CADILLAC XT4 Il Suv di lusso made in USA che piace anche in Europa

DI PAOLO CICCARONE FOTO L.NICOLI

L’impresa è ardua e meritevole di attenzione: sfidare in Europa i costruttori locali, con un Suv che abbia le stesse caratteristiche di lusso, contenuti e qualità ma a un prezzo concorrenziale. Cadillac ci ha provato con XT4 350 D e per giunta con un motore diesel 2 litri da 174 cavalli, che è l’emblema del made in Europe (specialmente se guardiamo all’Italia) e lo ha fatto mettendo in campo la qualità tipica di questo marchio. Negli USA dici Cadillac e ti si apre un mondo, dagli anni 60 e del rock alla Elvis oppure Chuck Berry, ma da noi, film a parte, di queste vetture se ne sono viste poche e quelle poche sono tutte berline, o cabrio, degne di un film ambientato a quel tempo. Di Suv moderni, invece, non c’è traccia.

UNA LINEA DECISA ED ELEGANTE PER DISTINGUERSI

Per attirare la clientela di questo segmento occorreva qualcosa di diverso e ci si è provato a dare una scossa con lo stile. Non c’è dubbio che le linee muscolose, di un massiccio ed elegante (al tempo stesso armonioso), sono un bel biglietto da visita per XT4 e per chi vuole uscire dal seminato tradizionale, che si chiama BMW, Audi, Mercedes, Volvo o Jaguar, tanto per fare dei nomi conosciuti. Distinzione, atto primo. Ovvero per chi non vuole passare inosservato e uscire dalla massa.

E Cadillac, con quel musone deciso, di sicuro resta impresso nella memoria, tanto che si girano tutti a guardare e a chiedersi cosa è. Raggiunto il primo obiettivo, occorre concentrarsi sul resto: ovvero, come va su strada? E qui troviamo i primi riscontri perché le auto, tutte, vanno guidate per capirle.

SPAZIOSA DENTRO POCO INGOMBRANTE FUORI

Si comincia col prendere le misure: siamo poco oltre i 4,50 metri, quindi nella media ideale per le nostre strade. Dimensioni esterne che appaiono massicce che in realtà sono giuste e adeguate alle nostre strade. Lo spazio ne guadagna, perché con forme così squadrate dentro ci si sta molto comodi, con una seduta posteriore decisamente adeguata anche ad altezze oltre la media. E non parliamo del bagagliaio, con capacità minima di 637 litri, bello squadrato e senza angoli che limitano gli accessi. A vederla così emerge chiaro un dettaglio: è vettura per famiglia, per gruppi o per necessità di lavoro con tutto quello spazio a bordo e nel piano di carico. Ottimo per varie esigenze, poco da dire.

Gli interni sono in linea con le aspettative: plancia ben visibile e con tutta la strumentazione a portata di mano, touch screen di dimensioni giuste (8 pollici, meno delle concorrenti, ma sufficiente) e inclinato come si deve per facilitarne la lettura; materiali di pregio, buona qualità al tatto, sedute confortevoli, leva del cambio automatico che non disturba nella guida e bracciolo centrale con la chicca del caricatore wire less del cellulare, una bella pensata davvero visto che di solito non si sa dove mettere il telefonino, ma qui di spazio ne abbonda, per cui problema risolto.

I sedili hanno anche la funzione massaggio ma quello più intrigante è il sensore di pericolo. Se si innesta la retro e sopraggiunge un veicolo o un pedone da un angolo cieco, non c’è il solito cicalino o la lucetta che si accende. Si avverte una vibrazione sotto al sedile, un avviso fisico che non passa inosservato: devi per forza fare attenzione, quindi ottimo senza dubbio. Lo chiamano safety seat alert, tanto per andare a cercarlo sulla voce dotazioni di Cadillac XT4.

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L’equipaggiamento è decisamente lussuoso: comprende dotazioni scontate, come cruise control adattivo, frenata automatica, head up display, parcheggio automatico e portellone del bagagliaio con apertura senza mani, ma anche dotazioni che sulle europee diamo meno per scontate come appunti i sensori di pericolo nel sedile e specchietti retro con telecamere sparse qua e là per avere una idea precisa di dove sei posizionato. Un bel mix, senza dubbio.

DIESEL DA 2 LITRI E 174 CV, UN MULO RESISTENTE ALLA FATICA

Il motore è un diesel 2 litri da 174 cavalli abbinato a un cambio automatico 9 rapporti che però fa tanto CVT in ripresa, ovvero si sente il trascinamento anche se il sistema operativo delle 4 ruote motrici (quando è il caso) è sofisticato con tripla frizione. Il motore è un po’ rumoroso in accelerazione e si avverte il rombo all’interno dell’abitacolo, che pure è insonorizzato bene visto che si riesce a parlare a bordo senza dover alzare la voce. Consumi medi, dal computer di bordo, di 7,5 litri per 100 km (13,3 km al litro, con punte di 11,9 in città), non proprio da utilitaria ma in linea col segmento.

I cerchi da 20 pollici la rendono molto intrigante nell’inserimento in curva e per niente rumorosa come ci si potrebbe aspettare da queste misure con gomma invernale (Bridgestone Blizzak LM005). Tre allestimenti Luxury, Premium Luxury e Sport, con prezzi a partire da 37.710 euro. Nel 2021 arriverà poi il benzina: un duemila turbo a quattro cilindri da 230 CV e 350 Nm. La vettura in prova aveva un costo di 51850 euro, ma era full optional con tanto di tettuccio in cristallo.

UN SUV ADATTO A TANTE ESIGENZE

Una vettura bella da guidare, con qualche piccolo appunto per la ripresa dovuta al tipo di trasmissione automatica (il trascinamento in salita delle marce) ma onesta e reattiva. Spaziosa, godibile, distintiva. Forse avrebbe dovuto arrivare prima nel nostro mercato vista l’attuale situazione difficile per tutti i marchi. In Italia la si trova dal gruppo Cavauto, Monza, dove hanno una vasta e ampia esposizione di modelli e offerte. Per chi ama il made in USA, di sicuro andrà a nozze nel vedere cosa offre la vetrina…