DI PAOLO CICCARONE
Dalla fusione di Free2move Lease, Leasys e Credit Agricole Consumer nasce il colosso di Stellantis per una nuova visione della mobilità cittadina e non solo, con la grande novità del noleggio anche per le auto usate che aprono interessanti prospettive di mercato
Dal possesso all’uso, la differenza sta tutto in questa scelta filosofica. Ovvero, possedere un’auto e usarla poco, con costi alti per l’acquisto e la manutenzione, oppure pagare solo l’utilizzo di una vettura per quello che serve in casa o per lavoro? In mezzo a questa scelta di base, nasce un competitor di livello come Leasys dopo la fusione con Free2move Lease e Credit Agricole Consumer.
C’era una pubblicità di un gelato che storpiando la pronuncia inglese, recitava che “tu is mei che uan”, ovvero due è meglio di uno riferendosi al gusto del gelato, ma dalla fusione di Free2move Lease e Leasys da due siamo a uno solo che raccoglie il meglio dei due gruppi di noleggio auto. Ognuno nella sua posizione aveva costruito nel tempo credibilità e sostanza e dopo la nascita del gruppo Stellantis, avere due realtà separate, quasi in concorrenza nel settore, non era certo il miglior modo per far progredire il business del noleggio e così ecco la nascita di Leasys che oltre al nome mantiene il CEO, dottor Rolando D’Arco, ma acquisisce la presidenza di Richard Boulignye oltre a una serie di servizi che vanno oltre il semplice noleggio a medio e lungo termine.
Anzi, si aprono nuove prospettive di sviluppo e servizi al clienti che pongono il nuovo gruppo in una posizione di leader in quanto a proposte relativi a modelli auto (tutti i 14 marchi di Stellantis e altri brand stranieri), assistenza alle flotte aziendali, servizi per la mobilità elettrica e, infine, l’apertura di un nuovo modo di fare noleggio, aprendo anche alle auto usate, perché come ha detto Rolando D’Arco: “Le nostro flotte aziendali, una volta rientrate le vetture, ha in parco auto giovani, moderne e meno inquinanti oltremodo più sicure rispetto alle tante vecchie in circolazione sulle nostre strade. Offrire la possibilità di sostituire la propria auto vecchia, più inquinante e meno sicura per via della mancanza degli ultimi ritrovati ADAS presenti invece sulle nostre auto di ultima generazione, consente di fare quel cambio necessario per l’ambiente, ma nel contempo salvaguardare i costi e i conti in tasca a clienti che non possono permettersi auto nuove o rate molto alte”.
Insomma, un modo innovativo di pensare alla mobilità, in cui il settore elettrico è quello che potrebbe trarne maggiori vantaggi. Questo perché le auto elettriche sono più costose delle tradizionali, ma hanno anche bisogno di una assistenza diversa con costi che il cliente finale non è magari disposto ad accollarsi ed ecco che una formula di noleggio, con la massima libertà di azione (ovvero dopo un anno cambiare senza penali modello e tipologia) offre quella possibilità che altre soluzioni non danno. Possedere o usare: adesso le possibilità si ampliano, così come i modelli da scegliere, il piano tariffario, l’assistenza alla clientela e tanto altro ancora con questa nuova società che mantiene il nome ma di fatto è tutta nuova.
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