F.1 GP PORTOGALLO Bottas in pole per 7 millesimi su Hamilton. Red Bull in seconda fila, Sainz terza

DI PAOLO CICCARONE PER AUTOMOTO.IT

Sette millesimi possono bastare per rovinare un sogno inseguito da tempo. Valtteri Bottas ottiene la 17 pole della carriera con un margine risicato su Lewis Hamilton che con 99 pole all’attivo sperava di fare cifra tonda proprio in Portogallo, nazione che vide la prima vittoria del suo idolo, Ayrton Senna.

E lo avrebbe fatto proprio il 1 maggio, ricorrenza della scomparsa del brasiliano. Invece no, quel finlandese che va a corrente alternata, gli ha tolto la soddisfazione, ma è anche vero che Bottas ci ha messo molto di suo, perché Imola era da far dimenticare al più presto e così è stato. Con due Mercedes davanti a tutti non è per niente scontato che saranno loro i protagonisti in gara, perché le Red Bull di Verstappen e Perez, col primo che ha da recriminare per il traffico e per un taglio che gli ha annullato il miglior crono, hanno un passo gara e un bilanciamento che le Mercedes non hanno.

Anzi, a vedere come le ex frecce d’argento erano in pista, sembrava una fotocopia delle Ferrari di Sainz (ottimo quinto) e Leclerc (ottavo a quasi un secondo): molto sottosterzo in alcune curve, macchina che scivola davanti in ingresso curva o arriva a ruote bloccate. Colpa del vento, senza dubbio (in Q3 spirava a 22 km ora) e di una aerodinamica che con le modifiche 2021 ha perso qualcosa.

E parlando di Ferrari per soli 3 millesimi Sainz è finito davanti a Ocon con la Alpine e 77 millesimi sulla McLaren di Norris, come dire che c’è un pacchetto di mischia serrato dove la minima differenza fa fare un salto indietro o in avanti a seconda dei casi. Chiedere a Ricciardo, 16 e fuori in Q1, che è ancora lì a chiedersi cosa non va visto che Norris è sempre davanti. Nel duello casalingo a Maranello, stavolta Sainz non ha sbagliato al contrario di Leclerc che scatta in quarta fila.

Il secondo, o quasi, che lo separa dalla pole è troppo rispetto a quanto visto durante le prove per cui anche per il monegasco vale il principio che piccoli errori fanno grandi differenze. Fra le sorprese delle qualifiche, Vettel 10 ha surclassato Stroll e per come erano andate le prime due gare, è una buona notizia, anche se Verstappen non la reputa tale visto che se lo è trovato in mezzo ai piedi in qualifica. E poi Russell, 11 con la Williams, che per pochi millesimi ha relegato un bravo Giovinazzi in 12, ma più veloce di Raikkonen, con le Alfa Romeo che sembrano abbastanza in forma in questo gruppo serrato.  Delusione Alonso, stranamente sotto tono rispetto a Ocon. Urge correre ai ripari o anche per lui la sindrome da rientro rischia di essere devastante.

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