FIA ETRC: I CAMION NON SOLO COME MEZZI DI TRASPORTO

 

Il FIA ETRC (European Trucks Racing Championship) rappresenta di certo uno dei campionati più spettacolari in assoluto per chi vi assiste, un evento che non delude mai e che va innanzitutto a sfatare il luogo comune che i camion siano solo mezzi di trasporto. 

Forse è proprio questo contrasto ideologico ad attrarre, incuriosire e generare aspettative; chiunque, addetto ai lavori o astante, ci si avvicini la prima volta, di norma ne entra con un misto di interesse e curiosità e ne esce divertito e entusiasta. 

Innanzitutto i mezzi, veri e propri prototipi da pista dotati di soluzioni tecniche ingegnose, con potenze di 1.500 cavalli, un peso minimo di 55 quintali e una velocità limitata elettronicamente a 160 km/h ma dotati di accelerazioni mozzafiato, che si differenziano dai loro “padri” per dimensioni significativamente inferiori, pur se comunque ragguardevoli. 

 

 
Dimensioni “generose” ed una posizione di guida non proprio convenzionale non facilitano i piloti, il cui adattamento alla guida di questi mezzi è straordinario, talora su circuiti le cui carreggiate risultano un po’ anguste; le “sportellate” (un eufemismo in quanto i contatti sono durissimi) e gli incidenti sono parte naturale delle gare così come i tentativi di sorpasso al limite (quando non oltre) del regolamento. 

La stagione 2018 si è chiusa con il trionfo al penultimo round svoltosi a Le Mans di Jochen Hanh su Iveco (suo quinto titolo), succedendo al campione dello scorso anno Adam Lacko, che di certo cercherà la rivincita nel prossimo campionato. 

In questa stagione molte le “case” in pista, quali Iveco, Man, Scania, Freightliner, Mercedes, che hanno contribuito a una diversificazione anche “visiva” del lotto dei partecipanti, ed un lotto di partenti di oltre 30 unità, numero decisamente di tutto rispetto, considerata la mole dei mezzi in gara, anche a confronto di altri campionati. 

 

 
(foto di repertorio dell’evento di Misano 2018)

Condividi su: