DACIA DUSTER GPL I vantaggi del SUV il risparmio del gas il mix perfetto per non spendere molto

DI PAOLO CICCARONE FOTO LUCIANA NICOLI
Di Dacia Duster si è detto e scritto molto, ormai è diventato un modello diffuso e apprezzato da moltissimi automobilisti. Il suo prezzo basso, una rarità nel segmento, la sua robustezza e un look gradevole con ampi spazi interni ne hanno fatto un modello di successo. La motorizzazione adeguata per certe vetture è senza dubbio a gasolio, ma le battaglie (ingiustificate) sul diesel e i timori di vedersi bloccare, hanno convinto molti automobilisti a cercare una doppia alimentazione e qui il GPL è tornato in auge con risultati interessanti. Dacia Duster ha colto la palla al balzo e ha proposto la versione Prestige col motore 1600 cc iniezione diretta con la doppia alimentazione. L’abbiamo provata utilizzando Dacia Duster su percorsi extraurbani e in giro per l’Europa al seguito dei GP di F.1. Insomma, abbiamo voluto mettere alla prova Duster per capire se il GPL ne vale la pena e se si perde qualcosa rispetto al diesel. Detto in termini economici, su 10 mila km annui si possono risparmiare anche oltre 300 euro per il carburante, cui vanno aggiunti altri 1700 per la differenza di prezzo fra gasolio e doppia alimentazione benzina-GPL.
Quindi, a livello economico, il gioco vale la candela. Ma a livello prestazioni? Intanto il vantaggio del diesel e dei minori consumi rispetto a un benzina sta anche nella gran coppia, per cui la guidabilità è molto buona. Col benzina si perde qualcosa, anche se il 1600 iniezione diretta non è poi da buttare. Per passare invece al GPL il propulsore aspetta di aver raggiunto la giusta temperatura. Ovvero, si parte sempre a benzina e poi, in automatico, si passa al GPL quando le condizioni sono giuste. C’è poi il solito tastino a lato che consente di passare da un alimentazione all’altra senza grossi problemi. Il passaggio benzina GPL non si avverte, non ci sono buchi o scatti. Quello che si nota è la differente resa del motore, perché il benzina funziona molto meglio. Quindi col GPL scordarsi riprese mozzafiato, accelerate da urlo. Si riprende con calma, senza stress e questo, in fondo, aiuta anche il modo di guidare perché quando sai che sotto al cofano sta ronfando il gatto non ti aspetti che ne esca una tigre e ti comporti di conseguenza. Il 1600 cc eroga 114 cavalli col benzina mentre sono 5 di meno col GPL. Non è molto e si avverte poco in accelerazione.
Quello che invece piace è l’autonomia di percorso. Col GPL non consuma molto di più rispetto al benzina, siamo nell’ordine di circa 8 o 9 km al litro contro i 12-13, ragion per cui con un pieno i 1000 km li abbiamo percorsi senza problemi. Anzi, a girare col GPL in città o poco fuori, a bassa andatura, viene il dubbio che la lancetta sia guasta perché non si sposta mai in basso verso la riserva. Per il resto Dacia Duster vale molto più del suo prezzo di acquisto. La versione Prestige 2 ruote motrici, con buona dotazione di optional (manca qualcosa, come la frenata automatica di emergenza e altre cosucce) costa 16250 euro e visto il livello dell’auto, la solidità, l’economica di gestione e il look (quello nuovo col frontale più aggressivo è venuto bene, bell’impatto davvero) abbinato a un colore vivace, come il giallo ocra della vettura in prova, fa sì che ci si possa godere al meglio l’acquisto. Spazio, abbondante per 4 persone, la 5 ci sta ma si sente stretta al centro. Bagagliaio spazioso anche se il doppio fondo in questo caso è stato usato per far posto al serbatoio del GPL, però quello che avanza sopra è più che sufficiente per carica tutto. Consigliata a chi viaggia molto, vuole spendere poco e divertirsi in fuoristrada senza pensieri.
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