F.1 Con 24 GP un calendario usa e getta senza rispetto per la gente

DILETTA COLOMBO PER AUTOMOTO.IT

L’esagerato calendario da 24 gare della F1 per il 2023 fa perdere di significato i singoli eventi. E dimostra che l’unico capitale che per la FIA e Liberty Media non conta è quello umano

24 gare per il ’23: è un calendario monstre, quello approvato ieri dal Consiglio Mondiale della FIA. Si tratta in un record assoluto per la categoria, che nell’arco degli ultimi anni ha optato per un sensibile aumento delle corse. Fino al principio del nuovo millennio, si era rimasti nell’ordine delle 16-17 gare stagionali. Nel 2005 il picco di 19 GP, raggiunto nuovamente a inizio anni Dieci. Nel 2012 si toccò la quota record di 20 corse, battuta nel 2016, con una stagione da 21 gare. Poi l’exploit: nel 2020, se non ci fosse stata la pandemia, la F1 avrebbe disputato 22 gare, obiettivo raggiunto l’anno successivo. Nel 2022 in calendario c’erano 23 GP, ma la cancellazione del GP di Russia ha impedito di raggiungere un primato che sarà agevolmente battuto il prossimo anno.

Liberty Media e la FIA stanno peccando di ingordigia. Con 24 gare in calendario, il singolo evento perde necessariamente di importanza. Quando venivano disputate meno corse, ciascuna aveva la propria rilevanza. E, soprattutto, c’era il tempo necessario per analizzarle al meglio, lasciandole decantare. Nel calendario 2023 ci sono due triplette e un certo numero di doppiette. Inevitabilmente, lo spazio per analisi approfondite diminuisce. È una F1 usa e getta, in cui all’indomani di una corsa è già tempo di occuparsi della successiva.

IL CALENDARIO F1 DEL 2023

CONTINUA A LEGGERE CLICCA QUI…

Condividi su: