FORMULA E, SI E’ PARTITI CON LO SHAKEDOWN

Testo e foto MARCO FERRERO

 

Storicamente, in qualunque evento motoristico, a due piuttosto che a quattro ruote, le prove preliminari ( o libere che dir si voglia) e propedeutiche all’evento principale sono sempre state fondamentali per piloti e team per preparare al meglio le prove ufficiali e la gara, approfittando dell’opportunità di provare le condizioni della pista e di adattare al meglio la vettura ai fini del miglior risultato finale.

Tutto questo a maggior ragione è stato valido per le prove libere che si sono svolte sul circuito di Tempelhof a Berlino, in quanto su questo stesso tracciato, seppur in tre diverse coppie di configurazioni, si svolgeranno le ultime sei gare di questo tribolato campionato di Formula E, il primo che era iniziato prima dell’emergenza sanitaria legata al COVID-19 ed il primo che finirà consacrando ufficialmente il primo campione del 2020.

 

Stante questa situazione nessuna pretattica, nessun esperimento, nessun “calcolo”, solo la massimizzazione efficiente delle prestazioni delle vetture, in quanto c’è, in poco più di una settimana, da svolgere sei gare con in gioco un campionato, una situazione cui si deve arrivare preparati al massimo e che non consente alcuna possibilità di errore o di recupero di eventuali gap negativi.

Al termine dei 15 minuti dello shakedown (entità di tempo sulla cui utilità sorge più di una perplessità), non sono stati purtroppo comunicati i tempi sul giro realizzati, il che fa supporre che questa sia stata principalmente una prima presa di conoscenza del nuovo layout del tracciato di Berlino – Tempelhof.

 

 

Da annotare come, correndo sei gare sempre sullo stesso tracciato, in generali le traiettorie potrebbero progressivamente “gommarsi” ed annullare lo svantaggio dei migliori in classifica che, svolgendo per primi il proprio crono ufficiale lanciato utile allo schieramento di gara, trovano di norma condizioni meno favorevoli per la realizzazione del miglior tempo sul giro e spesso si ritrovano a partire dalle retrovie; un fattore tutt’altro che irrilevante, e che potrebbe generare sin dal primo giro battaglie nelle zone nobili della classifica tra i protagonisti in lotta per il titolo.

Un piccolo remind della classifica prima delle ultime sei gare, che vede la seguente situazione:

Antonio Felix Da Costa DS Techeetah punti 67

Mitch Evans Jaguar punti 56

Alexander Sims BMW punti 46

Maximilian Gunther BMW punti 44

Lucas Di Grassi Audi punti 38

Stoffel Vandoorne Mercedes punti 38

Da domani ogni piazzamento varrà punti pesantissimi, e tra poco più di una settimana saremo a celebrare il campione 2020.

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