FIAT PANDA CROSS Ibrida, piccola fuori grande dentro e pure risparmiosa

DI PAOLO CICCARONE FOTO LUCIANA NICOLI

Simpatica, molto pratica. Piccola fuori ma con tutto lo spazio che serve dentro. Quattro porte più portellone. Linea da piccolo Suv e consumi bassi. Da quando Fiat Panda è stata presentata nella nuova versione, parliamo del 2003 col primo restyling, ha collezionato successo dietro successo. Adesso oltre alla linea classica, c’è anche una Cross, con chiaro riferimento al fuori strada e al trekking che per una cittadina è un controsenso, ma rende il tutto molto elegante e pratico, specialmente con quei fascioni laterali anti graffio, tipico dei parcheggi al supermercato o in città.

CON L’IBRIDO ANCORA PIU’ MODERNA

Se poi aggiungiamo anche un motore elettrico che rende ibrida la nostra piccolina, allora il quadro è completo. Perché si entra gratis nei centri cittadini, perché si consuma ancora meno e perché ci si tiene al passo coi tempi con una vettura cittadina che del basso inquinamento e consumi umani, ne fanno una vettura di successo. Non è un caso che sia nel nuovo sia nell’usato, davanti ci sia sempre lei, Lady Panda. E noi abbiamo voluto provarla per capire come va l’ibrido e come si viaggia con una piccolina.

DIVERTE IN CITTA’ STUPISCE IN AUTOSTRADA

Partendo da questo ultimo aspetto, la sorpresa arriva dai viaggi autostradali. A 130 orari di velocità autostradale non si patisce alcun problema, nè di confort tantomeno di stabilità. Anzi, veniva da ridere nel vedere alcuni alle prese con grossi Suv in difficoltà nelle fasi di sorpasso o in alcuni curvoni che il nostro Pandino affrontava senza problemi. Quindi, come diceva un illustre esperto del settore, non sono le dimensioni che fanno la differenza ma l’uso che fai dello strumento utilizzato. E qui Panda ne esce alla grande. Il meglio? In città.

LA VOCAZIONE CITTADINA FA LA DIFFERENZA

Agile, scattante, versatile, con spazi ridotti (365 cm tutto compreso, ovvero meno di 4 metri da capo a coda) diventa facile trovare un parcheggio, facile muoversi nel traffico, facile venire fuori da situazioni imbarazzanti dove serve angolo di sterzo e agilità. Non c’è dubbio che sia davvero una vettura indovinata, specie per chi deve portare figli a scuola, fare commissioni in piccoli centri urbani, lasciarla al parcheggio sicura di trovarla ancora intatta visti i fascioni laterali. Insomma, indovinata, azzeccata e adeguata.

MOTORE TRE CILINDRI UN LITRO E 70 CV

Il motore è un tre cilindri 999 cc da 70 Cv, pochini a dire il vero ma mettendo tutto insieme basta e avanza. La parte ibrida che dà la spinta in accelerazione, è fornita dal piccolo motore elettrico (5 CV) a cui è collegato con una cinghia. Quest’ultimo è alimentato da una batteria al litio (da 0,13 kWh) che si ricarica nei rallentamenti; a sei marce il cambio. I vantaggi nei consumi sono evidenti (abbiamo girato in media 18,1 km/l). La differenza si sente quando alzi il piede dal gas, perché la rigenerazione della batteria (segnata da una scala graduata sul cruscotto) dà l’impressione che stai frenando mentre è solo la ricarica che rallenta la vettura. Viste le prestazioni (accelerazione lenta, senza colpi di…testa) e la mobilità urbana, va bene anche così.

VA GUIDATA PENSANDO AL RISPARMIO

Però bisogna abituarsi a sentire questa sensazione che appena togli il piede dal gas, senti l’auto che rallenta o dà questa impressione. Molto bello il cambio, a 6 marce (andava bene anche a 5 ma così è incredibile). In accelerazione il motore è un po’ rumoroso, si sentono i tre cilindri che rombano, ma una volta lanciata, in 6 marcia in autostrada a circa 3500 giri siamo già a 130 orari. Frenata lunga non tanto per la vettura, quanto per l’impianto adeguato per la guida cittadina più che per i temponi da gran premio per strada. A livello di sicurezza pochi sistemi Adas disponibili (con prezzo di listino di 17500 euro) e stelle EuroNcap perse per strada nel corso degli anni per via dell’elettronica di supporto, ma il telaio è buono e resistente per cui è una vettura sicura. Belli gli interni, con materiale riciclato dalle plastiche recuperate in mare. Begli gli accostamenti di colore e qualità al tatto, buona anche la seduta.