BLANCPAIN BAGNATO, POCO FORTUNATO

 

Un vecchio detto popolare beneaugurante, che trova radice nella tradizione popolare del passato contadino, nonché simbolicamente in altri significati, recita “sposa bagnata, sposa fortunata”; non si pensi però che tale assunto abbia pari validità nell’ambito delle competizioni automobilistiche, in quanto l’asfalto bagnato genera ai piloti in pista più di un problema, è tutt’altro che benevolmente accettato, e dove ad analogo “augurio” farebbero fronte scongiuri scaramantici poco costumati o risposte irripetibili. 

La riprova si è avuta nel corso della prima prova della Blancpain GT Series, svoltasi a Monza lo scorso fine settimana, laddove le condizioni avverse del meteo hanno incessantemente per tutta la giornata flagellato il tracciato brianzolo, facendo registrare una serie innumerevole di bandiere rosse con relativi restart, incidenti a ripetizione e safety car che hanno limitato, quando addirittura non pesantemente condizionato (nella Formula 2000 Renault la “gara” si sarà regolarmente svolta al massimo su 3-4 giri), i risultati finali degli eventi. 

 

 
Se poi si considera il fatto che il soprannome di Monza è “il tempio della velocità”, la pioggia è risultata ancor di più elemento condizionante in quanto, elevata velocità e condizioni di scarsa aderenza sono, normalmente, fattori tra loro di difficile coesistenza e compatibilità; non solo, ma i muri d’acqua sollevati dalle vetture che avevano guadagnato le migliori posizioni in griglia hanno praticamente azzerato le condizioni di visibilità dei piloti delle retrovie, costringendo gli stessi a guidare “a memoria” o quasi. 

Non è andata per la verità meglio al pubblico (ad onor del vero non particolarmente numeroso e che, note le previsioni meteo della domenica, aveva preferito dedicare il sabato all’evento) ed ai fotografi che si sono disposti lungo il tracciato, attrezzandosi come meglio potevano per proteggere se stessi e le loro “preziose” attrezzature dai capricci di Giove pluvio pur, rispettivamente, di potersi godere lo spettacolo e trovare qualche spunto per regalare agli appassionati qualche immagine. 

Finisce però in errore chi, in questo contesto un po’ avvilente, pensa che non si possano trovare elementi positivi da evidenziare; innanzitutto non si può non esaltare ed ammirare le prestazioni dei cosiddetti “maghi della pioggia”, quei piloti cioè dotati di particolare sensibilità, grinta, (e diciamo anche incoscienza), che, magari anche rischiando qualcosa in più del dovuto e talora incappando in evoluzioni al limite del rischio, sanno esprimersi al meglio nelle condizioni più difficili e “fare la differenza”, registrando prestazioni talora significativamente superiori a quelli della maggior parte dei colleghi. 

 

 
Certamente poi la pioggia sa offrire spunto per bloccare qualche immagine particolare, sia la stessa legata alla possibilità di vedere riflessa sull’acqua l’immagine della vettura in corsa, piuttosto che vedere la stessa seguita da una scia d’acqua, per la verità poco apprezzata da chi segue subito dietro, che si alza verso l’alto dalla sede stradale, o magari in “spazzolate” di traverso generate da slittamenti o scivolate sull’asfalto viscido. 

Posto, e meno male che sia così, l’assioma che il meteo non sia elemento controllabile o discrezionalmente gestibile a piacimento, e che comunque si ripercuote per “par condicio” in modo equo su tutti, è altresì ovvio che si augura a tutti i protagonisti che le prossime tappe del campionato si svolgano in condizioni meno tribolate e di disagio, a maggior ragione nel caso di specie della Blancpain GT Series, che vede protagoniste supercars che fanno della velocità il loro punto di forza. 

In attesa della prossima prova, in svolgimento nel weekend del 04-05/05 sul tracciato inglese di Brands Hatch, location peraltro già di suo dove la pioggia è fatto tutt’altro che occasionale, al fine di evitare di incorrere in situazioni nelle quali, nella migliore delle ipotesi, si venga mandati a quel paese, un suggerimento può tornare opportuno: quello di non citare in presenza di qualche pilota o sulla griglia di partenza che qualcosa di bagnato sia altrettanto fortunato …

 

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