F.1 GP OLANDA Una Porsche Red Bull made in Italy con Alpha Tauri?

DI PAOLO CICCARONE PER AUTOMOTO.IT

Dell’accordo fra Porsche e Red Bull si sa ormai quasi tutto e il quasi è riferito ad alcune difficoltà sorte negli ultimi tempi. Infatti, nell’accordo siglato ci sono dei punti che stanno creando dei problemi, specialmente per la gestione del team e il nome. Red Bull non vuole rinunciare alla propria identità e anche se per la data di ingresso ufficiale di Porsche, il 2026, manca del tempo, in realtà ci sono alcuni aspetti da chiarire.

Porsche vuole il controllo del team e rinominarlo, cosa che a Red Bull non va bene perché la proprietà nel team di Milton Keynes vorrebbe mantenere la titolarità del brand e mettere Porsche come partner, un po’ come successo con Honda che è un fornitore. Ma l’investimento dei tedeschi è tale che una posizione di rincalzo non è accettabile.

C’è poi l’aspetto tecnico, perché Adrian Newey, che dovrebbe compiere 68 anni al momento dell’avvio della collaborazione, non ha nessuna intenzione di essere impegnato a tempo pieno e pertanto una importante pedina del team verrebbe meno. Inoltre c’è un ritorno di fiamma di Honda, che coi nuovi regolamenti vede degli spunti interessanti e avendo già una struttura “dormiente” a Milton Keynes, vorrebbe rientrare a pieno regime in F.1, proseguendo la collaborazione con Red Bull che di fatto resta in atto fino al 2025, col contratto prolungato poco tempo fa.

A questo punto, visto che Porsche ha firmato e vuole proseguire l’accordo, ecco che spunta la carta Alpha Tauri. Ovvero Red Bull sarebbe disposta a cedere il controllo del team di Faenza, lasciando mano libera a Porsche che, di fatto, avrebbe la conferma di un accordo Red Bull ma non col team principale a Milton Keynes. La soluzione è in discussione e da fonti nel paddock, l’operazione Alpha Tauri non viene esclusa da Porsche, che potrebbe rinominare la squadra e per Red Bull che troverebbe un acquirente al team satellite facendolo diventare una fonte di introito invece che una dependence della struttura principale, anche se con vita e gestione autonoma a Faenza.

Quindi, mentre Audi ha messo le mani sul 75 per cento di Sauber e avrà la gestione del team direttamente, Porsche col suo 50 per cento, di fatto, sarebbe solo un fornitore e non un protagonista diretto. Ecco perché l’annuncio che doveva arrivare in Belgio al momento slitta e non si sa ancora quando decideranno di farlo, anche se i dettagli dell’accordo erano stati già diffusi…

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