F.1, GP Stiria, pasti da 100 mila euro e i team protestano con gli organizzatori

DI PAOLO CICCARONE PER AUTOMOTO.IT

Il… cestino da viaggio del personale F.1, 38 euro per queste quattro cose plastificate… peggio ancora ai team, a 100 euro al pasto precotto!

Per ridurre le possibilità di contatti ed eventuali contagi, Liberty Media aveva vietato le ospitality nel paddock alle prime tre gare, affidando il catering a una società unica che avrebbe provveduto a fornire i pasti al personale delle squadre di F.1. Dopo due gare la protesta sta salendo e i perché sono presto svelati. Un pasto, confezionato appositamente a Vienna e trasportato via aerea a Zeltweg, è stato fatto pagare 100 euro. Alla fine di ogni week end di gara i vari team si sono visti presentare un conto da oltre 100 mila euro a squadra!

Non solo, chi non faceva parte delle squadre, era obbligato a comprare da mangiare presso lo stesso organizzatore che un sacchetto di patatine, una insalata preconfezionata, un tramezzino, una pera e uno snack, lo facevano pagare 38 euro! Prezzi folli se si pensa che le ospitalità delle squadre hanno menù con varie portate, e non un pranzo preconfezionato e standard (senza scelta quindi) che fra personale addetto alle cucine e costo della materia prima non arriva a 20 mila euro a GP (fate una media di 30 euro per ogni pasto per ogni singolo componente del team) contro i 100 mila che hanno dovuto sborsare in Austria.

DA BARCELLONA I TEAM RIVOGLIONO LE OSPITALITA’ IN PISTA

La protesta è stata forte, ma in Ungheria ci sarà poco da fare e anche lì i pasti arriveranno preconfezionati via aerea da Vienna. La situazione potrebbe sbloccarsi per il GP di Spagna a Barcellona, dove i team hanno chiesto di riavere le ospitalità (a Silverstone corrono in casa e quindi la logistica sarà diversa e meno costosa…) ma tutto dipende dall’evolversi del Covid19. Un esempio di catering unico esiste dal 2003 in GP2 e GP3, le attuali F.2 e F.3 e anche lì i costi sono decisamente più bassi e la qualità del buffet elevato. Se la F.1 avesse voluto fare una cosa unica, sarebbe bastato chiedere a chi gestisce il catering delle categorie minori: hanno esperienza, qualità e costi più bassi. Ma in F.1 le cose semplici non vanno di moda e pertanto, mano al portafoglio e pagare a peso d’oro un pasto preconfezionato unico per tutti. Chissà Hamilton, noto vegano, come avrà reagito e si sarà organizzato…

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