbe 3 punti di vantaggio su Perez per la seconda posizione in campionato. Se mancassero 5 gare alla fine avrei compreso il diniego del muretto ma ad una sola gara dalla fine mi è sembrato un autogol pur se il team austro-inglese ha fatto altrettanto.    Pirelli mette a disposizione mescole C2 (dura) C3 (media) C4 (morbida). Albon è l’unico a montare le dure, Leclerc, Sainz, Magnussen, Schumacher, Stroll, Alonso, Latifi, Tsunoda (che parte dai box) le medie, tutti gli altri le morbide.

Pronti via e partenza regolare, Russell, Hamilton, Verstappen, Perez, ma dietro si sgomita parecchio per trovare spazio finché alla prima curva lenta a dx Ricciardo tampona Kevin che va in testa coda, non frena e va in retro verso il prato proprio dove l’australiano aveva deciso di passare indenne : crash!! Il danese rivolge “Den, der pludselig gør ondt, omkommer pludselig” (chi di colpo ferisce di colpo perisce). Safety Car. Albon ne approfitta per cestinare disgustato le gomme dure e va sulle medie.

Al 7° giro ripartenza con George che mette in difficoltà Lewis e Max gli zompa addosso alla esse di Senna. Entrambi fanno i duri mentre si affiancano in discesa. Hamilton è un pelo davanti e suppone che Verstappen rallenti dato che fatica a girare a dx ma l’olandese insiste cercando il contatto simile a Monza 2021 (per questo sarà sanzionato con 5 secondi di penalità). Lewis trova una stradina in asfalto per accelerare mentre Max ci rimette l’ala anteriore spargendo dollari in carbonio per la pista.

Leclerc in curva 4 e 5 è un fulmine e sfila in salita Norris che non è il più remissivo dei piloti, in curva 6 non si passerebbe ma Charles chiude troppo stringendo Lando che (per forza inerziale) finisce col toccare il monegasco che raggiunge le barriere. Gara finita? Macchè! Leclerc riparte senza danni e sistema con un po’ di polish l’auto in pit lane (monta gomme medie) dove già trova Verstappen (gomme medie) che gli riparte davanti. 17° e 18°, non è un buon inizio per i due.

La penalità di 5 secondi piomba sul povero Norris che è più innocente di un gattino appena nato. Davanti Russell e Perez procedono uguali, crono alla mano, e Sainz è lì vicino. Hamilton rimonta fino a un buon 4° posto. Alonso è intruppato e decide per rimontare gomme medie fresche. Lo segue di lì a poco Sainz (morbide) che deve togliere anche una visiera a strappo nella presa aria dei freni. Rientra fa un giro super e poi si mette col ritmo degli altri rimontando molto bene.

Anche Schumacher monta le morbide mentre Russell, Hamilton, Vettel, Bottas, Ocon, Norris, Zhou, Gasly, Perez, Tsunoda vanno sulle medie e Latifi che fa? Dure! Lewis ha le gomme più fresche di tutti e si pappa il 3° posto ai danni di Sainz mentre Perez non è più vicino a Russell che si è involato.

I sorpassi col DRS a Interlagos sono molteplici , li ho segnati tutti ma non voglio scriverli qui in fila. Mi preoccupa più capire come si possano ribaltare o confermare le posizioni di vertice in pista. Ecco Sainz che inaugura la litania della seconda sosta e monta le medie al 36° giro. Alonso che era addirittura 5° lo imita e rimonta medie. Subito giro super di Carlos (è il più veloce per tanti giri) ma è Hamilton che passa Perez a mettersi in luce e farci ragionare. Siamo al 44° giro Leclerc monta le morbide, poi tocca a Perez (medie) le stesse per Vettel, Albon, Latifi, mentre Ocon, Schumacher, Stroll, Verstappen, Gasly, Tsunoda, Zhou, Norris, Bottas, Russell vanno sulle morbide. Mercedes inchiappetta Hamilton richiamandolo prima di Russell e pensa “I do not add up to the accounts” (non mi tornano i conti).

Ha le gomme migliori e non gliele fanno sfruttare così le morbide più fresche le avrà George che non perde la prima posizione dopo il pit. 53° giro un bel Norris competitivo si ferma in pista e causa la Virtual Safety Car che Alonso sfrutta con un pit scaltro montando gomme morbide.

