GP Belgio: la farsa dell'olio motore bruciato, quanto vale?

 Una power unit F.1 schematizzata

 

Qualcuno ha detto che la Mercedes ha fatto una furbata, che ha aggirato il prossimo divieto di iniettare olio nella camera di scoppio e altro ancora. A quanto pare lo spruzzare olio nella combustione viene visto come l’unico segreto dei motori tedeschi, dimenticandosi che la Ferrari ha un sistema migliore e che i progressi nell’ultimo anno sono stati evidenti. Si dice che anticipare il debutto del 4 motore per Hamilton sia stata una mossa scorretta da parte di Toto Wolff, perché da Monza, con l’avvio del divieto, sarebbe stato impossibile farlo.

 

Ma è davvero così? Secondo i soliti bene informati il consumo di olio nei motori di F.1 verrebbe limitato e passerebbe da 1,2 kg a 0,9 kg per 100 km. Si tratta quindi di una riduzione di 300 grammi per 100 km, ovvero 3 grammi a km. Una quantità tale di olio in meno quanto influisce nelle prestazioni? Questa riduzione corrisponde a poco più dell’energia presente in 4 grammi di benzina, che durante tutto l’arco del GP diventa un vantaggio nei consumi di circa 2 litri (analisi condivisa con l’ingegner Enrico De Vita).

 

Quindi fatto 105 kg la quantità di benzina a disposizione, volendo continuare a “truffare” con l’olio spruzzato nella camera di scoppio abbiamo un vantaggio di 2 litri su 305 km di gara…Tanto o poco? Ridicolo, semmai, perché l’anno scorso abbiamo visto macchine che hanno concluso i GP con 88 kg, senza mai superare i 90-95 nei casi limite. Quindi spruzzare olio nei motori con i valori indicati, e che qualcuno ha sottolineato in maniera scandalosa, hanno portato un vantaggio di 4,5 Kw che moltiplicati per la formula di conversione porta il tutto a un surplus a fine gara di 6,21 CV!

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