Porsche Carrera Cup Italia: il debutto di Jorge Lorenzo “Con Rossi e Pedrosa sogno Le Mans”

Testo e foto LUDOVICA M.SOLE DEMURTAS

  

Giornata di grandi esordi presso il “Tempio della velocità”. L’ex campione del mondo MotoGP ha tenuto a battesimo la nuovissima Porsche GT3 che si appresta a esordire nel Carrera Cup Italia ma l’attenzione era tutta per Jorge Lorenzo col team Q8 HI Perform.

In questa giornata di test collettivi, con praticamente tutti i partecipanti del campionato, il maiorchino ha iniziato a prendere le misure con il circuito brianzolo e con la nuova arma della casa di Stoccarda.

Abbiamo incontrato Jorge Lorenzo nella sua nuova veste di pilota a quattro ruote, ecco cosa ci ha detto.

  • Jorge, ancora Italia, dopo la tua esperienza in Ducati, cosa ti ha portato a scegliere la Porsche Carrera Cup Italia e il team Q8 HI Perform?

Abito a Lugano, sono 18 anni che parlo italiano e vivo vicino all’Italia perché no? Il team è molto professionale e sono la squadra che ha vinto l’anno scorso.

  • Hai già provato a Imola la nuova 992 GT3 durante i test di inizio stagione del Mobil 1 Super Cup, che sensazioni ti ha lasciato? Come hai trovato la nuova Porsche?

Sicuramente è un’auto complicata e non è facile arrivare al limite, devi essere molto sensibile e non arrivare al bloccaggio in frenata, quando prendi i cordoli la macchina è molto nervosa, non hai il traction control e neanche l’ABS, è un’auto che ti insegna tanto è una grande scuola.

Se vai forte con una Porsche, vai forte con tutte le auto e comunque è sempre guidare una Porsche.

  • Vedendo le tappe del campionato, a parte Misano e Mugello che già conosci, come sarà il tuo approccio con le altre piste? Sarà lo stesso che avevi quando affrontavi nuovi circuiti con le moto?

Al Mugello ho cominciato da zero, la posizione di guida è completamente l’opposto della moto, stai molto più basso e hai molto meno visibilità della pista e non devi utilizzare il corpo muovendoti avanti e indietro per gestire la macchina.

  • Come ti sei preparato per l’esordio con la nuova 992 GT3?

Qui a Monza, piano piano senza fare errori, senza andare a muro, soprattutto senza fare danni, piano piano ho migliorato i tempi, alla fine non è quello che voglio, arrivare a due secondi, ma non è neanche un disastro, non è tutto da buttare.

Ho un simulatore a casa e mi alleno tante ore, ma sicuramente non è la stessa cosa, che scendere in pista, ma è meglio che non fare nulla.

Guidare non è tanto un fatto fisico come in moto, quindi non mi stanco, l’unico problema sarà l’estate che l’abitacolo sarà rovente, l’unico problema, secondo me, sarà il caldo.

  • Cosa ti aspetti da questa nuova avventura in Porsche? Lo so che sei estremamente competitivo, ma cercherai anche di divertirti?

Si si chiaro, in primis l‘obiettivo principale è divertirsi, lo faccio per divertirmi e per la competizione e per guidare una Porsche, secondo perché la mia vera carriera, quella importante l’ho fatta in MotoGP.

Il Porsche Carrera Cup Italia è un campionato importante, sicuramente lo disputerò nel miglior modo possibile; non è vita o morte come quando correvo in moto, con la mia forma fisica e poco allenamento negli ultimi due anni, non potrei essere un pilota professionista di MotoGP.

Invece qui con le auto è differente, sei seduto e non devi fare sforzo con il corpo, quindi mi permette di avere uno stile di vita più comodo: viaggiare e mangiare più o meno quello che voglio e di essere comunque competitivo.

Ecco la differenza tra moto e auto.

  • Tu in Porsche Carrera Cup Italia, Pedrosa nel Lamborghini Super Trofeo e Rossi nel GT World Challenge Europe Endurance, avete intenzione di dominare nelle corse GT come avete fatto nel Motomondiale?

Dominare sarà difficilissimo se non impossibile, perché lottare con piloti che iniziano a guidare i kart da quando hanno cinque anni e che hanno corso in tutte le categorie minori per arrivare sino a qui rispetto a chi ha già avuto una carriera importantissima con la MotoGP.

Soprattutto perché guidano in questo campionato da più di cinque e dieci anni e hanno una notevole esperienza rispetto alla mia; è veramente difficile. Però non siamo lontani, sicuramente miglioreremo pian piano e qualche risultato interessante magari riusciamo a portarlo a casa.

  • Certamente, perché voi piloti restate sempre e comunque molto competitivi e rimanete sempre concentrati sull’obiettivo; cioè vincere

Quando sei a due secondi scarsi devi arrivare a un secondo e mezzo, poi da un secondo e piano piano ti vai ad avvicinare alla miglior prestazione.

Infatti il nuovo pilota Porsche, nella sessione pomeridiana, è riuscito a migliorarsi di circa 7 decimi di secondo rispetto a quella della mattina, trovando già ottimi riferimenti.

  • Nel futuro ti vedi protagonista alla 24h di Le Mans, magari con un super team con Dani e Vale?

Si si tutto è possibile, sono aperto a tutto, vivo giorno per giorno a breve termine, il breve termine oggi è il Porsche Carrera Cup Italia.

Però chissà…sempre però con la priorità di divertirsi, non si sa mai il mondo cosa potrà portare.

  • Quale è stato il tuo ultimo pensiero da campione del mondo MotoGP e il tuo primo pensiero da pilota Porsche?

È veramente una figata correre con Porsche, è un campionato bello ma molto meno stressante e competitivo della MotoGP, è una figata e mi diverto tantissimo.

  • Da grande cosa vuole fare il nuovo Jorge?

Vivere la vita, essere felice e vivere molto.

 

La stagione è alle porte e inizierà al Mugello nel primo weekend di maggio, viste le premesse di oggi ci sarà da divertirsi.

Buon divertimento Jorge

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