LA POLEMICA – MXGP: ENTRO ANCH’IO, NO, TU NO! MA PERCHE? PERCHE’ NO!

 

La copertura mediatica del Campionato MX è ormai ridotta al lumicino, con sempre meno interesse e notizie; un paradosso, se si considera quanti successi / campioni l’Italia possa vantare, solo teorico però, in quanto alla base vi sono motivazioni ben precise.

 

Come verificato, la farsa dell’attribuzione delle pettorine per accedere al tracciato è fattore primario di malcontento tra i fotografi di testate; a bordo pista vanno sempre il solito manipolo di “eletti”, agenzie fotografiche e persone senza requisiti professionali, spesso solo con fotocamere tascabili o cellulari, a scapito di tanti professionisti, accreditati e poi relegati tra il pubblico, in condizione di non poter operare.

 

E’ stato gabellato che la riduzione degli addetti in pista sia giustificata da ragioni di sicurezza (incredibile ma vero, quest’anno qualcuno ha attraversato la pista durante una gara!); concetto che può avere una sua dignità, peccato solo che chi ha generato l’evento non era a bordo pista perché teletrasportato lì o per opera dello Spirito Santo, ma perché fornito di pettorina da quelle stesse persone che “scelgono” chi possa averla…

 

Giusto, come atto dovuto per coloro che subiscono questa situazione, chiedere un chiarimento, doveroso ricevere un riscontro; la frase chiave della risposta ricevuta “le mie scelte possono essere discutibili ma i fattori dietro sono molti” espressa, con termini di tutta chiarezza in motivazioni nebulose e non esaurienti, ha certificato senza alcuna ombra di dubbio come l’unico criterio adottato sia quello della, diciamo, “discrezionalità”.

 

A proposito è appena il caso di dire che qualunque “scelta” non sia fondata su razionali di riferimento equi, chiaramente identificati e dichiarati, non può che risultare pregiudizievole; il rifiuto, giustificato, a questo stato di cose, spiega perché sempre meno testate e fotografi chiedano di essere accreditati e seguano il campionato.

 

L’aver concesso a pochi il privilegio di disporre di inquadrature ad altri non accessibili, ed il poter acquisire e fornire immagini delle gare in regime di esclusiva, di certo configura, da qualunque lato lo si consideri, un “plus” significativo di grande valore e di indubbi vantaggi.

 

Forse, chi gestisce il mondiale MX ed i rapporti con la stampa dimentica che se nel tempo è diventato “grande” è anche grazie a quei media che vengono ora osteggiati e snobbati, e non considera che, magari già nel breve – medio periodo, gli sponsor potrebbero giudicare inutile investire in qualcosa che non da ritorni.

 

Altri sport ne sono stati testimoni, a distruggere ci si mette sempre poco, mentre non è altrettanto agevole ricostruire e, soprattutto, rifarsi una credibilità; come recitava una celebre pubblicità del passato: “meditate gente, meditate!”…

 

 

 

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