F.1 Test Barcellona, l’emozione di vedere dal vivo Vettel Hamilton e i protagonisti del circo

TESTO E FOTO DI GIOVANNI GAMBA

L’odore di olio e di gomma, il suono dei motori, vedere le monoposto più veloci al mondo  mi fanno sentire vivo.

Per questo ho deciso, insieme al mio amico Alessandro, di vivere i test pre stagionali di Formula 1 direttamente dal circuito di Montmelò.

Purtroppo abbiamo avuto modo di assistere solo agli ultimi due giorni: 27 e 28 di febbraio, ma vi assicuro che è stato bellissimo, ne è valsa la pena (non che ci fossero dubbi).

Una volta che vedi quei Bolidi in pista non puoi fare a meno di tornarci.

Giovedì, appena superati i controlli (qui “stranamente” non fanno togliere i tappi dalle bottigliette) ci dirigiamo verso la tribuna G del terzo settore. Facciamo prima un paio di soste: c’è uno spiraglio da cui si vede bene l’ultima curva e allora attendiamo lì l’accensione dei motori. ATTENZIONE! La musica ha inizio, è un Renault quello che canta: arriverà una Renault o una McLaren?

Dopo circa un minuto di attesa vediamo arrivare il 31, Ocon con la sua Bella. Passa con le intermedie, fa un secondo giro e poi rientra ai box. L’azione in pista scarseggia anche perché la notte ha piovuto, la posta è umida.

Proseguendo verso la tribuna, c’è un altro scorcio interessante da cui si vede molto bene la chicane finale, ci arrampichiamo su due cassonetti dell’immondizia per avere una visuale migliore, attendiamo pochi secondi e finalmente eccola!

Arriva la Ferrari di Vettel, è bellissima!

È lei! La SF1000 guidata dal suo capitano: Sebastian Vettel! È bellissima. L’avevo detto già dalla presentazione dell’11 febbraio in TV, ma dal vivo è ancora meglio, volevo entrare in pista e scavalcare la recinzione.

Arrivati poi sulla tribuna G, la visuale è paradisiaca: si vedono le monoposto arrivare in curva 10, a volte a ruote fumanti, percorrono la 12 in appoggio e poi via verso le 3 curve a 90°.

Mi piazzo li, vicino vicino alla rete poco prima della curva 13. La Mercedes è perfetta fin da subito: precisa in ingresso curva, prende bene la corda e in uscita non si scompone, bella stretta e pronta a portarsi sulla destra per affrontare la chicane; la Ferrari porta anche lei una buona velocità in ingresso curva, non è però così precisa sul cordolo, gira spesso larga e in uscita si nota il posteriore scivolare… non sembra essere un’auto nervosa da guidare, ma la mia impressione, da semplice appassionato, è quella di vedere una Ferrari sottosterzante; la Red bull invece è a metà: in curva porta tanta velocità, non scivola, ma anche lei non gira così precisa come la Mercedes.

Ferraristi e tifosi di Hamilton, lo sport unisce anche se i colori sono diversi

Il venerdì invece abbiamo assistito dalla tribuna di curva 10. È una goduria anche lì: arrivano dalla velocissima curva 9 e quando scendono dal cordolo esterno si sente un suono che fa rabbrividire, è l’emozione: ARRIVANO!

La Mercedes vola e fa paura a vederla dal vivo

La Mercedes anche in questa curva secca a sinistra mi è sembrata la più veloce, soprattutto con Hamilton. “Va lungo, va lungo, ha frenato troppo tardi, tardissimo!” mi dico. Invece ogni volta, puntualmente, mi smentisce: arriva a cannone e poi preciso sul cordolo chiude la curva. Solo applausi.

Pensavo che andasse lungo perché prima avevo visto passare gli altri piloti e nessuno arrivava con così tanta velocità: né Leclerc, né Albon. 

Tra gli altri devo dire di essere stato sorpreso dalla cattiveria e dalla confidenza con cui frena Sainz, è un gran pilota, da non sottovalutare e l’ha dimostrato l’anno scorso.

La Renault mi ha impressionato con Ricciardo, parso molto a suo agio con la nuova R.S.20: frena forte, preciso ed esce bene senza scomporsi.

La curva 4 dopo il traguardo, una visuale perfetta

Ci siamo spostati poi all’esterno di curva 4: la visuale è magnifica. Alle spalle c’è la bellissima sequenza delle curve 7-8-9, davanti c’è una leggera salita che porta alla curva 5. Arrivano cattivi, cattivissimi ma nessuno come lui: Max Verstappen, superMax! Entra fortissimo, la percorre in quarta marcia e quando mette la quinta parte una scarica: tutta la potenza dei 1000 cavalli a terra. Sento una vibrazione che mi arriva dal suolo, passa dai piedi e mi percorre tutta la schiena! Cacchio! Questa si che è emozione.

Certe sensazioni le puoi vivere solo in autodromo. 

Tornati a casa  eravamo stanchi morti, ma soddisfatti, mi addormentavo sereno con la Rossa in testa. Sono felice, si che lo sono! La Ferrari non sembra essere una macchina perfetta, purtroppo. Ma io sono felice perché ho visto tutto lì, vicino, dal vivo.

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