I RECORD DI VOXAN WATTMAN E MAX BIAGGI

 MARCO FERRERO

 

Venturi, il costruttore di veicoli elettrici ad alte prestazioni forse più conosciuto per via della squadra che presenzia nel panorama del campionato del mondo di Formula E, ha da poco tempo celebrato il quarto anniversario del record di velocità, ottenuto il 19 settembre 2016 sul celeberrimo lago salato di Bonneville, in Utah (USA), da sempre teatro dei tentativi di record di velocità su terra, con il suo Venturi VBB-3, con il quale aveva raggiunto il tuttora imbattuto limite di 549 km/h.

Un record, giusto ricordarlo, che aveva superato il precedente limite, che già le apparteneva ed ottenuto con il modello Venturi VBB-2.5, di 495 km/h, sempre con alla guida il pilota Roger Schroer, un record di velocità che è anche riconosciuto dalla FIA; a corollario va ricordato che Venturi è detentrice di un altro record, ottenuto da un proprio modello alimentato da una cella ad idrogeno, con il quale ha raggiunto la velocità di 487 km/h, ottenuto un anno più tardi ed anch’esso ad oggi imbattuto.

Il Gruppo Venturi, proprietario del marchio motociclistico Voxan Motors, si è altresì lanciato nel tentativo di record di velocità per una motocicletta elettrica, ottenendo nello scorso fine settimana nel comprensorio aeroportuale di Chateauroux in Francia una serie di ben 11 record mondiali di velocità, con Max Biaggi, indimenticato campione del mondo di motociclismo e della SBK, il più elevato dei quali quello di 254 miglia orarie, pari a 408 km orari!

Il modello Wattman “semi-streamlined” (dove il termine “streamlined” può essere assimilato ad “aerodinamico”) ha raggiunto una top speed sulla distanza di un miglio di 366.94 km/h (228.05 mph) per la prestigiosa classe “motocicletta elettrica parzialmente “streamlined” sopra i 300 chili di peso”, battendo il precedente record di Ryuji Tsuruta e la sua Mobitec EV-02A di 329 km/h (204 mph). Il tentativo assoluto di velocità ha registrato poi, in conformità con le regole stabilite dalla FIM, il già citato picco di velocità istantanea di 408 km/h (254 mph).

Una versione meno aerodinamica della motocicletta ha poi stabilito, con le stesse regole, che prevedono passaggi su un miglio di distanza in direzioni opposte per un tempo massimo di due ore con il rilevo della media tra i due passaggi più veloci su ciascuna direzione, un nuovo record pari a

349.38 km/h (217.14 miglia), con una punta velocistica pari alla bellezza di 372 km/h (231 mph).

Da registrare inoltre altri 9 record che vengono di seguito dettagliati come segue:

– ¼ miglio, partenza lanciata, parzialmente aerodinamica: 394.45 km/h (245.10 mph) – no record precedente

– ¼ miglio, partenza lanciata, non-aerodinamica: 357.19 km/h (221.95 mph) – no record precedente

– 1 km, partenza lanciata, parzialmente aerodinamica: 386.35 km/h (240.07 mph – record precedente 329.31 km/h (204.62 mph)

– ¼ miglio, partenza da fermo, non-aerodinamica: 126.20 km/h (78.42 mph) – no record precedente

– ¼ miglio, partenza da fermo, parzialmente aerodinamica: 127.30 km/h (79.10 mph) – record precedente: 87.16 km/h (54.16 mph)

– 1 km, partenza da fermo, non-aerodinamica: 185.56 km/h (115.30 mph) – no record precedente

– 1 km, partenza da fermo, parzialmente aerodinamica: 191.84 km/h (119.20 mph) – precedente record: 122.48 km/h (76.11 mph)

– 1 miglio, partenza da fermo, non-aerodinamica: 222.82 km/h (138.45 mph) – no record precedente

– 1 miglio, partenza da fermo, parzialmente aerodinamica: 225.01 km/h (139.81 mph) – no record precedente.

Numeri che attestano, oltre alla capacità di pilota e team, cui vanno i complimenti di rito, come i mezzi ad energia alternativa abbiano avuto negli ultimi anni uno sviluppo straordinario capace di far loro realizzare prestazioni velocistiche assolutamente significative.

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