TROFEO ANDROS, UNO SPETTACOLO “ELETTRIZZANTE”

testo e foto MARCO FERRERO

 

Il “leit motiv” che caratterizza questa 31^ edizione del Trofeo Andros, la competizione automobilistica (ed anche motociclistica) su ghiaccio per eccellenza, sta nel fatto che quest’anno la serie, a differenza di quanto si era visto sinora, viene corsa unicamente da vetture 100% elettriche, una novità che si allinea ad un nuovo corso sportivo che strizza l’occhio alla sostenibilità ambientale.

La quarta delle sei tappe del calendario della serie, che ha avuto luogo lo scorso weekend sull’anello ghiacciato di Serre Chevalier, è stata come sempre uno spettacolo apprezzato dal folto pubblico accorso lungo il tracciato; uno spettacolo, tra prove di qualificazione e manches di gara, durato due giorni, e che non si può dire non abbia “elettrizzato” il pubblico e gli addetti ai lavori occorsi.

Per quanto si è potuto vedere, questa scelta, per certi versi coraggiosa, pare aver incontrato il favore del pubblico, la cui numerosa presenza ha attestato aver accolto con favore questa nuova modalità sportiva; in questo Max Mamers, l’organizzatore della serie, è stato precursore, ed il fatto di correre sulle montagne in mezzo alla natura può aver facilitato l’introduzione di questo nuovo corso.

Uno dei punti forti della serie sta nel parco piloti, da sempre ricco di nomi altisonanti, e che anche quest’anno presenta drivers quali Olivier Panis con il figlio Aurelien, Nicolas Prost, il campione in carica Jean Baptiste Dubourg; a tutto ciò si sono aggiunti i team di Yvan Muller, recordman con 46 vittorie di gara e 10 campionati, che ha portato in pista il nipote Yann Ehracher, forte pilota del Mondiale Turismo, e di Sebastien Loeb, nove volte campione del mondo rally, tutti elementi di assoluta attrattiva.

Tante le novità della serie 2020; oltre alle già citate uniche vetture elettriche, l’Enedis E-Trophèe Andros quest’anno è riservato ad invitati illustri, personaggi del mondo dello spettacolo, del costume piuttosto che di altre discipline sportive; tutto ciò si aggiunto a quanto già il Trofeo Andros era capace di presentare, ivi incluse le gare in notturna e il campionato dedicato alle motociclette.

Venendo alla parte più strettamente agonistica ed ai risultati delle gare, nella prova di Serre Chevalier ad imporsi sono stati, in gara 1, quella in notturna, in classe Elite Pro 1, Yann Ehracher davanti a Jean Baptiste Dubourg e Olivier Panis, mentre nella classe Elite la vittoria è andata a Jeremy Sarhy che ha regolato Louis Gervoson e Eddy Benezet, giunto terzo.

In gara 2, parimenti equilibrata e combattuta, la vittoria nella Elite Pro 1 è stata ad appannaggio di Nicolas Prost, con Jean Baptiste Dubourg terzo dietro a Yann Ehracher che ha preso il secondo gradino del podio, mentre nella Elite ad imporsi è stato Eddy Benezet davanti a Gerald Fontenel e Louis Gervoson; ultima ma non meno importante, nella gara delle moto, la AMV Cup, nella Super Finale al primo posto si è classificato Julien Colomban davanti a Maxime Emery e Maxime Lacour.

Per effetto di questi risultati, dopo quattro prove la classifica generale della classe Elite Pro 1 vede al comando Jean Baptiste Dubourg con 412 punti, davanti ad Aurelien Panis staccato di sole 7 lunghezze a 405 punti e Yann Ehracher al terzo posto con 395 punti. Anche in classe Elite permane analogo equilibrio, con in testa Stephane Ventaja con 362 punti, che precede Jeremy Sarhy con 353 punti. Nelle moto i primi tre classificati sono rispettivamente Sylvain Dabert con 207 punti, Vivien Gonnet con 179 punti e Maxime Emery, terzo con 174 punti.

Prossima, e penultima, tappa del criterium sarà quella di Lans en Vercors, che si disputerà nel weekend del 24-25 gennaio, un appuntamento imperdibile per gli appassionati, e dove qualche verdetto potrebbe già iniziare a delinearsi, in attesa dell’ultima gara a Super Besse, presso Clermont Ferrand, dove è attesa la presenza, e non solo come ospite, di Sebastien Loeb.

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