GHIACCIO BOLLENTE: il Trofeo Andros compie 30 anni

 

Il Trofeo Andros, challenge francese di riferimento del panorama europeo di gare invernali su ghiaccio, festeggia quest’anno la sua 30^ edizione, un risultato di grande prestigio, confermato dalla rilevante presenza di pubblico ad ogni evento della serie, attratto dallo spettacolo, sempre di prim’ordine, che questo campionato propone.

 

Lo scorso fine settimana il tracciato di Serre Chevalier ha visto lo svolgimento della sua 4^ tappa; anche in questo caso centinaia sono state le persone che, approfittando durante il giorno di una giornata soleggiata e sfidando la sera il freddo (nelle manches in notturna la temperatura era di –8), si sono assiepate con tutto il loro entusiasmo, ed un tifo talora di stampo “calcistico” per i loro beniamini, a bordo pista per assistere alle gare.

 

Due giorni di prove e gare che hanno visto impegnate sul tracciato quattro serie, con relative classifiche, la Elite, la Elite Pro, le vetture elettriche e le motociclette. In una serie impegnate le vetture a propulsione, diciamo, “convenzionale” a benzina, in un’altra si confrontavano vetture a propulsione termica e vetture ad energia alternativa, un’altra serie risultava riservata a sole vetture ad energia elettrica ed infine le moto, il tutto con un parco di piloti partenti di oltre cinquanta tra piloti e riders.

 

 

Nelle starting list al via nomi di assoluto livello, tra cui vale la pena citare Jean Baptiste Dubourg (con trascorsi come pilota al World Rallycross Championship), Aurelien Comte (anche pilota del WTRC), Olivier Panis, che ricordiamo in F1 vincitore del rocambolesco GP di Montecarlo ’96 con solo quattro vetture all’arrivo, e nelle moto quel Randy De Puniet, per anni protagonista nelle varie classi del motomondiale.

 

A questi nomi si affiancano anche celebri “figli d’arte” illustri, quali Nicolas Prost (anche guida in LMP2), il fratello minore Sacha, Aurelien Panis, Margot Laffite, Vincent Beltoise (chi ha qualche anno in più di certo ricorderà i padri in Formula 1); facendo un salto nel recente passato vale la pena ricordare come abbiano gareggiato, e con successo, nel challenge anche piloti quali Yvan Muller, Alain Prost e Gilles Villeneuve.

 

Uno dei punti di forza della serie sta proprio nel poter presentare costantemente “grandi nomi” ai piloti, magari poco noti in Italia ma che oltralpe riscuotono grande seguito, francesi che partecipano al campionato, fatto che ha come ovvio un grande impatto sul pubblico; per l’evento finale del 9 febbraio allo Stade de France a Parigi prevista la presenza di Sebastien Ogier quale ospite d’onore e di e Sebastien Loeb come partecipante, il che è tutto dire.

 

L’altro aspetto che contribuisce al grande appeal della serie consiste nella copertura mediatica, con diretta televisiva delle gare, interviste ai piloti e dibattiti, una modalità che certifica un accurato ed intelligente lavoro di marketing e di comunicazione da parte della Max Mamers Organisation che organizza la serie; lo stesso format delle giornate degli eventi, assimilabile a quello di eventi di carattere mondiale quali il WRX, mantiene sempre elevata l’attenzione e l’entusiasmo.

 

In ogni caso, per gli appassionati di questo genere di gare un evento impedibile, in un contesto globale che, sia in pista che al di fuori, rende, nonostante la stagione, “bollente” sia il clima che il ghiaccio.

 

 

 

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