F.1 Gp Belgio, le ricette segrete del circo iridato

 

Il circuito del Belgio, Spa-Francorchamps, è uno dei più vecchi, nato nel 1925,  inserito nel mondiale 1950.

Vedere questa gara dalla televisione  è uno spettacolo, ma dal vivo è un qualcosa indescrivibile.

Qui c’è la curva più veloce della Formula 1, la Blanchimont, ma la più famosa è la Eau Rouge-Raidillon, che si affronta in 5ª marcia, e si è ben superiori ai 200 km/h.

Ho un ricordo del 2000, in questo Gran Premio, il finlandese Mika Häkkinen superò Michael Schumacher con un sorpasso da brivido, Schumacher doppia Ricardo Zonta all’esterno, Hakkinen supera entrambi all’interno.

Questo circuito, è il preferito da molti piloti, ma su di tutti Michael Schumacher, è il suo il record di vittorie, la dice lunga, e dopo di lui, Ayrton Senna.

Aneddoti, uno che ricordo con grande piacere, riguarda sempre il mio lavoro.

La settimana che precede il gran premio, il direttore sportivo della Minardi mi disse che dovevamo festeggiare i 150 Gp, ed avrei dovuto preparare una torta.

All’evento, avrebbero partecipato tutti i piloti della scuderia del passato e presente.

Andai da un amico che aiutavo, quando ero a casa dai gran premi, in pasticceria, decidemmo che dovevo fare qualcosa di bello, non la solita torta, ma qualcosa di speciale.

Pensai e impastai 14 basi,70 lunghezza e 50 larghezza, di pasta frolla, che cuocemmo prima che partissi per il gran premio, avevo deciso di fare una crostata alla frutta lunga 8 metri.

Durante il viaggio, succede l’imprevisto, 2 basi si ruppero, addio sogno dei 8 metri, dovetti accontentarmi dei 6.

La mattina che precedeva la festa, dovetti farcire la torta, lunghissimo lavoro, alla fine è stata una bellissima festa, anche se il tempo non ci è stato amico, qui ringrazio, i miei colleghi, Gianni, Cristian Staurenghi e il mitico Pasticcino, allora cuoco Benetton. 

La cucina Belga

Il piatto serale, quello principale è il piatto unico a cui viene associato un dolce o un piccolo antipasto.

E da qui che la tradizione culinaria del Belgio che si è focalizzata, ovviamente, proprio nei piatti unici.
La vicinanza del mare ha consentito diverse varianti con il pesce, ma anche la selvaggina o gli affettati ed i paté, quest’ultimi provenienti dalla zone delle Ardenne. Arte, storia e buona cucina fanno del Belgio una meta appetibile sotto tutti gli aspetti.
Sappiamo che il vanto del Belgio sono le sue verdure, i legumi, i cavolini di Bruxelles che sono conosciuti in tutto il mondo, ma anche i pesci ed i crostacei sono molto apprezzati, come il famoso piatto di filetto di aringa da latte marinati e serviti con fagioli bianchi.
E come dimenticarsi della Waterzooi, (Vari tipi di stufati di carne, e panna).

Ma anche la carne è strepitosa, famosissimo il Boudin, una salsiccia composta da carne di maiale, uova sbattute, pane bagnato nel latte, abbondanti spezie, che viene cotta in acqua bollente per 10 minuti e poi affettata e servita a fine pasto con i cavolini di Bruxelles.

Assieme alla Svizzera e all’Italia, il Belgio è la nazione con la più solida tradizione cioccolatiera al mondo, nel paese sono presenti oltre 2000 negozi specializzati nella vendita di questo prodotto, famosissime sono le  praline di cioccolato.

 

La ricetta di oggi: CROSTATA DI PERE CON FARINA DI CASTAGNA

 

 

Ingredienti:

-500 gr. Farina di castagna

-300 gr. Zucchero

-400 gr. Burro

-02        Uova intere

-01        Tuorlo

-02         Pere

250         CIOCCOLATO FONDENTE 60%

 

Versare in una ciotola le farina setacciate unire quindi il burro morbido tagliato a cubetti ed iniziare a farlo sciogliere nella farina. Unire lo zucchero, il sale, l’uovo ed il tuorlo, ed impastare bene ma brevemente sul piano di lavoro. Ottenuto un composto sodo creare una palla ed avvolgerla nella pellicola trasparente. Fare riposare in frigo per almeno 30 minuti, quindi stendere e foderare uno stampo da 24cm, bucherellarla con i lembi di una forchetta e al centro versiamo il cioccolato fondente fuso, affettiamo le pere tagliarle a fette e le disponiamo su tutta la torta, chiudere le torte con un altro strato di frolla. Cuocere per 40 minuti circa a 175°.

Servire il dolce a temperatura ambiente spolverizzato di zucchero a velo.

 

Gianfelice Guerini

 

 

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