F.1 IMOLA La polemica sul caro biglietto ma nel 2006 era peggio

DI GIUSEPPE MAGNI

Dopo 16 anni il listino al netto dell’inflazione non è aumentato di molto, anzi in alcuni casi è meglio ancora eppure la polemica social infiamma le discussioni nonostante l’impianto abbia ottenuto il via libera al 75 per cento di posti occupati solo nelle ultime ore

 

Sono finalmente in vendita i biglietti per assistere al prossimo Formula 1 Rolex Gran Premio dell’Emilia Romagna 2022, che si disputerà all’Autodromo Internazionale Enzo e Dino Ferrari di Imola, dal 22 al 24 aprile prossimi. Alleluia! Hanno gridato in molti. Era ora! Soprattutto i tifosi provenienti dall’estero, ma non solo, erano ormai in grossa difficoltà, tra prenotazioni aeree, ferroviarie, alberghiere. Anche se tuttora pare rimanga qualche particolare da sistemare rispetto alla firma del contratto.

INCERTEZZA COVID HA RALLENTATO TUTTO

Con la situazione covid che, ad inizio anno era tornata ad acuirsi ed aggravarsi notevolmente, non era certo facile capire cosa sarebbe successo e quindi quali accordi e responsabilità sensati prendere da parte degli organizzatori. Ora, finalmente, la prevendita è iniziata e tanti appassionati hanno potuto staccare l’agognato e tanto sospirato tagliando. Ma sui social è iniziato anche un altro tipo di tam tam: una levata di scudi sdegnata e, in qualche caso, anche cattiva, sul caro biglietti che il listino appena apparso propone. In effetti, scorrendo le cifre, ci si rende davvero conto che la gara imolese non sarà certo fruibile dal vivo a buon mercato.

PREZZI ALTI? MA QUANDO MAI SONO STATI ECONOMICI IN F.1?

Ma la domanda che vorrei porre qui è: ma quando mai è stato a buon mercato assistere ad un Gran Premio valido per il massimo campionato automobilistico del mondo? (SOPRA I LISTINI ATTUALI A CONFRONTO CON QUELLI DEL 2006)

Vorrei approfittare del listino prezzi pubblicato su Twitter dall’amico Marco Ragni, relativo al Gran Premio di San Marino 2006, per verificare quanto fosse abbordabile quella edizione rispetto a quella che si disputerà il prossimo aprile.
Al venerdì, nel 2006, con 60 euro si poteva accedere e assistere alle libere da qualsiasi punto del circuito, dalla tribuna centrale alla Tosa, dalle Acque Minerali, alla Rivazza. In aprile 2022, invece, chi vorrà andare in tribuna centrale dovrà sborsare 100 euro, ma secondo me sono più interessanti la Tosa e la Rivazza ad 80 euro. Si potrà assistere alle prove del venerdì anche dalla Rivazza o dal prato a 50 euro. Quest’ultimo mi sembrerebbe davvero un prezzo alla portata di tutti.

QUEST’ANNO LA SPRINT RACE VALORE AGGIUNTO IN PISTA

I prezzi del 2006 al netto dell’inflazione attuale non molto diversi, eppure ci fu il pienone di pubblico

Al sabato, complice la Sprint Race del prossimo aprile, per assistervi dalle tribune sulla partenza si dovranno sborsare 350 euro, mentre nel 2006 ne bastavano 120. Alla Tosa, alle Acque Minerali e alla Rivazza ci si poteva accomodare con 60 euro, quest’anno ce ne vorranno 120. Sul prato della stessa Tosa e della Rivazza basteranno 75 euro, mentre il circolare prato costerà 60 euro, contro i 45 del 2006. Differenza non trascendentale.

TRIBUNA 2006: 445 EURO, 2022 580 EURO

La domenica le tribune principali sulla partenza, mai frequentate dal sottoscritto, per altro, per le, a mio avviso, scarse emozioni che offrono, costeranno 580 euro contro i 445 euro nel 2006. 445 euro, capite? Un Gran Premio di Formula 1, se si pretendono certi sediolini, è sempre stato molto caro. La Tosa costerà 270 euro contro i 255 del 2006, così come le Acque Minerali. Cambia molto? Eppure sono passati 16 anni e quest’anno gli organizzatori dovranno avere a che fare con una capienza ridotta al 75%, mentre nel 2006 la capienza è stata anche più del 100%. Alla Rivazza si andrà con 180 euro, nel 2006 costava 175. Il prato costava 50, in aprile costerà 90.

IL PROBLEMA NON E’ IMOLA, MA IL CONCETTO F1 RISERVATO A POCHI


Capisco bene che tantissime persone, anche molto appassionate, non si possano permettere certe tribune. Ma, permettetemi, ho qualche dubbio sul fatto che esista ancora il piacere di rimanere 90, 100 ore di seguito, giorno e notte, sole o pioggia o che tiri vento, in compagnia degli amici e di tutti gli altri tifosi, attendendo e sognando il passaggio dei bolidi della Formula 1, magistralmente condotti dai loro campioni. Forse è proprio questo spirito che si è perso.

Un tempo, per vedere, ma anche e soprattutto per vedersi, incontrarsi, abbracciarsi, per il piacere di stare insieme, si era spessissimo fuori casa, tante, tantissime volte, a far festa tre o quattro giorni in un autodromo. Ora non mi sembra: si preferisce stare sul divano, iper connessi e super socializzati digitalmente. Nulla di male, ci mancherebbe. I tempi sono cambiati e meno male che oggi si assiste ad un notevole spettacolo anche da casa. Ma la domanda è proprio questa: è davvero il caro biglietti che ci impedirà, il prossimo aprile, di esserci tutti quanti a Imola?

GIUSEPPE MAGNI

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