Rientra in pista ancora 9°. Anche Sainz decide per un pit (morbide) che gli fa perdere solo 2 posizioni. Safety Car. In grave ritardo perché i commissari faticano a spostare una macchina con la terza marcia innestata. Si riparte al 60° giro e stavolta Hamilton sta più attento e va facile dietro al leader. Incominciano a fioccare i giri più veloci : Russell 1’13”7, Hamilton 1’13”9, Perez 1’14”2, Sainz 1’13”9, Leclerc 1’14”2, Alonso 1’14”1, Verstappen 1’14”1. Russell riesce a non fare entrare Hamilton in zona DRS “My name is not Bottas!” (il mio nome non è Bottas)ed è lì che vince senza dover duellare col compagno, ed è lì che Lewis deve ingoiare il rospo di una vittoria che non arriva “Holy shit he doesn’t drive like Bottas!” (porca puttana non guida come Bottas!).

Perez ha le gomme stanche quanto lui e si fa superare da Sainz, da Leclerc, da Alonso (non prima di aver zigzagato sul dritto), e da Verstappen che rifiuta l’ordine del team di rinunciare a sorpassarlo per non togliere a Checo punti preziosissimi. La pernacchia olandese è di quelle che dal Brasile si sente fino in Messico e dispiace non poter vedere la faccia del padre di Sergio. Ora tocca a Leclerc invocare lo scambio di posizioni con Sainz e le puerili giustificazioni della Ferrari (manovra rischiosa con Alonso a 1” e 3 decimi dal monegasco) non convincono neanche un meccanico di Magnussen che ha dormito per tutta la gara.

1° Russell, la sua vera prima vittoria dopo la garetta di ieri, prestazione maiuscola, ne scriveremo di cose su di lui ancora. 2° Hamilton, la verstappennata iniziale gli tarpa le ali per annusare profumo di vittoria ma anche il team non lo favorisce per poter sopravanzare George. 3° Sainz, grande gara dello spagnolo e il team lo segue preferendolo al compagno, non viene penalizzato per essere finito davanti a Perez per un attimo in curva 1 con safety car. 4° Leclerc, sembrava gara finita a vederlo fuori pista invece rimonta meglio di tutti, non va forte come Sainz e gli negano 3 punti forse anche per quello.

Ma per me è un errore ed Enzo sarebbe inviperito. 5° Alonso, non solo è veloce come i primi ma la strategia è ottima e il motore Renault non è inferiore a nessuno, ricorda Fernando che aspiri al Mercedes. 6° Verstappen, fa così perché il campionato è finito e se ne frega ma il suo atteggiamento è da prenderlo a sberle e da togliergli punti sulla patente oltre a montargli un motore spompato per il prossimo GP.

7° Perez, ottimo inizio ma non fa il terzo pit e cede nel finale di brutto, il team si distrae ma non riesce a rimediare alla pessima figura e posizione. 8° Ocon, solo due soste quindi gestisce bene le gomme e i sorpassi. 9° Bottas, anche lui due soste e buon ritmo, finalmente una strategia efficace. 10° Stroll, due soste, fa la formichina e riesce a passare Vettel che gli arriva dietro di 3 secondi. 11° Vettel, niente punti per uno che era anche 5° all’inizio ed aveva un ritmo indiavolato. Non ha gestito gli pneumatici bene. 12° Zhou, due soste, gode della penalità a Gasly. 13° Schumacher arriva in volata col cinese ma anche lui gode di Gasly retrocesso e non è contento delle gomme. 14° Gasly, 3 soste, viene retrocesso per penalità durante la safety car, non si sdoppia. 15° Albon, 3 soste, la macchina non va e lui con lei. 16° Latifi, idem , 3 soste, almeno è penultimo vicino al compagno. 17° Tsunoda, 3 soste, parte ultimo e arriva ultimo, sconsolato, piange a fine gara.

Se lo scorso anno abbiamo avuto due piloti a pari punti per la vetta del campionato ad Abu Dhabi, quest’anno abbiamo ancora due piloti a pari punti per il secondo posto in campionato.

A tal proposito, richiamerei, ma solo per questa gara, Michael Masi a fare da direttore di gara.

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