F.1 GP FRANCIA Ciao Paul Ricard non eri poi così male come pista…

TESTO E FOTO DI GIUSEPPE MAGNI

Non si è ancora spenta l’eco degli accadimenti relativi al Gran Premio di Francia, disputatosi domenica al Circuito Paul Ricard.

La presumibile ultima edizione di questo Gran Premio sul circuito provenzale ha coinciso con una svolta molto decisa delle sorti di questo campionato del mondo di F.1, avvenuta proprio in uno dei punti di più difficile interpretazione del tracciato.

E’ sembrato, quasi, che il caro, buon vecchio Paul Ricard abbia voluto dirci: “Con questa edizione, sono costretto a salutarvi tutti, ma vi ricorderete a lungo di me!” Le Beausset è senz’altro una delle pieghe più probanti di tutto il campionato, credo che non sia un caso che, proprio lì, Charles Leclerc abbia compromesso non poco le sue possibilità di vincere il titolo mondiale piloti 2022.

Oltre a questo episodio, abbiamo poi assistito a numerosi altri sorpassi e controsorpassi, spettacolari quelli eseguiti alla ancora temibile e velocissima curva di Signes. E’stata una bella gara, con parecchi temi tecnici che il Paul Ricard ha saputo offrire, lui,che è uno della vecchia guardia, a tutti i protagonisti, sia a quelli in pista che a quelli sugli spalti. Dai suoi curvoni infiniti al gran caldo, alla fine sono emersi i campioni più bravi a gestire le difficoltà, soprattutto di gestione degli pneumatici, non a caso Lewis Hamilton, maestro insuperabile in questo difficile esercizio, è finito secondo sul podio.  

Peccato solo per le complicazioni viarie create inopinatamente dalle forze dell’ordine in afflusso e deflusso dal circuito. Negli anni ottanta ricordo come fosse tutto molto più libero e, nonostante gli spettatori non fossero certo in numero minore della edizione appena trascorsa, grossi problemi non ne ricordo.

Tutto sommato, il Circuito Paul Ricard ci lascia un bel ricordo, nonostante il caldo torrido, c’era sempre quel Mistral, il vento di quelle zone collinari da cui prende il nome il rettilineo prima di Signes, a ristorare e rinfrescare il numerosissimo pubblico accorso per questa memorabile edizione.

Peccato, davvero un peccato che non si tornerà più laggiù. Spero che le nuove location possano offrire uno

spettacolo all’altezza. Ma sono sicuro che Le Beausset, Sainte Baume e Signes mi mancheranno…

Ciao Paul Ricard!

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