PAUL RICARD 2021, RITORNO ALLA “GRIGLIA”

Testo e foto MARCO FERRERO

 

Dal momento in cui le attività motoristiche sportive erano riprese una delle regole che, logicamente e comprensibilmente, gli organizzatori avevano imposto ai media accreditati era quella di non poter attendere la griglia di partenza, il tutto al fine di evitare quegli assembramenti di persone che inevitabilmente, si sarebbero formati attorno alle vetture, laddove la presenza in genere era limitata a tre soli componenti della squadra.

Una parte, quella della “passeggiata” sulla griglia, che oggettivamente mancava, pur se risultava impresa degna delle dodici fatiche di Ercole quella di riuscire a scattare qualche fotografia senza incappare in qualcuno che ti passasse, più o meno involontariamente, davanti nel momento cruciale, costringendoti a riprovare; un momento nel quale si poteva captare e percepire la concentrazione dei protagonisti pronti alla partenza.

Nell’ultimo anno, quando andava bene, su alcuni tracciati (Paul Ricard, Mugello, tanto per fare un paio di esempi) si era abbastanza vicini alle vetture ed ai protagonisti per poter catturare qualche immagine abbastanza di vicino, anche approfittando dei pochi presenti vicino ai mezzi pronti per il via, anche se non si può dire fosse proprio la stessa cosa.

Il Masters Historic svoltosi sul circuito francese del Paul Ricard a Le Castellet ha rappresentato alcune “prime” assolute del 2021, perlomeno per quegli eventi ai quali il sottoscritto è stato accreditato; è stata la prima volta nella quale il pubblico è stato ammesso all’interno dei paddock e sulle tribune, uno spettacolo che mancava, con una presenza di qualche migliaio di persone, tutte disciplinate ed appassionate, un ritorno a quella “normalità” fuori dalla pista a cui non eravamo più abituati.

Ma soprattutto, nel “main event”, quello dedicato alle Formula 1, vi è stata la possibilità di accedere alla griglia di partenza, un privilegio peraltro condiviso con una parte del pubblico, di ritornare ad ammirare da vicinissimo le vetture in gara; nel caso di specie poi, trattandosi di monoposto della massima serie a ruote scoperte fino al 1985, è stato inoltre come fare un salto indietro nel tempo, rivivere l’atmosfera di un Gran Premio degli anni ’80, risentire il “sound” emozionante, quasi da pelle d’oca, di quei propulsori.

E poco importa se i piloti alla guida non erano quelli, mitici, i cui nomi erano quelli ancora riportati sulle fiancate delle monoposto, ma gentlemen drivers, nonché fortunati (ed invidiati) possessori (e comunque piloti di discreto livello, stante come il Masters Historic sia un campionato vero e proprio), poco importa se sulla griglia qualcuno si metteva, ancora, davanti al momento di scattare la foto, troppa l’emozione di ritornare a vivere quei momenti e quelle emozioni.

Per celebrare questa “prima”, per la quale non si può che ringraziare gli organizzatori, si propone una carrellata fotografica di quanto si è potuto ammirare sulla griglia di partenza, nella quale si possono apprezzare i momenti topici prima dell’accensione della luce verde, i piccoli riti cui ciascuno è legato, la concentrazione dei piloti, l’attenzione agli ultimi dettagli, la ricerca di tutto ciò da parte di chi si muove tra le vetture.

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