F.1 GP PORTOGALLO Pelo e Contropelo: Il GP di Asportimao

DI HERIBERT STOHR

In questo clima di restrizioni la Pirelli si è adeguata costringendo i piloti a consumare le gomme solo da asporto e all’aperto.

Binotto invece sembrava a Portisfiga perché, nell’intervista del sabato pomeriggio, parlava di Sainz come “il secondo pilota” (lapsus freudiano?) e lo si è visto chiaramente in gara. Al 22° giro Sainz rientra ai box per il cambio gomme ma anziché montargli le hard gli montano le medium mentre a Leclerc, al 26° giro, montano le hard e al 38° giro viene chiesto a Sainz di far passare Leclerc. Il monegasco arriverà 6° e lo spagnolo 11°, questo grazie al pari trattamento che il team riserva ai loro piloti.  Telefoniamo a Barrichello ?

BOTTAS PERFETTO AL VIA, MENO IN SEGUITO

Pronti via e Bottas, Hamilton e Verstappen mantengono le posizioni della griglia mentre dietro si sgomita un po’ per il piacere degli occhi ma….dura poco perché Raikkonen si distrae proprio sul traguardo e mentre spatacca nel volante colpisce il/lo/quello/ pneumatico post sx di Giovinazzi.  Risultato = Kimi out con ala ant kaputt e safety car . Intervallo per 5 giri. Pubblicità di un sonnifero. Dovremmo esportare i commissari di Imola in tutti i gran premi. Faccio a tempo di fare una doccia che la Mercedes stradale si toglie e Verstappen infilza Hamilton proprio in uno dei suoi punti migliori : la ripartenza.  I primi tre se ne vanno, il pensiero va a Bottas, quanto durerà la sua leadership? Max sembra proprio avere la voglia di andare al comando ma due sbandate nella curva 14 gli fanno perdere l’abbrivio per il discesone finale, Lewis capisce al volo e lo supera di forza anche grazie al DRS aperto.

OLANDA IN SILENZIO MISTICO

Tutta l’Olanda ammutolisce, Verstappen subisce il colpo e si distacca.  Rifiata il barbuto finlandese (dategli uno specchio!) e dimostra di tenere a bada l’inglese ; vicino è vicino, compagno è compagno ma non è amicone e al 20° giro gli stacca una basetta prima della prima curva. Siamo a Portimiao e il gatto mangia il topo. Hamilton ha mostrato i muscoli (e anche gli attributi) e la gara è sua. Max decide per l’undercut al 36° giro. Pit stop che dura 2.3 secondi. Gomme hard che scalda in fretta (basta bagnarle con la taurina). Il giro dopo Bottas è costretto al pit per difendersi ma i meccanici impiegano 3.3 secondi. Il finlandese si è già bruciato un secondo, intanto arriva Verstappen, Bottas sbanda troppo in curva 3, perde trazione e velocità,  e non sta a sx nel rettilineo in salita facendosi superare dall’olandese come un tordo rimbambito.

IN PALIO IL GIRO VELOCE, CHE VA A BOTTAS

Il podio sarà questo. L’unica differenza è che Perez, Bottas e Verstappen provano la gara per il punto del giro più veloce (grazie a gomme morbide); lo agguanta Bottas perché Max utilizza la pista green ma non era sostenibile dai sensori che gli annullano la prestazione : non siamo a Portimax.

Un altro secondo pilota è stato anche in testa alla gara : Perez. Vederlo al primo giro sembrava quello de “Messico e nuvoleeeee” poi ha fatto la gara del quarto in disparte, poi il team l’ha tenuto in pista per 52 giri (neanche fosse una gara endurance) poi il suo destino si è scritto : sarà il pilota del vorrei ma non posso.

Il primo degli altri è Norris, 5°, è il nuovo Verstappen e se non lo blinda la McLaren lo vedremo su di una Mercedes. Il secondo degli altri ma primo pilota Ferrari è Leclerc, 6°, che si lecca le ferite confessando di essere molto contento; il monegasco è come una medicina, nel suo bugiardino c’è un elenco di controindicazioni. 7° Ocon, non favorito da un pit stop troppo anticipato però molto efficace la sua gara giungendo davanti al capitan Alonso che sembrava un pirata all’assalto, tanto feroce che si è messo dietro un Ricciardo in vena di rimonte. Gasly si è pappato il punto di consolazione ai danni di  un Sainz gambero rosso; l’Alpha Tauri è una gran macchina ma in gara non sembra così competitiva forse per strategie poco efficaci del team.

GIOVINAZZI NON SBAGLIA MA NIENTE PUNTI

12° Giovinazzi che sta maturando , non sbaglia più ma i punti non arrivano. 13° Vettel che sta imparando da Stroll il suo caposquadra finito appena dietro a lui. 15° Tsunoda calmato dal team, d’altronde chi si loda s’imbroda. 16° Russell la vittima di Imola, l’innocente colpevolizzato che chiede scusa al colpevole innocentato. Toto Wolff gli ha detto : “Hai visto dove è finito Werlhain? E Ocon? E Vandoorne? E De Vries? Vuoi restare in Williams per altri 10 anni?”. Povero Russell cosa gli hanno fatto ingoiare. Schumacher junior da bravo scolaretto si è meritato di mettersi dietro Latifi anziché il solito Mazepin che è il comico del circus in quanto gli episodi che lo vedono protagonista in gara sono da barzelletta.

UN MONDIALE A DUE PUNTE CON HAMILTON E VERSTAPPEN

Dopo la terza gara il campionato è delineato; Hamilton e Verstappen si giocheranno il mondiale, Perez e Bottas vinceranno una o due gare a testa ma saranno sudditi/comprimari. Leclerc e Norris saranno quelli destinati a fare i punti pesanti per Ferrari e McLaren mentre Ricciardo e Sainz saranno i portatori d’acqua, gli addetti alle borracce. Le Renault sembrano in un limbo, o vanno a prendere le Ferrari o lotteranno con Alpha Tauri. Alpha Tauri non sfrutterà a dovere il suo potenziale se non qualche exploit. Le Alfa Romeo sembrano meglio delle Aston Martin ma non potranno fare di più. Aston Martin non usciranno dalla crisi e spereranno solo in colpi di fortuna.

Le Williams o meglio quella di Russell potrà prendere qualche punto ma con grandi aiuti dalla fortuna anche perché George è stato calmierato e non potrà esprimere il suo talento. Le Haas hanno due figli di…. (no ma cosa avete capito !?). Uno è figlio di un campione , l’altro è figlio di un miliardario. Indovinate chi dei due andrà più forte?

Sono 27 anni che ho l’animo ferito e il cuore umido per la tragedia di Senna.

Heribert Stohr

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