FORD PUMA HYBRID 1.0 125 CV: Un mix equilibrato fra stile, contenuti e consumi

DI PAOLO CICCARONE FOTO L.NICOLI

Con quella linea un po’ così, che fa tanto coupé ma anche Suv, Ford Puma è diventata in poco tempo leader del suo segmento e il perché lo abbiamo scoperto facendo un bel test drive. Perché le auto, per raccontarle, vanno guidate. E anche in questo caso si scopre che l’assunto ha una sua ragione d’essere. Perché la linea può piacere o meno, ma quando ci sali a bordo trovi rifiniture di alto livello, con sedili belli a vedere e al tatto, con spazio a bordo che da fuori non pensavi e con una guidabilità che sorprende perché il baricentro alto non inficia il piacere di guida.

COMPATTA FUORI, SPAZIOSA DENTRO

Anzi, si scopre che poi, alla fine, tutto quel po pò di roba sta insieme come una berlina normale ma sotto al cofano ha tutto mini: dal motore tre cilindri 1000 cc da 125 CV, che spinge e non ha cedimenti o vibrazioni tipiche dei tre cilindri, dal cambio automatico a 7 rapporti che non va per niente male, a una tenuta di strada divertente e senza grossi patemi anche se il rapporto passo carreggiata farebbe pensare al contrario anche se poi siamo poco oltre i 4 metri di lunghezza.

BAGAGLIAIO DA 400 LITRI PIU’ 80 NASCOSTI

Una falsa magra, verrebbe da dire. Insomma, va goduta e guidata e si scoprono altri pregi. Ad esempio, il bagagliaio da oltre 400 litri ha un piccolo vano sottostante il pianale che consente di caricare con altri 80 litri a disposizione, e per giunta ben nascosti alla vista nel caso si volesse occultare qualcosa (ad esempio borse o computer da non portarsi a spasso ma non lasciare visibili in auto). Ford Puma, con la versione ibrida da 48 V è davvero un bel prodotto, gustoso con tante qualità.

ST LINE, CONTENUTI AL TOP CON ELEGANZA

L’allestimento ST Line, poi, aggiunge classe, contenuti e rifiniture di alto livello che per una piccola come Puma non guastano mai. Il volante col taglio in basso e le imbottiture fanno molto sport, le cuciture dei sedili coi rombi sulle sedute fanno molto eleganza e classe. Un bell’insieme senza dubbio. A livello tecnologico sono presenti tutti gli ADAS possibili e quindi i sistemi di sicurezza sono completi. Il quadro strumenti è ben visibile, il grande touch screen centrale ingloba diverse funzioni, ma abbiamo apprezzato molto la presenza di tasti di regolazione sulla plancia sottostante che semplificano molto la vita quando cerchi una funzione particolare.

COMANDI FACILI DA GESTIRE

Ovvero, non devi star lì a diventare matto cercando sul computer di bordo la pagina giusta per attivare o meno il sistema che serve. Idem per il mantenimento di corsia: una piccola levetta sul devioluce della freccia a sinistra basta e avanza per attivare o staccare il sistema. Perché per quanto utile sia, spesso diventa un ostacolo durante la marcia. Pensate alla corsia in autostrada, un camion si sposta, voi pure ma l’allineamento di corsia vi rimanda dall’altra parte perché legge la manovra come se si stesse uscendo di strada. O si aziona la freccia, cosa rara, o si stacca il sistema e lo si usa solo quando si viaggia stanchi la sera o con scarsa visibilità, dato che le linee bianche laterali diventano quasi invisibili a occhio umano, ma il sistema le legge benissimo.

MOTORE TRE CILINDRI 1.0 VIVACE CON 125 CV

Un capitolo a parte la motorizzazione. Come detto siamo di fronte a un tre cilindri da 125 CV e si tratta, per un mille cc, di un valore di altissimo livello. Abbinato al cambio automatico a 7 rapporti è ben bilanciato. Quello che cambia completamente sono i consumi. Perché a seconda di come la si guida, cambiano in maniera incredibile. Ad esempio, provata con diversi stili, in città siamo riusciti a percorrere una media di 12,5 km al litro, con un picco negativo di 11,8. In strade extraurbane siamo passati da 14,3 km al litro a punte di 15 a seconda di come si agiva sul pedale.

DIMMI COME GUIDI, TI DICO QUANTO CONSUMI

In autostrada ad andatura costante si sfiorano i 19 km al litro, ma a influire su questi consumi oltre al modo di guida influiscono due particolari. Il primo, il cerchio da 19 pollici, decisamente grande (anche se stupendo nel design) per una vettura di questo livello. Un 18 o addirittura un 17 pollici aiuta molto nel contenere i consumi. Il secondo, la gommatura invernale col tassello alto e la mescola morbida non aiutano nel mantenere i consumi adeguati. Per cui questa voce dipende molto da che cerchio montate e da come guidate. Ovvero, se ad ogni partenza invece che farvi assistere dal motore elettrico ci date di gas, i picchi di consumo aumentano, per cui Puma dà il meglio se usata con oculatezza e un occhio al serbatoio.

PREZZI DA 21 MILA EURO, LA ST LINE A 29 MILA

Se invece vi piace da morire guidarla in maniera sportiva, dimenticatevi i consumi e dateci dentro perché la piccola belva merita davvero. I prezzi? La gamma parte da 21 mila euro, la versione ST Line provata sui 29 mila, ma non le manca proprio niente. La gamma parte invece da 21 mila euro e ci sono varie opzioni, anche non ibride e tradizionali. Se volete la ST da 200 CV per godervi tutto, beh allora avete trovato davvero la vettura ideale: poco spazio in città, comfort di marcia e silenziosità adeguata, buona visibilità circostante e qualità prezzo adeguata. Un bel biglietto da visita che conferma perché Ford Puma sta avendo successo sul mercato internazionale.

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