WEC 6 ORE MONZA i riti della domenica mattina in pista

Testo e foto GIUSEPPE MAGNI

 

Buongiorno a tutti da Monza, nel cuore del Tempio della Velocità. Come ogni Tempio che si rispetti, anche qui a Monza vengono officiate delle celebrazioni.

Una delle più sentite ed emozionanti è senza dubbio la sessione autografi, rito che, durante il week end del World Endurance Championship, viene compiuto in pit lane la domenica mattina.

Vengono preparati appositi tavolini davanti al box, al cui interno le vetture protagoniste rimangono in bella mostra, tavolini Imbanditi di ogni sorta di cartoline e poster delle squadre e dei piloti. Appena i cancelli si aprono, entrano tutti gli appassionati presenti in Autodromo, non importa quale biglietto abbiano, è sufficiente anche il semplice ingresso prato.

Da lì è caccia a quante più cartoline e quanti più selfie uno riesca a mettere insieme. Certo, avvicinare alcuni dei nomi più altisonanti diventa veramente arduo: la postazione di Robert Kubica, Louis Deletraz e Lorenzo Colombo è stata, per tutta la sessione, assolutamente invisibile, tanta era la folla accalcata davanti a loro.

 

Abbastanza impegnativo approcciarsi anche agli alfieri Peugeot, soprattutto dalla parte di Paul Di Resta, Mikkel Jensen e Jean Eric Vergne, così come la postazione

di Iron Lynx e Iron Dames, dove Sarah Bovy, Michelle Gatting, Rahel Frey, Giancarlo Fisichella, Matteo Cressoni e Claudio Schiavoni erano seduti allo stesso tavolo.

Notevole il lavoro anche per il poleman Romain Dumas, con i suoi coequipier Olivier Pla e Luis Felipe Derani. Non male l’indice di gradimento nemmeno per Alessandro Pier Guidi e James Calado.

Anche davanti ai primi box, quelli del Gazoo Racing con tutti i pluridecorati campioni Toyota, c’era una bella atmosfera di appassionati sorridenti ed emozionati. Osservando questo rinnovato entusiasmo, si riscopre e si pensa a quanto sia bello e importante il rapporto diretto tra i tifosi e i loro campioni, i loro eroi. I quali, per altro, erano presenti tutti, ben felici di accontentare chi è venuto ad applaudirli ed ammirare le loro gesta in pista. Sembrano concetti normali, quasi scontati, in realtà sappiamo che non è così, e perciò si apprezza ancora di più questa isola felice che è rimasto il Mondiale Endurance.

 

Di lì ad un’ora, altro rito imperdibile nell’avvicinamento all’orario di partenza: la passeggiata sulla griglia di partenza. All’ingresso abbiamo trovato le vetture tutte schierate a lisca di pesce dal lato destro della pista, in puro stile Le Mans.

 

In mezzo ai bolidi piloti, team boss, come il mitico Jim Glickenhaus, orgoglioso della pole position conquistata dal suo team qui a Monza nella categoria regina, e Antonello Coletta, che si è soffermato con interesse nei pressi della debuttante Peugeot 9X8, osservandone le accattivanti linee e sicuramente anche le soluzioni tecniche adottate dalla rientrante Casa del Leone.

Mentre le vibrazioni in vista della partenza salivano d’intensità con il passare dei minuti, c’è stato tempo anche per qualche foto da parte delle crew con una apprezzata giornalista televisiva che ha fatto passerella sulla griglia di partenza.

Meccanici, piloti, team principal, ospiti, giornalisti, fotografi, e anche scrittori, come Enrico Mapelli, fine cultore e storico del Motorismo, con particolare attaccamento all’Autodromo Nazionale di Monza. Il tutto accompagnato da un gruppo pop rock, che ha suonato un interessante medley di canzoni popolari italiane rivisitate per l’occasione.

 

Spettacolo, dunque, per tutti i gusti e per tutti i palati, soprattutto alla portata di tutte le tasche. Incastonato in una giornata sì estiva, ma gradevolmente ventilata, ed una discreta presenza di pubblico presente a godersi lo spettacolo.

Quella di oggi sarà solo l’inizio di una sfida che vedrà coinvolte, a breve, Grandi Case costruttrici, come la Cadillac, la BMW, la Porsche e l’Audi, oltre alla già presenti Peugeot, Toyota e Alpine, con Ferrari che non si limiterà più alla pluridecorata classe GT, ma si cimenterà nella classe regina Hypercar, con un prototipo che ha girato a Fiorano questa settimana. Ci voleva. Ci voleva una rinfrescata, una boccata d’ossigeno in un Automobilismo minacciato da più parti, dalla crisi economica, all’inquinamento, alla concentrazione di tutto l’interesse su una sola unica categoria.

Il World Endurance Championship diventerà uno spettacolo ancora più entusiasmante nei prossimi anni.

E noi saremo tutti pronti, a farci inghiottire dalle notti di Le Mans, dalle 6 Ore di Spa-Francorchamps e di Monza, rimanendo sui teatri che hanno scritto la storia del nostro sport, ma proiettandoci in una dimensione tecnica e sportiva immensa. Ci divertiremo. E continuerà a batterci ancora, forte forte, il cuore.

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