PASQUA DI FORMULA 1 (E NON SOLO) AL PAUL RICARD

Testo e foto MARCO FERRERO

Come noto a tutti gli appassionati, quest’anno il circuito francese del Paul Ricard a Le Castellet non vedrà, dopo diciotto edizioni (le ultime dal 2018 al 2022) lo svolgimento del Gran Premio valido per il Campionato del Mondo di Formula 1; ciò nonostante, il rombo dei motori delle monoposto di Formula 1 risuonerà all’interno del tracciato della Provenza in quanto nel corso del weekend di Pasqua, dal 7 al 9 aprile, si svolgerà il Grand Prix de France Historique di Formula 1.

Un evento quanto mai gradito stante come, causa la biennalità dell’analogo Gran Premio Historic a Montecarlo, questo sarà l’unico evento riguardante le monoposto in terra di Francia, sia che si tratti di vetture d’epoca che di vetture d’oggi, un evento che riscuote sempre grande successo, che la data prescelta certamente favorirà in tema di afflusso di pubblico, e chissà che l’assenza dell’evento del Principato non invogli i possessori di Formula 1 del passato a portare i loro gioielli sul tracciato del Paul Ricard ed arricchire in tal modo il lotto dei partecipanti.

Un weekend che vedrà lo svolgimento di un ricchissimo programma, imperniato sulle monoposto di Formula 1 e Formula 2 degli anni ’70 e ’80, il “main event”, cui si affiancheranno le monoposto degli anni ’90 e 2000 (Boss GP), quelle di Formula 3, Formula Ford, Trofeo Lotus, senza dimenticare la gara di durata di sei ore riservata a vetture  GT, Turismo e Sport Prototipi dal 1947 al 1990.

A differenza della kermesse monegasca, il regolamento della manifestazione che si svolgerà al Paul Ricard è strutturato in modo leggermente diverso, e non prevede la presenza di vetture equipaggiate con propulsori a 12 cilindri, quali Ferrari e B.R.M., giusto per citarne un paio; tutte le vetture presenti in pista sono infatti equipaggiate con il celeberrimo Cosworth, con il regime del propulsore limitato a 10.000 giri.

Per certi versi un peccato, in quanto il pubblico francese è notoriamente un “palato fino” in tema di competizioni per vetture d’epoca, e come tale sa apprezzare tutte le vetture che hanno fatto la storia delle competizioni sportive, come attestato dalle sempre crescenti presenze che l’evento riscuote ad ogni edizione ; un piccolo neo cui ci si augura venga ovviato sotto l’aspetto regolamentare in qualche modo in futuro per consentire un allargamento del lotto dei partenti.

Le vetture partecipanti al Masters Historic Racing, la serie a capo di questa e delle altre gare di quello che alla fine è un vero e proprio campionato, vengono suddivise in quattro classi, aventi le seguenti caratteristiche:

Classe Jackie Stewart: vetture di Formula 1 costruite ed in gara prima del 31 Dicembre 1972,

Classe Emerson Fittipaldi: vetture di Formula 1 post 1972, non ad effetto suolo,

Classe Patrick Head: vetture di Formula 1 post 1972, ad effetto suolo,

Classe Niki Lauda: vetture di Formula 1 post 1972, a fondo piatto.

Preannunciata la presenza in pista come partecipanti in gara di grandi piloti del passato, quali Henri Pescarolo, Yannick Dalmas, René Arnoux e Jean Pierre Jarier, nomi ben noti anche al grande pubblico degli appassionati italiani ed i cui trascorsi sportivi, dai campionati minori sino alla Formula 1, sono di grande prestigio e ricchi di successi.

Per chi sia interessato all’evento, ed abbia possibilità (e voglia) di fare una gita in terra di Francia e trascorrere un weekend pasquale un po’ diverso da quelli convenzionali, tutte le informazioni relative ed il programma sono disponibili sul sito ufficiale https://www.grandprixdefrancehistorique.com/; un evento francamente imperdibile, un’occasione unica, perlomeno per il 2023, per rivedere le formula 1 degli anni d’oro in azione.

(foto di archivio)

 

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