F.1 PELO E CONTRO PELO GP Di soli meglio che Sochi…

DI HERIBERT STOHR

Campioni indecisi, campioni derisi. Al sabato Hamilton e Bottas dominano le prove ufficiali. A pochi minuti dal termine tergiversano insieme al team mentre tutti si tuffano a montare slick le quali in 2 giri si scaldano quel tanto per trombare gli alfieri della stella a tre spunte o spente. L’inglese costretto a partire 4° costituisce un problema grave.

Campioni indecisi, campioni derisi. Domenica. Norris ha la gara in pugno ma vuol giocare al rischiatutto quando il team lo consiglia al pit stop, i mega screen proiettano problemi x tutti quelli che continuano con le slick mentre piove, la mappa della pista ha un perimetro circostanziato per cui è imminente che si bagni tutto il circuito, eppure Lando va allo sbando e non rientra neanche con un giro di ritardo (avrebbe salvato un 2°posto almeno) invece giunge 7°. Leclerc dopo una partenza o la va o la spacca, stacca un bonus di 7 sorpassi senza danni, lotta strenuamente, strategia buona, ma quando piove vuol dimostrare che non va solo a podio ma vince anche.

Il bonus si bagna e lui si lagna anziché ringraziare Tilke e le sue vie di fuga in asfalto. Arriva 15°. Passo ora a una lezione di pilotaggio. Hamilton parte maligno ma poi prende un scione ma trova strada chiusa x lavori, entra in modalità prudenza e si fa superare da 4 scalmanati. Stavolta supera Alonso in fretta ma poi si trova dietro ad una McLaren (Ricciardo). Un film già visto a Monza. Impossibile superare e si arma di pazienza. Intanto un Russell 3° fa da tappo mentre Sainz in testa e Norris scompaiono dai radar. 13° giro Lando passa Carlos e gli dice adios.

Davanti a Lewis c:è una sfoltita per i cambi gomme, così l’overcut di Hamilton lo porta sempre più avanti fino a raggiungere il Norris imperterrito gestore del comando. Giove pluvio non li convince ai box, ma quando Lewis perde da Lando si convince alle intermedie con le quali vola con tempi magistrali fino ad una vittoria costruita sulla pazienza, la velocità con pista libera e le illusioni eccessive altrui.

Seconda lezione di pilotaggio. Verstappen parte ultimo, non rischia contatti, prende la rimonta con forza ma senza fretta, supera in staccata con precisione chirurgica, rinuncia a ruotate facili per farsi largo, con la pioggia si affretta al cambio gomme riuscendo a sopravanzare gli indecisi e raggiungendo un secondo gradino del podio insperato ma meritato. Cari piloti, guardate la classifica di questa gara, guardate da dove erano partiti e come sono arrivati : 1° Hamilton 2° Verstappen. Riguardate la gara e la loro maturità.

Imparate da loro come si corre, senza soci in aiuto (Bottas e Perez), con un team che faccia normale amministrazione, e il loro puro talento manifestato nel modo più convincente. Di altro posso lodare Sainz perché raggiunge molto spesso il risultato massimo che la sua auto può ottenere insieme alla sua qualità di guida. Posso lodare Alonso che di strategia molto valida e di piedone si è conquistato un 6° posto che merita tre coppe. Ricciardo un 4° posto quasi stretto ma per lui gli esami non finiscono mai.

Russell un po’ alla Sainz arpiona ancora punti che valgono dollaroni. Perez finisce dietro a Raikkonen ed è uno smacco. Stroll era lassù ma è finito laggiù. Gasly l:ha tirata talmente lunga che ormai andava al cambio gomme con la spia della riserva accesa. Per gli altri no comment. Qui lo dico e non lo nego, avrei chiamato Lewis 2 giri prima al cambio gomme nel primo stint. 100 vittorie per Hamilton. Non credo se le ricordi tutte. Dopo il Gp di Francia ho scritto che Verstappen vincerà il mondiale anche perché Mercedes sta lavorando per perderlo. Non ho ancora cambiato idea.

Heribert Stohr

 

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