BMW E LA MOBILITA’ ELETTRICA Entro il 2030 la metà dei modelli alla…spina!

DI PAOLO CICCARONE

La tendenza sembra inarrestabile: ovvero elettrificare i modelli di auto in virtù di un abbattimento degli inquinanti. La Commissione Europea sta accelerando e anzi ha aumentato la voglia di tagliare, tanto che si parla di un 60 per cento in meno rispetto a quanto ipotizzato nel 1990. Le Case costruttrici sono quindi costrette ad adeguarsi a norme che, se da un lato sono meritevoli di attenzione, dall’altra stanno creando uno squilibrio fatto di un mercato che fatica a recepire certi modelli e da investimenti industriali elevati data la complicazione tecnica di certe soluzioni. Ma al momento non sembra esserci via di scampo e anche BMW si adegua con una programmazione che prevede, nei prossimi 10 anni, la metà dei modelli in vendita tutti elettrificati: ibridi o elettrici che essi siano. Oggi la percentuale di elettrificazione delle auto del gruppo (Bmw + Mini) è del 13,3 per cento (con una la media di tutte le case dell’8 per cento). Nel 2021 salirà al 25 per passare poi progressivamente entro il 2025 al 30-33 per cento…

Bmw e Mini elettrificati sono oltre mezzo milione nel mondo

Le vetture Bmw e Mini elettrificati sono venduti in 74 mercati in tutto il mondo, di cui oltre 500.000 veicoli elettrificati fino al 2019. BMW punta, entro la fine del 2021, a raggiungere oltre un milione. Nonostante le restrizioni legate alla pandemia, nella prima metà del 2020 sono stati venduti più veicoli del Bmw Group rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente.

Gli obiettivi di sostenibilità sono importanti

In tutto il mondo entro il 2030 si punta a mettere su strada più di 7 milioni di veicoli elettrificati. E due terzi di questi completamente elettrici, che ridurranno di circa il 40 per cento le emissioni per chilometro percorso. Si tratta di un investimento gravoso che fa capire come il mondo dell’auto sia di fronte a una svolta epocale, anche se il mercato non sembra così orientato a sostenerlo. E’ intanto un problema di mentalità, affrontare qualcosa di nuovo è sempre difficile, ma anche di difficoltà reali per i tempi di ricarica, mancanza di infrastrutture e dubbi sulla reale efficacia di certe soluzioni.

Manca l’informazione alla base

Un esempio banale riguarda gli acquirenti che da una vettura diesel sono passati a una ibrida. I valori dichiarati di consumo sono stati drasticamente smentiti dalla realtà e questo perché i cicli di omologazione sono ben diversi dall’uso quotidiano di un automobilista e questo porta a disaffezione per chi ha alte aspettative.

BMW punta all’elettrico con vari modelli

La Bmw punta sull’elettrico con la X3, il primo modello disponibile anche con motori a benzina e diesel ad alta efficienza. Inclusa la tecnologia ibrida a 48 volt plug in o quella completamente elettrica. In futuro altri modelli elettrici e convenzionali verranno costruiti su un’unica linea di produzione come ad esempio le BMW serie 7, serie 5 e la X1. La quinta generazione della tecnologia Bmw eDrive debutta nella nuova Bmw iX3. I suoi componenti sono il risultato dell’esperienza Bmw i nel settore della mobilità elettrica dal 2011. La tecnologia ha permesso grossi passi in avanti come ad esempio l’uso di batterie della i3 che ha raddoppiato la capacità di stoccaggio a parità di ingombri.

Sulla i3 motori più potenti

Il motore elettrico di nuova concezione dell’auto eroga 286 CV e aziona le ruote posteriori. Il primo Sports Activity Vehicle elettrico ha un’autonomia fino a 520 chilometri, non per mezzo di batterie particolarmente grandi, ma con un concetto generale intelligente di efficienza e dinamica. A partire dal 2021, la quinta generazione della tecnologia Bmw eDrive sarà implementata anche nei modelli Bmw i4 e Bmw iNext.

Manca la rete di ricarica? BMW fa da sè…

Bmw Group per migliorare la percentuale di auto a trazione elettrica ha attivato la funzione Bmw eDrive Zone che fa partire in automatico la motorizzazione elettrica quando si entra in una ZTL o zone dove serve un basso impatto ambientale. Per l’elettrico il gruppo BMW ha presentato anche dei prodotti e servizi dedicati come Bmw Charging e Mini Charging, che facilitano la ricarica a casa e in viaggio. Questi comprendono vari tipi diversi di Wallbox, compreso il servizio di installazione, le offerte individuali per l’acquisto di elettricità verde e l’accesso alla più grande rete mondiale di stazioni di ricarica pubbliche che comprende più di 155.000 punti nella sola Europa. Inoltre, il gruppo sta estendendo la sua infrastruttura di ricarica aziendale a circa 4.100 stazioni nella sola Germania. Novità anche per le batteria. Le materie prime come cobalto e litio provengono solo da fornitori che rispettano standard di sostenibilità ecologica e sociale. Sono procurate dal Bmw Group e quindi mandate ai produttori delle celle della batteria.

Basterà per la diffusione dell’elettrico?

Una delle perplessità degli automobilisti è che guidare una vettura elettrica sia molto diverso rispetto a una benzina o diesel. Non è affatto vero. La maggior coppia dei motori elettrici rende queste auto molto più sportive e reattive rispetto a quelle tradizionali. Il vero problema è l’incognita della durata della batteria, che cambia moltissimo in base all’uso che si fa dell’auto. Ad esempio, condizionatore d’aria o riscaldamento sono deleteri per la durata, così come gli affondi sul gas (sarebbe un potenziometro a dire il vero ma chiamiamolo gas che rende l’idea…) o l’uso di luci e radio a bordo. E il rischio di restare fermi per strada fa temere molto chi si avvicina a una elettrica. Diverso il discorso per le ibride perché il motore termico viene sempre in aiuto. Infine, le postazioni e i tempi di ricarica. Insomma, la mobilità del futuro potrebbe essere elettrica in città per percorrenze basse e con orari fissi di lavoro. Chi invece ha bisogno di elasticità e tempi certi di ricarica (leggi rifornimenti al distributore) ancora per lungo tempo punterà sulle termiche tradizionali e anche qui BMW fra innovazione e servizi dedicati, ha in serbo prodotti di alto livello, con motori diesel robusti e con pochi consumi. Ma questa è un’altra storia…

 

 

 

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