Da call center a multe, ricette per i consumatori Rapporto conclusivo della commissione parlamentare

ANSA

 

Dai call center alle multe stradali, passando per servizi a valore aggiunto, privacy, prezzi ed energia, la Commissione parlamentare di inchiesta sulla tutela dei consumatori segna la strada che il prossimo Parlamento potrà seguire per aumentare i diritti e le tutele in favore degli utenti italiani.

Nella relazione consegnata alle istituzioni e al Governo la Commissione guidata da Simone Baldelli analizza a 360 gradi tutti gli ambiti di interesse dei consumatori, evidenziando le attuali criticità e suggerendo possibili soluzioni per superarle. “In questo momento particolarmente critico sul piano socio-economico è importante che tutta la “macchina” della tutela dei diritti di consumatori e utenti lavori a pieno regime”, e in tale direzione è “necessario consegnare agli utenti un armamentario sempre più vasto sia di conoscenze, educazione e informazioni, sia di strumenti efficaci per poter far valere e vedersi riconosciuti in tempi ragionevoli i propri diritti” – scrive la Commissione – “Sulla base di quanto emerso nel corso delle audizioni delle autorità interessate, si possono rinvenire ulteriori iniziative anche di carattere normativo che possono essere attivate sul fronte della tutela degli utenti, a partire da quelli del trasporto”.

Un importante suggerimento che arriva dalla Commissione è quello di ricorrere ai moderni strumenti offerti dalla tecnologia “per prevenire e impedire le proposte non sollecitate (telefoniche o via social network) o la fornitura di servizi non richiesti, che dovrebbero poter essere disdetti con la stessa semplicità con la quale si attivano”. Standard minimi di qualità e tempi certi di risposta vengono invece ipotizzati per call center e numeri verdi, mentre sul tema dei prezzi e dell’energia la Commissione sottolinea l’esigenza di “monitorare con tutti gli strumenti necessari l’andamento dei prezzi, con particolare riferimento ad eventuali dinamiche speculative e ai comportamenti scorretti o distorsivi della concorrenza” e di “tutelare l’effettiva facoltà di scelta libera e consapevole degli utenti nel passaggio dal mercato tutelato al mercato libero dell’energia”.

Un fronte delicato è poi quello dei rapporti tra cittadino e P.A., ancora oggi fortemente sbilanciati: al riguardo la Commissione ricorda il mancato rispetto da parte di diversi comuni della norma sul termine biennale di prescrizione delle bollette, e le mai applicate norme sanzionatorie in caso di mancata o errata trasmissione al governo delle relazioni telematiche sui proventi delle multe stradali. La Commissione parlamentare di inchiesta sulla tutela dei consumatori suggerisce, infine, la possibilità di un maggior coordinamento tra le autorità indipendenti, una campagna di informazione sui diritti degli utenti e sulla loro rivendicazione, la creazione di una tassonomia delle vulnerabilità dei consumatori in relazione ai settori (finanza, bancario, energia, assicurativo ecc.), un aggiornamento del Codice del Consumo e l’istituzione della “Giornata nazionale dei diritti degli utenti e dei consumatori”.

“La Commissione in pochi mesi ha messo in campo un intenso lavoro di raccolta e di analisi che, insieme agli atti e agli spunti contenuti nella relazione finale, lascia in eredità al prossimo Parlamento” – spiega il presidente, Simone Baldelli – “Sarà proprio il prossimo Parlamento a poter scegliere come valorizzare al meglio il buon lavoro svolto sino ad oggi e se proseguirlo, mantenendo ancora acceso questo importante riflettore su un tema così sensibile per i cittadini, in un periodo così delicato”.

Condividi su: