F1, GP Germania 2018, la nostra analisi [Video]

 

Lewis Hamilton ha risposto per le rime a Vettel, vincendo il GP di casa del tedesco, ad Hockenheim. Dopo un sabato da dimenticare, Hamilton è riuscito a rimontare dalla quattordicesima posizione, e, soprattutto, non ha commesso errori in gara, a differenza del rivale per il titolo. Quella nel Gran Premio di Germania è una vittoria pesante in ottica mondiale, visto che l’inglese soffia la vetta della classifica a Vettel. Il modo migliore, questo, per rifarsi della gara di Silverstone e del volo sul cordolo del sabato di Hockenheim.

La gara di Sebastian Vettel, invece, è finito anzitempo per un errore dalle conseguenze macroscopiche in condizioni miste. La perdita del controllo della vettura e la conseguente uscita di pista nella ghiaia mentre era al comando della gara gestita magistralmente fino a quel momento hanno macchiato irrimediabilmente un weekend in cui la Ferrari era la macchina da battere. Questo errore potrebbe essere uno dei crocevia della stagione.

Fresco, come il suo compagno di squadra, del rinnovo del contratto con la Mercedes, Valtteri Bottas ha completato la doppietta in casa delle Frecce d’Argento. Dopo il ritiro di Vettel e la fine del conseguente regime di Safety Car, Bottas ha tentato un attacco su Hamilton, ma è stato invitato dal team a restare dietro. Terzo gradino del podio per Kimi Raikkonen, che mitiga almeno in parte la debacle della Ferrari in Germania. Raikkonen ha lasciato passare Vettel, non senza qualche riserva, ed è poi stato superato da Bottas per la seconda posizione dopo un’incomprensione con un doppiato.

Niente da fare per la Red Bull: il divario prestazionale era troppo elevato per consentire a Ricciardo e Verstappen di battagliare con Mercedes e Ferrari. Ricciardo è stato costretto al ritiro, mentre Verstappen si è tenuto lontano dai guai, cogliendo il miglior risultato possibile. La strategia nella fase di pioggia mista a sole è stata infruttuosa, ma poco è cambiato. Molto bene, invece, Nico Hulkenberg, ancora una volta molto competitivo in condizioni miste. Non è una novità, vedi la pole ad Interlagos nel 2010. Bene Grosjean, errori invece sul bagnato per Leclerc.

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