F.1 FERRARI: Mattia Binotto: “Stagione insufficiente, non si ripeterà”. Il 2021 ricomincia…da 3!

DI PAOLO CICCARONE

Mattia Binotto con la squadra 2021: Charles Leclerc e Carlos Sainz al suo primo giorno a Maranello. La stagione è stata da 4, ma il futuro vede un nuovo motore e uno staff motivato. Per il 2021 si punta almeno al terzo posto

 

Ci sono tradizioni che vanno rispettate e in tempo di Covid ci si adegua pur di mantenerle. La Ferrari non ha voluto rinunciare al consueto incontro natalizio fatto di bilanci e chiacchiere in un clima sereno. Mattia Binotto ha voluto mantenere questa simpatica usanza e, seppure in via telematica, con un collegamento via computer, ha voluto esporsi alle tante domande di rito dopo una stagione difficile. L’incontro è cominciato con un video emozionale in cui si è raccontato l’ultima corsa in Ferrari di Sebastian Vettel: “Seb è stato parte della nostra famiglia e lo consideriamo ancora parte di essa, siamo stati corretti con lui fin dal principio e siamo stati contenti che abbia trovato un volante per il prossimo anno. E’ un ragazzo di cuore, ma alla Ferrari serviva portare sangue fresco e per questo oltre a Leclerc è arrivato Carlos Sainz, abbiamo due piloti giovani, la coppia più giovane che la Ferrari abbia mai avuto dal 1968 ad oggi, che ha però molta esperienza. Un mix perfetto per dare la scossa all’ambiente e lavorare insieme per il futuro”.

Mattia è stato onesto, chiaro, sincero e nel rispondere a tutti ha cercato di farlo in maniera diretta, senza celarsi dietro a un dito, come quando gli è stato chiesto che voto avrebbe dato alla stagione Ferrari:Siamo stati da 4, insufficienti e con un risultato finale, il sesto posto nella classifica costruttori, che è il peggiore da 40 anni a questa parte. Ho commesso degli errori perché, ad esempio, la ristrutturazione della squadra avrei dovuta farla prima e non sei mesi fa. Si poteva fare di meglio e si può sempre fare di meglio. Ci è mancato la prestazione, ci siamo scontrati con rivali forti. E’ stata una stagione che ci ha insegnato tanto: ci ha insegnato il valore dell’umiltà, parola che ognuno di noi alla GES deve avere ben presente. Ma ho anche tanta fiducia sul futuro. Negli ultimi 5 anni siamo stati in grado di lottare da vicino coi nostri rivali, siamo arrivati secondi e terzi e la gente che ha conseguito quei risultati è la stessa che c’è adesso alla Ferrari. Quindi non c’è ragione per non farlo ancora e migliorare“.

Presenti al fianco di Binotto c’era la squadra del futuro, quella Ferrari del 2021 con Charles Leclerc e Carlos Sainz, al suo primo giorno da pilota Ferrari anche se i test in pista cominceranno a gennaio con una vettura del 2018 “Sono emozionato nell’indossare la maglietta rossa coi colori della Ferrariha detto Sainzfaccio ancora fatica a ricordare i nomi di tutte le persone che ho incontrato ma non vedo l’ora di cominciare a lavorare e starò qui da gennaio fino a marzo per imparare il più possibile. Leclerc è un grande pilota di talento, stare al suo fianco sarà davvero importante”. Parole di stima anche di Leclerc verso Sainz: “E’ giovane, veloce, ha talento, faremo una bella coppia lavorando insieme per migliorarci”.

Mick Schumacher, un pilota che deve crescere per meritarsi la Ferrari nel 2023

Il futuro si chiamerà SF21: è il nome della nuova monoposto che verrà svelata ai test invernali di Barcellona del 1 marzo e avrà degli elementi nuovi, a partire dal motore, più potente di quello usato nel 2020, e con una diversa aerodinamica: “E’ stata una stagione difficile, ma devo dire grazie alla FIA, a Liberty Media e ai team perché in un anno di pandemia essere riusciti a disputare un campionato combattuto e spettacolare non è stata una cosa facile” ha proseguito Binotto.

Si è parlato molto del motore 2019 che è stato ridimensionato: c’è stato accanimento della FIA contro la Ferrari? Binotto è categorico:No, nessun accanimento contro la Ferrari. Il regolamento nuovo del 2014 ha stravolto le caratteristiche della F1. Una volta sistemavi la combustione del motore ed era fatto tutto. Adesso fra elettronica, turbo, kers, recuperi energia e altro si sono aperti tanti fronti. Se la Federazione ha continuato ad emanare circolari tecniche è perché la materia è complessa. Noi ci siamo adeguati e abbiamo pagato sul piano delle prestazioni ma lo hanno fatto tutti ma il motore del prossimo anno rappresenterà un passo in avanti notevole tanto che mi auguro sia il motore di riferimento della F.1“.

Parole di stima per Louis Camilleri, il CEO dimissionario, e per John Elkann presidente da parte di Binotto

Sul futuro un ruolo importante lo giocheranno i piloti. A chi chiedeva se ci fosse la possibilità di avere Lewis Hamilton, Binotto ha risposto deciso: “Servono dei piloti di talento, uno lo abbiamo già da tempo: Charles Leclerc. Il secondo è arrivato e si chiama Carlos Sainz, il terzo al momento non ci serve“. E parlando di Leclerc, della sua irruenza e del futuro, Binotto sottolinea gli aspetti positivi di questo anno: “Che Charles avesse talento, era risaputo. Ha sfruttato quest’anno imparando e mostrando di sapersi far carico della squadra, di indirizzare il gruppo. E’ stato un anno importante per lui perché, soffrendo, ha maturato esperienza di cui trarrà giovamento tutta la squadra“.

Obiettivi minimi per la prossima stagione?Fare senza dubbio meglio di questo 2020, perché nessuno qui alla GES, a partire da me, è a tempo indeterminato e non voglio ripetere un anno così. Visto il valore degli avversari e del gruppo con cui eravamo in lotta, penso si possa ambire almeno al 3 posto, perché il divario con Mercedes e il gruppo di testa è troppo ampio da potersi ridurre in così poco tempo. Ma la gente della squadra è la stessa che nel 2017 e 18 ha saputo lottare contro la Mercedes, mostrando un recupero eccezionale dopo il 2014 con le nuove regole, per cui ho fiducia in questi uomini e in questa squadra, nel presidente John Elkann e nello spirito della Ferrari”.

Crozza-Binotto, un momento di relax in una stagione difficile

Arrabbiato per le imitazioni di Crozza?no, mi sono divertito, mi ha fatto ridere e devo dire che in un anno difficile come questo è stata una parentesi allegra che mi ha fatto bene!“.

Condividi su: