F.1 GP BRASILE. Mercedes, Red Bull ti controlla le aliiiii! Cosa non va sulla vettura di Hamilton

DI PAOLO CICCARONE DISEGNO G.PIROVANO PER AUTOMOTO.IT

Il verbale del commissario tecnico Jo Bauer è stato preciso e inappellabile: l’ala posteriore della Mercedes di Lewis Hamilton non ha rispettato quanto previsto dal regolamento. Ovvero l’apertura in fase di DRS azionato, non può superare gli 85 mm fra il piano dell’ala inferiore e quella superiore. Il requisito della distanza minima è stato soddisfatto, mentre quello della massima distanza fra gli elementi di 85 millimetri, quando il sistema DRS è stato verificato in conformità alla normativa tecnica numero TD/011-19, non è stato soddisfatto. Il sospetto sembra provenire dalla Red Bull, tanto che Verstappen ha pure toccato (finendo per essere indagato anch’egli) l’ala posteriore pur essendo vietato in parco chiuso.

L’articolo 3.6.3 del regolamento tecnico di F.1 dice che quando l’ala è nella sua posizione chiusa, lo spazio tra i due flap “deve essere compreso tra 10 mm e 15 mm”, quando il flap è aperto la distanza tra gli elementi deve essere compresa “tra 10 mm e 85 mm”. A DRS aperto, quindi, non possono esserci più di 85 mm fra i due elementi dell’ala. Ed è questo il punto dolente della vicenda.

Le verifiche vengono fatte a vetture ferme con una dima che passa fra i due flap e consente di verificare l’esattezza della misura imposta. Se dovesse esistere una tolleranza minima (inferiore ai 2 mm) non dovrebbero scattare sanzioni. Cambia invece il discorso nel caso la misura possa essere maggiore e qui il regolamento tecnico prevede dall’esclusione alla truffa. Ecco, nel disegno di Gabriele Pirovano, l’ala della Mercedes di Hamilton.

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