Multe, se ne parla ancora a livello parlamentare, anche perché dopo le varie interpellanze, le votazioni trasversali e l’impegno del governo a fare chiarezza, ebbene, non è cambiato nulla ma anzi la situazione è diventata ancora più imbarazzante (per il governo e i comuni). Infatti gli ultimi dati Istat hanno fotografato una realtà che non c’è e bene ha fatto l’onorevole Simone Baldelli (Fi), a parlare di opacita’ di dati in tema di multe: “Tre questioni che l’Anci fa finta di ignorare in tema di multe: 1. L’Anci ha qualcosa da dire sul fatto che solo 300 comuni su 8000 presentano relazione annuale al Ministero dei Trasporti sulle multe? 2. L’Anci cita solo dato parziale di multe incassate. E quello delle multe elevate? E quelle che diventano cartelle esattoriali? 3. L’Anci non sa che nuove norme osteggiate da Forza Italia, lasciano mano libera a province e grandi citta’ su multe e autovelox?.
Simone Baldelli vice presidente della Camera dei Deputati
Lo scrive su Facebook Simone Baldelli, deputato di Forza Italia, evidenziando “l’opacita’ di dati” su questo fronte. A complicare le cose ci si mettono anche come i comuni spendono i soldi intascati, quindi siamo di fronte a un duplice inganno ai danni del cittadino: da una parte vessazioni continue pur di fare cassa, dall’altra una volta intascato il malloppo parte dei soldi vengono spesi senza criterio, con soluzioni a volte pericolose e peggiorative se non per altri scopi e qui oltre al danno pure la beffa perché se fanno le multe su strade piene di buche, dopo aver abbassato i limiti e intascato i proventi, le buche restano al loro posto perché il comune non ha o non vuole spendere i soldi intascati. Un abominio unico che accade solo in Italia, per fortuna qualcuno in Parlamento prova a tenere sotto pressione gli organi competenti, speriamo che cambi qualcosa ma fino a quando il cittadino non si incazza davvero, non cambierà nulla, per cui la parola d’ordine dovrebbe essere: via i cialtroni della pubblica amministrazione
