TRA I DUE LITIGANTI (LAWSON / VAN DER LINDE) IL TERZO (GOETZ) GODE

Testo e foto MARCO FERRERO

 

Sul circuito tedesco del Norisring, in Baviera, il Deutsche Tourenwagen Masters, più conosciuto con il suo acronimo DTM, ha appena concluso la sua edizione 2021, la ventiduesima della sua lunga e travagliata storia, la prima nella quale la competizione è stata corsa dalle vetture della classe GT3, a differenza di quanto occorso nelle ultime edizioni dover erano le “silhouettes” a contendersi la vittoria.

Dopo un campionato declinatosi su otto tappe e sedici gran premi il successo finale è andato a Maximilian Goetz su Mercedes AMG, che ha totalizzato 230 punti, che nella classifica finale ha preceduto il secondo classificato Liam Lawson su Ferrari, staccato di 3 sole lunghezze a quota 227 ed il portacolori dell’Audi Kelvin Van der Linde, che ha ottenuto 208 punti in classifica generale.

L’ultimo round della stagione è stato certamente, oltre che combattuto sino all’ultimo giro di entrambe le manches, decisamente suggestivo, in quanto svoltosi su un tracciato, quello ricavato dalle strade nel centro della città di Norimberga, da un canto decisamente insidioso stante la sua connotazione di non circuito permanente, dall’altro altrettanto affascinante in quanto uno dei tracciati “storici” della serie, peraltro teatro nel passato di duelli epici.

Campionato che, di fatto, ha trovato il suo epilogo allo start dell’ultima gara, quando al primo tornante Van der Linde urtava la Ferrari di Lawson (entrambi in prima fila alla partenza) mettendolo fuori gara, a sua volta trovandosi danneggiato e poi in seguito irrimediabilmente attardato causa una foratura ad uno pneumatico posteriore, consentendo a Goetz di aggiudicarsi l’edizione 2021 della serie.

C’era, per la verità, molta curiosità sul nuovo format della serie, che usciva decisamente “provata” dalle ultime edizioni, e sulla quale molte erano le perplessità; alla luce di quanto si è potuto constatare di persona, soprattutto nel corso della prima prova, svoltasi sul circuito di Monza, il DTM ne esce rivitalizzato e torna ad essere campionato in grado di attirare piloti e team di prim’ordine, un ottimo biglietto da visita per il prossimo campionato.

Il DTM, in tale ottica, ha già diramato il calendario dell’edizione 2022, che risulta così strutturato:

Portimao (Portogallo): 29/04 – 01/05,

Lausitzring (Germania): 20-22/05,

TBA: 03-05/06,

TBA: 17-19/06,

Norisring (Germania): 01-03/07,

Nurburgring (Germania): 26-28/08,

Spa Francorchamps (Belgio): 09-11/09,

Red Bull Ring (Austria): 23-25/09,

Hockenheim (Germania): 07-09/10.

Poiché nella presentazione dell’edizione 2022 il sito ufficiale recita testualmente “6 paesi, 9 prove, 18 gare”, a monte del fatto che, rispetto all’edizione appena conclusa, sarà un campionato ancor più ricco, si può ipotizzare che le due tappe di giugno, al momento ancora, ufficialmente, da definire, stante come i paesi coinvolti nel calendario siano al momento quattro, si svolgano oltre i confini tedeschi.

Una delle tappe potrebbe, usiamo il condizionale ma la probabilità è alquanto elevata, essere quella italiana, ancora una volta sul “tempio della velocità” di Monza che, per quanto captato in alcuni discorsi, nell’edizione di quest’anno ha riscosso consensi da parte degli organizzatori, e che potrebbe pertanto essere ripetuta anche la prossima stagione.

Per quanto relativo all’ultimo paese, ipotizzabile l’Olanda (con Zandvoort o Assen, due tracciati già utilizzati dal DTM), a meno che la serie non decida per una tappa in terra francese, una nuova affascinante sfida, e qui i tracciati papabili non mancherebbero, stante la dovizia di circuiti in terra transalpina.

L’appuntamento è per fine aprile, con un nuovo atto di questa serie infinita e prestigiosa.

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