FORMULA E, PRONTI A RIPARTIRE

(testo e foto Marco Ferrero)
Ci si era lasciati a metà luglio, dopo una stagione che dire equilibrata è riduttivo, ed entusiasmante, con Jean Eric Vergne confermatosi campione dopo il titolo 2017 – 2018, e già si guarda all’inizio della prossima stagione 2019 – 2020, che partirà con il doppio appuntamento in Arabia Saudita venerdì 22 e sabato 23 novembre prossimi, inizio scintillante di una stagione imperniata su quattordici gare in dodici diverse locations distribuite su quattro dei cinque continenti.
Qualche modifica nel calendario: saranno Al Diriyah e la rientrante Londra, in chiusura di campionato, ad avere due gare, escono Berna (la svizzera come noto vieta per legge le corse nella nazione) e Montecarlo (che si alterna con la Formula 1 storica e rientrerà nel 2021), New York perde la doppia gara ed entrano la coreana Seoul e l’indonesiana Jakarta; dopo un po’ di dubbi Marrakech e Sanya rimangono confermate nel calendario.
Ricco antipasto della stagione saranno i test ufficiali previsti dal 15 al 18 ottobre sul circuito spagnolo “Ricardo Tormo” di Valencia, “apertura“ delle ostilità e opportunità per vedere in azione le “new entries” Mercedes e Porsche in un confronto diretto con le concorrenti e quanto le stesse avranno avuto modo di approntare nel breve corso di questi quattro mesi.
Se la Mercedes, avendo acquisito la struttura di HWA Racelab, parte quanto meno con una base di lavoro, diverso è il caso della Porsche che è partita da zero; non si dimentichi però che la casa di Stoccarda è un team vincente, che dove ha partecipato ha vinto, e per continuare questa tradizione, a parte la sua formidabile struttura tecnica, si affiderà a due piloti, André Lotterer e Neel Jani, che garantiscono il primo esperienza nella serie e il secondo capacità di sviluppo dei mezzi avendo eseguito i test della nuova vettura.
Si giungerà, forse, a Valencia con tutti i tasselli al loro posto, anche se BMW ad oggi non ha ancora confermato il suo secondo pilota e con tutte le squadre pronte a provare le evoluzioni che hanno avuto modo di sviluppare in questo seppur breve lasso di tempo; dando un’occhiata alle squadre, se tante sono state confermate altre hanno avuto cambiamenti, quando non rivoluzioni.
Il “mercato piloti” è stato a dir poco scoppiettante, con alcuni cambiamenti a sorpresa anche nei top team: come già citato, Andrè Lotterer è passato da DS Techeetah, che ha con un colpo a sorpresa ingaggiato Antonio Felix Da Costa, ex BMW, alla Porsche, i sedili dalla Geox verranno occupati da Brendon Hartley e dal collaudatore Nico Muller; colpo della BMW, che si è assicurata l’ottimo Maximilian Gunther dalla Geox, pilota già forte ma con ancora grandi margini di crescita e possibile protagonista. In ultimo, la Jaguar, un po’ a sorpresa, ha sostituito Alex Lynn con il debuttante, nella serie, James Calado.
Oltre ad aver liberato Sims, mai veramente incisivo e discontinuo nelle prestazioni, la BMW ha chiuso il suo rapporto, “regalando” peraltro ad una rivale, la DS Techeetah, un tassello importante, con Da Costa, top driver che per buona parte della scorsa stagione era tra i candidati al titolo; probabilmente qualcosa si è rotto nel sodalizio, perché altrimenti il portoghese era pilota da sicura riconferma ed affidamento.
Oltre al calendario ed alla composizione dei team le altre novità per la nuova stagione sono imperniate sul regolamento: a parte un paio di dettagli di ordine burocratico, sotto l’aspetto tecnico, dalla prossima stagione non sara’ piu’ possibile utilizzare quelli che erano chiamati “twin motors” (il dispositivo che Nissan aveva sulle sue vetture), l’incremento di potenza in modalità’ “attack mode” passera’ da 225 a 235 kw (contro I 200 standard).
Per quanto riguarda la gestione delle vetture e delle gare, non sara’ piu’ possibile attivare la modalita’ “attack mode” durante le fasi di bandiera gialla su tutto il circuito (FCY) o in regime di safety car, sara’ assegnato un punto a chi realizzerà il miglior tempo assoluto delle qualifiche e verra’ detratta una percentuale di potenza del 1% per ogni minuto di fasi di FCY (Full Course Yellow) o di safety car.Già nel corso dei test della prossima settimana si potranno verificare le evoluzioni che i team avranno apportato sulle vetture, con la speranza di poter parlare di qualche elemento a sorpresa.
#MarcoFerrero #FormulaE #RMCMotori #PaoloCiccarone
Condividi su: