F.1 GP ITALIA Monza, il caro biglietti e la presa per i fondelli degli sconti ai Club

DI GIUSEPPE MAGNI

Sono tempi duri. Non sono sicuro che ce la faremo. Sono tempi in cui le belle notizie sono totalmente scomparse. Sono tempi in cui ci si azzuffa costantemente con qualsiasi pretesto. Sono tempi in cui stanno scomparendo i sorrisi, le passioni, le speranze, i sogni…
C’è stato, e c’è, da fare i conti con uno dei più grandi disastri capitati all’umanità, questo è certo. Ma non credo che tutto sia colpa della pandemia e dei lock down. Per uscire da un incubo del genere, bisognerebbe cercare di tornare ad essere sereni, almeno un po’, bisognerebbe cercare di sorridere, almeno un po’, bisognerebbe cercare di tornare a sognare, almeno un po’, bisognerebbe ricercare quella leggerezza che abbiamo perso, seguendo le nostre passioni, quello che più ci piace fare, quello a cui più ci piace pensare. Ma non è per niente facile…

TIFOSI FERRARI, NON TOCCANO PALLA DA 14 ANNI…

Prendete, per esempio, i tifosi della Ferrari. Quella moltitudine di persone di tutti i generi e di tutte le età che, in tutto il mondo, amano visceralmente la Rossa di Maranello. La loro squadra del cuore non tocca palla da quattordici anni. Non è colpa di nessuno e si sta facendo tutto quanto il possibile e anche di più per tornare al più presto competitivi, ma, intanto sono mazzate, una gara sì e l’altra pure, con qualche rara, timida eccezione, che riscalda un po’ quella moltitudine di cuori…

MONZA, OCCASIONE PER STARE VICINI ALLA ROSSA E INVECE…


Poi arriva Monza. Dopo un anno di assenza forzata, anche se lo scorso anno qualcuno c’era, i tifosi della Ferrari scoprono, in ritardo bestiale, ma lo scoprono, di poter tornare nel loro Tempio della Velocita, dove, da novantanove anni, in settembre, si è sempre celebrata una delle più grandi e coreografiche feste di popolo mai viste in tutto il mondo. La festa delle feste del popolo rosso, quella dei tifosi della Ferrari, che, anche loro, si, anche loro, vorrebbero tornare nella loro casa, vorrebbero tornare a sorridere, almeno un po’, vorrebbero tornare a sognare, almeno un po’…

IL PREZZO DELLA FELICITA?: BIGLIETTI PER NABABBI

Ma qual’e il prezzo della felicità? Basta leggere il listino emanato dalla organizzazione dell’Autodromo di Monza. Cifre folli, agghiaccianti, deprimenti, quasi punitive per tutti quelli che osavano sperare, per tutti quelli che vorrebbero tornare a vivere la loro passione, per cercare di tornare ad essere sereni, almeno un po’. Novantanove anni di feste indimenticabili cancellate, dimenticate, respinte nei cassetti più reconditi della memoria, laddove giacciono i ricordi dei quali ci si deve vergognare, quello sventolio di bandiere sotto il podio del quale ci si deve pentire, condannati a continuare a soffrire…

Certamente quest’anno la grande festa non ci sarebbe stata, giusto ridurre la capienza e mantenere la prudenza, che non si è vista in altri ambiti e anche in altri autodromi. Ma punire così i tifosi della Ferrari non me lo sarei mai aspettato…
Pagare cifre assurde per vivere il loro amore. Tutto ha un prezzo. La passione bisogna pagarla, e pagarla cara, come se fosse un lusso, come se fosse un irrefrenabile sfogo ormonale che solo una competente quanto esosa meretrice possa soddisfare… Che tristezza… Che mestizia…

TUTTO HA UN PREZZO, ANCHE LA PASSIONE

A Monza meriterebbero un GP senza pubblico visto certi prezzi?

GLI SCONTI DEI CLUB FERRARI, UNA PRESA PER I FONDELLI

Rimaneva una speranza, una luce dettata dalla certezza di una fedeltà, che tanti si aspettavano dovesse essere riconosciuta. Quella delle Scuderia Ferrari Club e delle sue migliaia di tesserati in tutto il mondo. Quelli che pagano la tessera e la esibiscono con orgoglio, spesso appesa al collo come fosse una medaglia olimpica, spesso tenuta vicino al cuore, dove batte la passione più profonda e più vera, quella che ti spinge ad esserci sempre, con la pioggia e con il sole, con il caldo che ti fa sudare per ore o con il freddo e l’umidità che ti fa rattrappire le ossa e le dita delle mani, che però poi si spellano dagli applausi, appena la vedi che arriva, appena la adori che passa, Lei, la Rossa, che ci ha fatto innamorare e che da Lei non ci separeremo mai…

Sconto dell’otto per cento sul listino dell’Autodromo.
Altra mazzata, altra sofferenza, altro dolore, per tanti, troppi, che dovranno rinunciare. E si tratta di gente che è davvero innamorata. Che, a Monza, avrebbe voluto esserci, come accadeva da anni, per cercare di tornare ad essere sereni, almeno un po’, per cercare di tornare a sorridere, almeno un po’, per cercare di tornare a sognare, almeno un po’…

TROPPO CARO ANCHE CON LO SCONTO RIDICOLO

Sono tempi duri. Non sono sicuro che ce la faremo. Sono tempi in cui le belle notizie sono totalmente scomparse. Sono tempi in cui non possiamo permetterci più neppure di sognare. Per farlo, bisogna pagare, pagare caro. Troppo caro per troppe tasche. Che non possiamo neppure riempire di lacrime, che pur scendono copiose, per un amore tradito, accoltellato alle spalle, che chissà mai se e quanto ancora potrà sopportare. Chissà mai se e quanto ancora potrà sopravvivere…

GIUSEPPE MAGNI

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