F.1 Come far mangiare 3 mila persone nel paddock senza perdere un colpo

TESTO E FOTO DI MARCO INTISO

L’omaggio a Tsunoda per l’impegno nello spalare il fango a Faenza

Emiliana Ab è l’azienda che si occupa dei rifornimenti per i catering dei team in F.1 e MotoGP e la stagione sui due fronti è stato messo a dura prova dal calendario ma la logistica del circus è una scuola unica e incredibile. Ecco cosa è successo

Un altro anno è passato, e siamo arrivati a 247 GP in pista. La teoria dice che dovremmo essere ormai super rodati, ma quest’anno è stato decisamente il più difficile e estenuante di sempre. I motivi? Nuovi gran premi sia in F1 che in Moto GP, triplette e back to back a raffica, senza un attimo di respiro con tutti i problemi legati alla logistica e alle forniture da garantire ai team. In quanto a logistica, la F.1 è una scuola di vita, non esiste nessun altro sport al mondo che offre certe sfide e che richiede velocità di esecuzione e rapidità di spostamenti, sempre in anticipo su quanto richiesto. Non c’è dubbio che fare il logistico in F.1 consente esperienze e capacità che nel mondo reale diventano un bonus supplementare.

Marco Intiso autore del servizio e titolare Emiliana AB

Quest’anno e per la prima volta, abbiamo dovuto rifiutare di fare le forniture ad un GP: quello di India per le moto. Fornitori non affidabili e concetti di igiene con parametri troppo lontani dai nostri, ci hanno indotto a prendere questa decisione per non rischiare di distruggere la reputazione e la nostra immagine costruita in tutti questi 13 anni di lavoro nei circuiti di tutto il mondo. Proprio parlando di moto, visto che oltre alle forniture abbiamo in gestione anche l’ Hospitality della Leopard, team di Moto 3, possiamo dirci felici per aver vinto il campionato mondiale della categoria. Chiaramente come ospitalità non siamo stati gli artefici diretti di questa impresa, ma nel nostro piccolo abbiamo sicuramente contribuito a questo successo, soddisfacendo l’ appetito degli addetti ai lavori ed è sempre un vanto poter dire di aver vinto, come squadra, un mondiale di Moto 3.

Tornado alla F.1, è stato un anno molto complicato e difficile. Erano 24 le gare in calendario, anche se quelle disputate sono state 23, con l’annullamento del gran premio di Imola per condizioni meteo a dir poco disastrose, con l’alluvione che ha colpito la Regione. L’annullamento è arrivato soltanto il martedì prima della gara e lo straripamento del fiume Santerno, adiacente al circuito, ha consigliato, giustamente direi, l’annullamento della corsa.

La merce era già stata inviata, ma visto la cancellazione della gara, è stato deciso di donare tutto il materiale alle popolazioni colpite, sperando che la nostra azione in qualche modo possa essere stata di aiuto a chi ne aveva di bisogno.

Abbiamo anche donato una scatola con prodotti tipici romagnoli al pilota della Alpha Tauri Yuki Tsunoda, per il suo impegno nello spalare il fango a Faenza, città colpita maggiormente delle inondazioni e sede della sua scuderia. Un bel gesto che ha reso onore a Tsunoda e che abbiamo voluto in qualche modo ripagare con un piccolo cesto a simboleggiare il grazie delle popolazioni locali.

Il resto del campionato si è svolto abbastanza regolarmente, con le solite difficoltà e problematiche ma senza troppi traumi, a parte Doha per le temperature da forno: oltre 40 gradi, che hanno causato disagi anche ai piloti stessi per non parlare poi di Las Vegas… Un nuovo gran premio che ha pagato lo scotto del noviziato.

Come al solito, la prima volta è sempre la prima volta per tutti, nuove logistiche, nuove problematiche da risolvere e bisogna farlo velocemente perché il tempo a disposizione è sempre molto stretto.

Tutto è anticipato visto che il Gran Premio si è svolto il sabato notte e non la domenica come al solito. Qui le difficoltà maggiori riguardavano gli orari notturni, con slot delle consegne molto difficili da rispettare e con un fuso orario molto pesante e una logistica che non ha tenuto conto delle necessità dei team e di chi era lì per lavorare. Alla fine, comunque, siamo riusciti nell’intento e abbiamo soddisfatto almeno le aspettative dei team aiutati anche dalla loro pazienza e comprensione.

Qualità e alimenti al top nelle hospitality

Altro problema, il back to back tra Las Vegas e Abu Dhabi: 16 ore si volo e 12 ore di fuso orario. Impossibile dormire regolarmente i primi giorni ad Abu Dhabi , anche passare da temperature serali e mattutine di 6/7 gradi di Las Vegas a temperature di 29/30 gradi di Abu Dhabi: un salto tremendo per il fuso orario e per il clima che ha messo a dura prova tantissimi nei vari team, ma c’è da dire che tutto ha funzionato perfettamente e questo, come si diceva all’inizio, dimostra la grande capacità della F.1 in fatto di logistica di squadre e uomini da un capo all’altro del mondo, senza perdere un centesimo della qualità generale.

Un altro anno è passato, e come sempre dobbiamo ringraziare la F1, la FIA per il supporto e aiuto datoci, le aziende che ci hanno aiutato nelle forniture, in particolare la MARR che ci  dà supporto molto professionalmente nei GP Europei, sia in F1 che Moto GP ed altri eventi sportivi, Adria Market, alla IF&B in alcuni dei GP extra europei e a tutti le altre ditte coinvolte a darci supporto.

E naturalmente, ma non meno importanti, tutti i team che ci danno fiducia e ci permettono di fare il nostro lavoro.

Adesso il campionato è finito e la nuova stagione inizierà in Bahrain alla fine di febbraio 2024, dandoci un po’ di tempo per poterci riposare e riflettere su come e dove poterci migliorare per la prossima stagione.

Ci sarà il rientro in campionato della Cina per la F1 e l’inserimento del Kazakistan per la Moto GP e la stagione proseguirà  fino agli inizi di dicembre.

Consegne in Austria prima del GP

Fatica, stress, tensioni e viaggi senza fine da un capo all’altro, ma sono comunque sicuro che già tra pochi giorni ci mancherà questo mondo, perché questo più che un lavoro è una passione che ci spinge a compiere il nostro dovere, un modo fantastico per conoscere persone interessantissime e bellissimi posti nuovi che molto probabilmente, senza  questo magnifico sport, non avremmo mai avuto l’occasione di conoscere , se non fosse così non credo che sarebbe possibile fare la vita di sacrifici che tutto questo ci impone, lontano da casa e dalle nostre famiglie per nove mesi all’anno, fusi orari, sbalzi termici e problematiche varie.  Ma alla fine credo che, se ci pensiamo bene:  We live in a dream and we love it. Viviamo in un sogno e ci piace.

A questo punto, a nome de L’Emiliana AB che rappresento come  CEO and Owner, non mi resta che fare i migliori auguri di buone feste a tutti i lettori e ai nostri amici dei team in pista. Al prossimo anno!

Marco Intiso

 

 

 

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