KIA STONIC Il piccolo SUV pratico e senza fronzoli, ideale per chi la usa spesso

DI PAOLO CICCARONE
Kia Stonic rappresenta, dal punto di vista tecnico, un B-Suv ovvero uno sport utility derivato da una berlina. Per Stonic la derivazione dalla Kia Rio esiste solo sulla carta perché all’atto pratico, sono due cose completamente distinte. Sia per gli spazi sia per i volumi interni. Infatti, pur derivando dalla piccola (e completa oltre che divertente Rio) per Stonic si entra in un mondo completamente diverso. Il modello circola sulle nostre strade già da tempo, ma non se ne vedono molte in giro. Probabilmente perché non si capisce bene in che segmento inserirla. E’ un SUV ma le dimensioni non lo dimostrano. E’ infatti più bassa della media del segmento, quindi si inserisce in una via di mezzo fra la familiare, la station e il cross over.

In questa babele di sigle e diversità, Stonic non ha saputo forse giocare la sua carta migliore: la praticità.

E’ infatti una vettura ideale per chi ha necessità di spostarsi in città e quindi dimensioni contenute, ma ha bisogno di spazio a bordo. Anche se il pianale di carico è un po’ alto e potrebbe essere scomodo per carichi pesanti (specie se usata da donne alle prese con bambini e tutto l’occorrente) Stonic è la vettura pratica, tutto fare, poliedrica e utile con uno stile allegro e sbarazzino, grazie anche all’abbinamento dei vari colori molto eleganti e gradevoli. L’abitacolo ha forme moderne (con il display dell’impianto multimediale a sbalzo al centro della plancia) e gode di una disposizione curata dei comandi.
Le sospensioni sono rigide: l’auto curva veloce e rolla poco, un bell’assetto rigido quasi sportivo, dando soddisfazione a chi ha delle velleità agonistiche, ed è anche molto maneggevole nel traffico. Ovvero è una vettura scattante, specialmente col motore 1.6 turbodiesel della nostra prova. Reagisce subito, è veloce in ripresa e agile, forse troppo da sorprendere perché non ti aspetti una vettura così con un motore da appena 115 cavalli. Il rovescio della medaglia è che l’assetto rigido la rende saltellante sullo sconnesso, quindi nervosetta con tutte le buche e i pavè delle nostre città. E poi l’insonorizzazione dell’abitacolo fa passare il suono del motore. Ecco, da questo punto di vista Stonic sembra essere meno Kia rispetto alle altre vetture della gamma per via delle rifiniture dei pannelli delle portiere e per le scelte di alcune plastiche non proprio belle al tatto e alla vista.

Ciò non toglie che la vettura abbia sostanza.

Col lungo test drive cui l’abbiamo sottoposta, non ha mai tradito, nè mollato o fatto cose strane. Insomma, è la macchina ideale da strapazzare sicuri che ti porta a casa. E la cosa incredibile sono stati i consumi: con un litro di gasolio oltre 20 km. In tutte le condizioni, città, autostrada o extraurbana. La Kia Stonic ha in gamma quattro motori: il 1.2 benzina (proposto per consentire anche ai neopatentati di guidare l’auto) e il 1.4 a benzina: motori robusti, senza grossi difetti, regolari ma lenti in ripresa. Poi c’è anche un 1.0 turbo, ideale per chi deve usare l’auto solo in città o fa pochi km e come detto il turbodiesel 1.6 da 115 cavalli, che sotto ogni aspetto è la motorizzazione ideale per Stonic. Parlando di prezzi, con la versione più accessoriata di Stonic turbodiesel siamo attorno ai 24 mila euro, ma la gamma parte da 16750, per cui il portafoglio clienti è ampio e non si va oltre certi limiti. Per quanto riguarda il nostro test, è stata semplicemente sorprendente perché non ci aspettavamo una vettura reattiva e divertente come questa.
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