I CAMPIONI ITALIANI 2022 VELOCITA’ SU GHIACCIO

Testo e foto MARCO FERRERO


Un’altra stagione di Ice Challenge va in archivio, un’altra stagione che ha regalato appuntamenti agonisticamente e sportivamente pregevoli ed apprezzabili, fatti di manches serrate e di duelli sul filo dei centesimi di secondo, tre appuntamenti al termine dei quali sono stati incoronati I nuovi campioni italiani 2022 di velocità su ghiaccio.

La stagione era, per la verità, articolata su cinque prove ma, come più che ampiamente prevedibile, le due gare programmate sul tracciato veneto di Enego, causa le temperature elevate e l’assenza di neve, sono state annullate; anche la ”Finale”, che Pragelato avrebbe regalato in luogo della quinta tappa di Enego, non ha potuto aver luogo nonostante gli sforzi encomiabili da parte degli organizzatori, in tal modo congelando le classifiche alla tappa del 6 febbraio.

Anche se, a dirla tutta, non era però necessario essere un profeta per ipotizzare che, a fine febbraio, sarebbe servito un miracolo per realizzare una gara su ghiaccio, un “peccato originale” nel quale la serie finisce pervicacemente nel cadere da qualche anno, un peccato che, purtroppo, ha penalizzato ancora una volta gli organizzatori ed i partecipanti.

Le classifiche provvisorie dopo la terza prova svoltasi a Pragelato due settimane fa sono pertanto a questo punto divenute definitive; sono Ivan Carmellino nella classe “4 ruote motrici”, Jean Claude Vallino in quella “2 ruote motrici” e Christian Tiramani nei “Kart Cross” i piloti che si sono fregiati del titolo tricolore, con una menzione per Sergio Durante, campione assoluto 2018 e titolato nella corrente stagione come primo storico vincitore nel tricolore ghiaccio con una vettura ibrida.

Se per Ivan Carmellino si è trattato del decimo titolo, un record assoluto, per Christian Tiramani è stato il bis del risultato realizzato lo scorso anno; per Jean Claude Vallino si tratta invece della prima vittoria, il coronamento di una crescita continua che ha visto il giovanissimo pilota migliorarsi progressivamente nel corso degli ultimi tre anni.

Se per Tiramani la strada è stata agevole (solo 6 iscritti nella categoria alla prima gara e 4 negli altri due appuntamenti) e Vallino, oltre la propria bravura, disponeva forse del mezzo migliore, per Carmellino la strada è stata in salita; Ivan “il terribile” ha conquistato il titolo senza aver vinto una gara, con Aldo Pistono, il più insidioso degli avversari,  che recrimina, dopo le due vittorie a Pragelato, che non si sia disputata l’ultima prova.

Bene anche Rachele Somaschini, sulla Kia Rio ex Gigi Galli, una “supercar” certamente non facile da dominare, che ha ottenuto la terza piazza assoluta in classifica generale, un bel risultato ottenuto dietro a due “specialisti” della disciplina; menzione d’onore per l’eterno Piero Longhi, che pur con una vettura inferiore ha attestato come il tempo nulla abbia tolto alla sua classe cristallina.

Nel ribadire quindi i nomi del campioni 2022:

– 4 ruote motrici: Ivan CARMELLINO,

– 2 ruote motrici: Jean Claude VALLINO,

– Kart Cross: Christian TIRAMANI,

– Vetture ibride: Sergio DURANTE,

per completezza, queste le classifiche assolute finali:

Classifica Vetture 4 Ruote Motrici

  1. Ivan Carmellino pt. 157; 2. Aldo Pistono pt. 141; 3. Rachele Somaschini pt. 117;

Classifica Vetture 2 Ruote Motrici

  1. Jean-Claude Vallino pt. 68.5; 2. Edoardo Nolasco pt. 56; 3. Claudio Vallino pt. 17;

Classifica Kart Cross

  1. Christian Tiramani pt. 155; 2. Raffaele Silvestri pt. 111; 3. Paolo Lunardi pt. 60.

Come appassionato di questo tipo di competizioni, se da un canto va reso onore agli organizzatori, che con un budget di spesa non certo faraonico ed a prezzo di sforzi e di sacrifici non indifferenti continuano ad organizzare un campionato più che apprezzabile, dall’altro è altrettanto evidente come questo tipo di gare “paghi” in Italia una mancanza di tradizione che porta ad avere la serie poco “considerata”.

Difficile dare suggerimenti, forse un po’ più di “pubblicità” (che però costa) potrebbe portare più pubblico sui tracciati; diciamolo chiaramente, queste gare, ed il Trofeo Andros lo dimostra, vanno viste dal vivo, le dirette streaming non rendono l’idea. Per quanto spettacolari poi, in queste gare manca il confronto diretto tra i piloti, quell’elemento di agonismo che attira sempre l’attenzione. Varrebbe magari infine la pena, dopo due manches, iniziare un confronto diretto a coppie di piloti su due serie con somma di tempi e classifica finale dopo le eliminazioni dirette.

In ogni caso, un’altra bella stagione è andata, con tutte le sue difficoltà, in archivio più che positivamente; l’appuntamento è tra dodici mesi, per altre gare divertenti e spettacolari.

 

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