Pelo e Contropelo: GP di MonteFia

HERIBERT STOHR

Nell’automobilismo l’unica musica da ascoltare è quella dei motori. Sorbirsi in tv o in autodromo musica rock, tecno o anche Beethoveen disturba lo spettatore, i piloti, gli addetti ai lavori.

Il vero GP di Monaco si è svolto nelle prove ufficiali. Quello della domenica assomiglia ai trenini con le persone attaccate in fila che si fanno a Capodanno nelle feste o ai ristoranti.

Le Haas vengono squalificate per irregolarità alle ali posteriori e partono in fondo alla griglia. Una squalifica giusta sarebbe non farli neanche partire.

Magnussen, Bottas, Perez, Sargeant, Ocon, Stroll, Alonso, Max Russell, Hamilton montano gomme dure, tutti gli altri medie. Nessuno osa le morbide. Pronti via e Leclerc va davanti, Sainz parte meglio di Piastri , lo affianca, riescono a fare la prima curva così ma lo spagnolo tocca il fondo incurvato della McLaren e fora una gomma ritirandosi subito, anche Hamilton affianca Verstappen all’interno della Santa Devota ma non rischia e molla la presa, al Portier ci pensa Ocon a tentare un sorpasso assurdo su Gasly e vola sulle ruote del compagno facendo danni alla sua monoposto e gomma posteriore dechappata. Bandiera rossa! Come mai?

Le immagini vanno su ciò che resta della monoposto di Perez dopo un incidente multiplo con entrambe le Haas. I vari replay in tv danno una chiara responsabilità al danese sempre più killer al quale bisogna stracciare la licenza. Invece nessuna sanzione per lui. Invece 10 secondi di penalità ad Ocon che comunque si è ritirato quindi sconterà posizioni in griglia al prossimo GP. E Sainz? Nessuna immagine ci fa vedere il suo rientro al box , garantisce Paolo Ciccarone per noi.

Dunque, bandiera rossa al 1° giro la gara è come se non fosse mai partita per cui chi riesce a tornare nei box coi propri mezzi può riprendere la gara dalla sua posizione in griglia originale. Invece il primo giro è stato compreso nella gara quindi è sospesa e non annullata e allora Sainz dovrebbe partire dal fondo. Infatti il giro di lancio per il restart viene considerato il secondo giro quindi come se fosse un giro della gara e il primo giro della nuova gara viene considerato il terzo giro di gara.

A prova di ciò il fatto che montando altri treni di gomme rispetto al primo via, viene smarcata la mescola come se avessero fatto il pit stop. Quindi chi aveva le dure monta le medie e chi aveva le medie monta le dure. Quindi Sainz dovrebbe partire dal fondo. Invece no. Sono stati sistemati tutti i guard rail o solo quelli del lato destro?

Non ci sono immagini che ci fanno capire se sono stati sistemati anche quelli di sinistra. Nuovo pronti via. Zzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzz. No non è il contagiri di Zhou è la gara eccitante alla quale stiamo assistendo. Per pietà noto il pit di Bottas al 16° giro per montare le dure ma se Zhou non lo lasciasse passare non ci sarebbe nessun sorpasso che invece farà il finlandese ai danni di Sargeant complice doppiaggio di Norris. 43° giro Stroll va al pit montando le dure e, grazie ad Alonso che ferma il trenino dietro di lui, rientra in pista senza perdere posizione; poi butterà alle ortiche tutto toccando il rail e forando la posteriore sinistra; altro pit stop per lui ma stavolta, era ora, monta le gomme morbide!!!

Per non annoiarsi Hamilton e Max montano le dure tra il 51° e 52° giro, raggiungono Russell che non si scompone neanche un po’. 1° Leclerc, vince facile. 2° Piastri, come in prova. 3° Sainz, che ci fa lì? 4° Norris, come in prova. 5° Russell, idem. 6° Max, decisamente un fenomeno. 7° Hamilton, idem. 8° Tsunoda, lontano a 1 giro. 9° Albon, idem. 10° Gasly, idem. 11° Alonso a 2 giri. 12° Ricciardo, imprecazioni varie nei confronti di Fernando. 13° Bottas, discreto. 14° Stroll, un errore perdi punti. 15° Sargeant. 16° Zhou.

Propongo, per il prossimo anno, per salvare un GP così anacronistico (quest’anno è stato uno dei più noiosi della storia della F1), venerdì e sabato le monoposto del 2025 ma alla domenica farei correre i piloti con le Formula 1 storiche anni 80 o 90; 78 giri con 2 pit stop obbligatori.

 

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