F.1 Sebastian Vettel: “Non vedo l’ora di ripartire dopo un anno difficile”

DILETTA COLOMBO PAOLO CICCARONE PER AUTOMOTO.IT

Fa una certa impressione vederlo con quella tuta verde e quelle spalline rosa, segno di un cambiamento epocale dal rosso Ferrari che ha indossato per sei stagioni. Sebastian Vettel appare rilassato, non più il ragazzo dagli occhi tristi delle ultime apparizioni con la rossa: “Ho trascorso un inverno breve ma intensoha detto infatti mi sono allenato, ho trascorso del tempo con i miei figli e non vedevo l’ora di ripartire con questo nuovo progetto F.1. Ho avuto l’anno scorso una stagione davvero difficile, con tanti problemi e quando mi hanno offerto la possibilità di seguire questo nuovo progettoha proseguito Vettelnon ci ho pensato su due volte per cui le ultime corse della passata stagione le ho trascorse con la mente al futuro, a questo nuovo anno e alla sfida da affrontare. Da gennaio sto seguendo il nuovo team, fatico ancora a ricordare i volti e i nomi di tutti perché non abbiamo molte occasioni per socializzare, ma a questo punto non vedo l’ora di salire in macchina e cominciare i test”.

“E’ un nuovo inizio, comincia un altro capitolo sia per me che per il team. Ci sono molte cose che ci accomunano, secondo me. C’è tanta determinazione, penso che il progetto sia ambizioso. Ed è davvero speciale essere parte di tutto questo sin dall’inizio. Non vedo l’ora di affrontare questa sfida, di portare per la prima volta questa splendida macchina verde in pista». 

Sebastian Vettel sorride, prima con gli occhi che con la bocca, parlando della sua nuova avventura con Aston Martin. Ed è impossibile non riconoscere in quell’espressione il Sebastian sfrontato, giovanissimo dell’epoca vincente con la Red Bull. Sempre pronto alla battuta, con il fare da monello.

Ed è proprio questa passione per le corse ad essere stato annichilito dall’altro grande amore di Sebastian, quello per la Ferrari. Ma ora, vestito in racing green, sembra aver recuperato la fascinazione per quel mondo che era diventato così indigesto. Lo si capisce da come racconta la sua esperienza di bambino, la sua voglia di essere il più veloce. Di trasformare quei «sogni che si manifestano di notte, ma non di giorno» in qualcosa di concreto. E Sebastian, nella sua carriera, è riuscito a rendere la sua realtà della stessa materia dei desideri che aveva da piccolo. «Ancora adesso è speciale essere in F1, anche se ci si abitua negli anni. Ma la sfida rimane la stessa».

Una sfida che Sebastian sembra affrontare con un entusiasmo da ragazzino, così simile a com’era una volta, ma diverso. Più riflessivo, meno sfrontato. Differente, ma non necessariamente peggiore. E la determinazione è evidente dalle sue parole. «Se non volessi ancora vincere non sarei qui. Corro per vincere», riflette Vettel, che ricorda però che questo al momento è un obiettivo «ambizioso». Per ora Aston Martin dovrà battersi a centro classifica, ma l’exploit di Perez a Sakhir lo scorso anno ha dimostrato che con un po’ di caos tutto è possibile.

Sebastian, in ogni caso, ha raccolto pazientemente i cocci della sua reputazione e ha dato loro nuova forma, trovando il coraggio di mettersi nuovamente in gioco, in una realtà che sembra trovare in lui il proprio cuore pulsante. Esattamente la condizione in cui riesce a fare meglio. Un team che ha scelto perché è «sempre stato competitivo con risorse limitate, e c’è una bella atmosfera. Se continuiamo a condividere la stessa passione, potremo fare bene. Per me è un onore fare parte di un brand iconico». Una volta lasciato alle spalle il primo giorno di scuola, sarà tempo per far parlare i risultati in pista. A cominciare dai test pre-stagionali di settimana prossima. E allora sarà davvero un nuovo inizio.

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